Larino, l’opposizione accusa la Giunta Puchetti: “Promesse sui posti di lavoro mai mantenute”
“Che fine hanno fatto le promesse sui posti di lavoro destinati ai giovani?”. È la domanda che il gruppo di opposizione rivolge all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pino Puchetti, ricordando gli impegni assunti in campagna elettorale e mai, a loro dire, mantenuti.
Durante la corsa alle urne, la Giunta aveva inserito tra le priorità la creazione di nuove opportunità occupazionali, con l’obiettivo dichiarato di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Una promessa, sottolineano dall’opposizione, ribadita dallo stesso sindaco durante il comizio di chiusura, quando affermò che “le iniziative come le Luminarie non bastano, non portano posti di lavoro: ciò che conta davvero è far crescere il territorio”.
A oltre due anni dalla riconferma di Puchetti, l’opposizione traccia un bilancio critico: “Gli unici posti di lavoro effettivamente creati – spiegano – sono quelli derivanti dai concorsi e dalle procedure di mobilità interna per la riorganizzazione della pianta organica del Comune. In diversi casi si è trattato di stabilizzazioni di personale già in servizio, con una percentuale molto bassa di giovani tra i nuovi assunti”.
Per i consiglieri di minoranza, la questione è chiara: “Se davvero si vuole far rimanere le persone sul territorio, servono posti stabili e non contratti temporanei di pochi mesi o giorni, come accade per eventi o fiere”.
La critica si allarga anche al tema dello spopolamento, che secondo l’opposizione continua a colpire Larino in modo preoccupante: “Senza un piano concreto per creare occupazione, i giovani continueranno ad andare via e non torneranno dopo l’università, seguiti dai genitori ormai in pensione. È una perdita progressiva che sta impoverendo la nostra comunità e su cui la Giunta non sembra avere idee chiare”.
Il gruppo di opposizione conclude chiedendo al sindaco “quali siano le reali strategie dell’amministrazione per invertire questa tendenza e dare risposte concrete alle nuove generazioni, oltre gli slogan elettorali”.


