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Festival di geopolitica itinerante, eventi fino a dicembre per capire come cambia il mondo

6 ottobre 2025 | 09:59
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Festival di geopolitica itinerante, eventi fino a dicembre per capire come cambia il mondo

Presentato il calendario di eventi che coinvolge Larino, Ripalimosani e San Martino in Pensilis dal 20 ottobre al 16 dicembre. Libri, incontri, momenti di riflessione per analizzare e comprendere le dinamiche geopolitiche e qualcosa in più sui conflitti

E’ stato presentato nella sala della Giunta della Provincia di Campobasso il calendario di Geopolitica nei borghi festival 2025. La prima edizione della manifestazione itinerante prenderà il via il 20 ottobre e durerà fino al 16 dicembre 2025.

Ad annunciarla il presidente dell’associazione Il Cosmopolitico Ets Antonio Petruccelli che ha illustrato gli eventi e la partecipazione dei piccoli borghi, che diventano, per l’occasione, da periferia a centro della cultura in Molise.

I paesi coinvolti sono: Larino, San Martino in Pensilis e Ripalimosani mentre è partner istituzionale la Provincia di Campobasso che presterà agli organizzatori la sala della Costituzione per l’ultimo degli appuntamenti. Con l’associazione promotrice anche Europe Contact Molise, l’Iresmo (Istituto per gli studi storici del Molise “V. Cuoco”),  l’Ordine dei giornalisti del Molise e il Corecom, oltre a una serie di partner privati.

“La manifestazione – spiegano i promotori – nasce con l’intento di favorire la comprensione delle dinamiche geopolitiche (con chiavi di lettura multi-livello: politologico, geografico, storico, filosofico ed economico) dei principali temi e trend dell’attualità internazionale con particolare focus sulle guerre Ucraina-Russia e Israele-Palestina, i flussi migratori, l’Africa, gli Stati Uniti, la Cina… Nei molteplici teatri geopolitici presi in esame si intrecciano giochi di poteri, democrazie, autocrazie, regimi, rivoluzioni, religioni, guerre, terrorismo, flussi migratori, diritti umani violati, e tanto altro. È di questo limbo, nelle sue mille sfumature, che si parlerà, attraverso testimonianze dirette, opinioni e riflessioni, in 16 panel, distribuiti in 6 tappe/giorni in cui verranno coinvolti 21 illustri ospiti/relatori tra giornalisti, accademici, analisti, scrittori, inviati di guerra, attivisti, content creator, che arriveranno da ogni dove, da Lampedusa alle Isole Svalbard. Verranno presentati 5 libri e sarà proiettato anche un cortometraggio.
Finalità? Generare nel pubblico, trasversale e transgenerazionale, con particolare attenzione ai giovani molisani (generazione Z), nuove coscienze, nuove sensibilità, nuovi pensieri critici in grado di dare risposte, magari innovative, alle sfide della contemporaneità; rafforzare la fiducia e la comprensione reciproca tra i popoli; educare i giovani ad un consumo culturale di qualità. Il Festival diventa così contaminazione, acceleratore di idee e di immaginazione, e, nel complesso, vera rigenerazione culturale.
E pur se verranno raccontate, con curiosità intellettuale, sguardo impietoso, attento, acuto e ribelle, le trame e frammenti degli orrori dell’uomo – come la guerra – celebreremo sempre e comunque i diritti umani, le libertà fondamentali e la democrazia.
I borghi, invece, con la loro storia e la loro cultura scolpita nelle sue pietre, diventeranno un’arena, una fucina creativa, una frontiera del racconto.
La cultura, così prodotta e distribuita dal Festival, crea in quei borghi “visionari” il ben-essere, la coesione sociale e l’innovazione del territorio e attrae al contempo l’attenzione sulle proprie potenzialità turistiche e culturali con innegabile impatto economico positivo.
La cultura vale, produce e ci salva. In ogni tappa ci saranno due incontri al mattino destinati in particolare ai ragazzi delle scuole locali oltre ad un pubblico generico, e due al pomeriggio aperti alla cittadinanza”.

L’ingresso a tutti gli eventi del Festival è gratuito.