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Albania e Molise, un ponte tra storia e futuro: la visita del presidente Begaj tra le comunità arbëreshë

18 ottobre 2025 | 15:20
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Albania e Molise, un ponte tra storia e futuro: la visita del presidente Begaj tra le comunità arbëreshë

Dal Governatore Roberti l’auspicio di un ingresso nell’Unione Europea prima del viaggio lungo tre giorni e denso di significato del presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, in Molise dal 17 al 19 ottobre. Un percorso istituzionale e insieme umano, che tocca Portocannone, Montecilfone. Ururi e Campomarino, i luoghi simbolo della presenza arbëreshe nella regione, riaffermando la forza di un legame che unisce da secoli le due sponde dell’Adriatico.

Il vento che arriva dall’Adriatico tira nella stessa direzione di casa per chi viene da oltremare e riconosce nelle parole, nei suoni antichi del Molise qualcosa di familiare. Così, quando il presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj è arrivato in regione per la sua visita ufficiale, il viaggio si è trasformato in un certo senso in un ritorno simbolico alle origini: un dialogo tra popoli che condividono la stessa memoria, la stessa lingua, e oggi anche la stessa idea di futuro.

Dal 17 al 19 ottobre, le comunità arbëreshë di Portocannone, Montecilfone, Ururi e Campomarino sono protagoniste dell’accoglienza del capo di Stato albanese, che prima di raggiungere i paesi di lingua e tradizione arbëreshe ha fatto tappa a Campobasso, ospite della Regione e del Comune. Tre giorni di incontri, cerimonie, mostre e parole per riportare alla luce un legame antico ma evidentemente vivo, fatto di cultura, accoglienza e cooperazione, rilanciando la prospettiva di un’Albania pienamente europea, come auspicato dal presidente della Regione Molise Francesco Roberti.

Visita presidente albania

La visita è iniziata venerdì 17 ottobre. Dopo l’arrivo in Italia attraverso l’aeroporto di Pescara, dove ad accoglierlo c’era la sindaca di Ururi Laura Greco, Begaj ha raggiunto Campobasso per una serie di incontri ufficiali con le istituzioni regionali e comunali.

presidente albania sindaca greco aeroporto

A Palazzo Vitale, sede della Regione, è stato ricevuto dal presidente Francesco Roberti, con cui ha condiviso un lungo colloquio sulle relazioni bilaterali e sui progetti di cooperazione in corso. Begaj ha ricordato che “i rapporti tra Italia e Albania sono fondamentali e molto buoni in diversi ambiti, soprattutto in quelli interpersonali”, sottolineando la gratitudine verso l’Italia “per il supporto giuridico nel processo di integrazione europea” e definendo l’Albania “una porta d’ingresso dell’Europa nei Balcani occidentali”.

Roberti, da parte sua, ha ribadito la volontà di “rinsaldare il legame tra Albania e Italia” e ha espresso l’auspicio che “l’Albania possa entrare presto nell’Unione Europea”. Il governatore ha parlato del mare Adriatico come di “una cerniera tra le nostre realtà” e ha ricordato la collaborazione già avviata attraverso i progetti Interreg, annunciando anche “un nuovo grande progetto interculturale legato all’arte, che metta insieme le nostre produzioni e quelle albanesi in un museo a cielo aperto”.

visita presidente albania campobasso

Begaj è stato poi accolto a Palazzo San Giorgio dalla sindaca Marialuisa Forte e dalla giunta comunale. Qui si è parlato di sviluppo urbano e cooperazione europea: Campobasso, infatti, collabora da anni con Tirana in due progetti del programma South Adriatic, SURF e Food Trails, dedicati alla sostenibilità alimentare, alla lotta agli sprechi e all’accesso equo al cibo. “Cooperazione, amicizia, sviluppo e pace: nessuno ce li regala, dobbiamo costruirli insieme”, ha detto Begaj durante l’incontro. La visita si è conclusa con uno scambio di doni simbolici: la sindaca Forte ha offerto una statua di San Giorgio e un gagliardetto cittadino, mentre il presidente albanese ha donato un abito tradizionale arbëreshë custodito in una teca, riconosciuto patrimonio UNESCO.

Il cuore della tre giorni di incontri è però oggi, abato 18 ottobre, quando le visite si sono concentrare nelle comunità a minoranza albanese del Basso Molise. La prima tappa è stata Portocannone, dove Begaj è stato accolto dal sindaco Francesco Gallo, dalle scuole, dalle associazioni e da una piazza gremita di cittadini. Il piccolo centro ha reso omaggio al presidente con canti, bandiere e la mostra dedicata all’artista albanese Ibrahim Kodra, inaugurata alla presenza delle autorità e delle famiglie della comunità. “La nostra comunità è viva grazie alla scuola e alle famiglie, che rappresentano il valore aggiunto e la carica per guardare al futuro”, ha detto il sindaco Gallo, ringraziando gli sportelli linguistici e l’artista Roxana, autrice dell’esposizione. Begaj ha quindi scoperto un monumento dedicato a Giorgio Kastriota Skanderbeg, simbolo di libertà e radice comune per tutte le comunità arbëreshë del Molise.

visita presidente albania

Il senatore Costanzo Della Porta e il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante hanno sottolineato il valore di un “ponte ideale costruito nel tempo, attraverso accoglienza e condivisione di valori”, e l’importanza dei giovani come custodi della memoria. Dopo la cerimonia e le pergamene di riconoscimento consegnate alle famiglie arbëreshe, la mattinata si è chiusa tra musica e applausi, con la consapevolezza di aver vissuto un momento di autentica fratellanza tra due popoli che si riconoscono simili nella lingua e nel cuore.

A seguire Begaj ha raggiunto Montecilfone, dove il sindaco Giorgio Manes e la comunità lo hanno accolto in via Roma. La visita è iniziata con l’omaggio alla statua di Giorgio Kastriota Scanderbeg in piazza Skanderbeg, proseguendo poi al Museo della Cavalleria e al Centro Studi per la Diversità Linguistica, dove è stata inaugurata la mostra bibliografica e documentaria “Kamastra dritarja arbëreshe në mesit di buze e detit”.
Nel Centro della Comunità si è tenuto il convegno “Arbëresh e Shqip: una lingua, due varianti, un popolo”, dedicato alla tutela linguistica e alla collaborazione culturale tra Molise e Albania.

visita presidente albania

La tappa di Montecilfone ha anche ricordato il recente protocollo d’intesa con la città albanese di Berat, firmato pochi giorni prima e primo passo verso un gemellaggio ufficiale. A quella cerimonia aveva partecipato anche il presidente Roberti, insieme al ministro albanese Ervin Demo, e all’evento “Wine & Stories of Berat” che ha visto protagoniste le aziende molisane Cipressi, Di Majo Norante e San Zenone. “Il gemellaggio tra Berat e Montecilfone – aveva spiegato Roberti – è un’occasione per rafforzare le relazioni culturali, sociali ed economiche tra Molise e Albania”.

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La visita in basso Molise del capo di Stato albanese è proseguita sempre oggi a Ururi, dove la sindaca Laura Greco e la cittadinanza hanno promosso un momento di grande partecipazione collettiva. Anche qui inaugurazione del monumento a Giorgio Kastriota Scanderbeg, simbolo di libertà e resistenza. Ma soprattutto il Comune di Ururi ha scelto di conferire a Begaj la cittadinanza onoraria. “Questo riconoscimento è un segno d’amore verso la nostra storia e verso l’Albania, che è parte di noi”, le parole della prima cittadina Laura Greco.

visita presidente albania ururi

La visita si è concluderà domenica 19 ottobre a Campomarino, dove il presidente Begaj sarà ospite del sindaco Vincenzo Norante a Palazzo Norante. Dopo i saluti istituzionali, il capo di Stato visiterà il Borgo Dipinto, la Chiesa Madre di Santa Maria a Mare e i Campi di volo degli Alleati americani, luoghi simbolo della storia e dell’identità del paese.

Campomarino, comunità che custodisce con orgoglio le proprie radici arbëreshë, ha fatto sapere di voler accogliere Begaj come un amico, celebrando “un ponte tra passato e futuro, tra Albania e Italia”, in un’atmosfera di festa e al saluto “Mirë se na erdhe, Zoti President” – che significa, semplicemente: benvenuto Presidente.  Un messaggio politico e culturale insieme: ricordare le radici comuni, ma anche guardare al futuro con progetti concreti di scambio e sviluppo. Il viaggio di Bengaj in terra molisana sancisce il legame tra i due popoli nella comune speranza che il ‘ponte’ possa trasformarsi da memoria in opportunità.

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