Gentiloni al Festival del Sarà: “Europa più matura, serve unità per affrontare la crisi globale”
Si è aperta con un confronto di alto livello tra politica, industria e accademia a Bergamo l’undicesima edizione del Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro, intitolata “L’Era della Supremazia”. L’evento, ideato da Antonello Barone e promosso dalla Camera di Commercio del Molise, ha inaugurato venerdì 24 ottobre la nuova stagione del dibattito nazionale su energia, tecnologia e crisi dell’ordine globale, con la partecipazione di figure di primo piano come Paolo Gentiloni, Piero Benassi, Giorgio Gori, Renato Mazzoncini e Guido Saracco.

Intervistato da Barone, Gentiloni, ex premier ed ex commissario europeo, ha richiamato l’urgenza di una Europa più matura e unita: «Abbiamo delegato la difesa per decenni agli Stati Uniti. Ora dobbiamo capire che la sicurezza non è un lusso, è un bene comune». L’ex premier ha poi affrontato i nodi economici del continente: «La prudenza dei conti è giusta, ma non basta. La crescita è quasi ferma: siamo penultimi tra i Paesi avanzati e dobbiamo tornare a investire in ricerca e sviluppo».
La riflessione geopolitica è proseguita con Piero Benassi, già rappresentante permanente d’Italia presso l’UE, che ha sintetizzato il suo intervento in una parola: condivisione. Per Giorgio Gori, europarlamentare PD, «l’Europa deve rafforzarsi dal punto di vista dell’autonomia energetica, per non dipendere sempre da potenze esterne».
Il tema dell’energia è stato approfondito da Renato Mazzoncini, AD di A2A, che ha analizzato i costi del gas post-bellici e la necessità di investire nelle fonti rinnovabili: «Nonostante la crisi, l’Italia resta il quarto esportatore mondiale: segno che la competitività non dipende solo dall’energia, ma anche dalla capacità di innovare».

Sul fronte tecnologico, Andrea Poli, assessore all’Innovazione di Brescia, e Fabio Pressi, presidente di Motus-E, hanno discusso le sfide della transizione digitale e industriale, evidenziando il ritardo europeo nella competizione globale e l’importanza di strategie integrate tra energia, trasporti e ricerca.

La direttrice del Copenhagen Institute of Interaction Design, Simona Maschi, ha sottolineato il valore della creatività come motore di un “nuovo umanesimo tecnologico”, mentre Guido Saracco, direttore della Biennale Tecnologia del Politecnico di Torino, ha richiamato la necessità di una visione sistemica per affrontare sfide come la sicurezza, l’intelligenza artificiale e la denatalità.

Con il saluto dell’assessora bergamasca Oriana Ruzzini, il Festival del Sarà Bergamo ha aperto la sua undicesima edizione con un messaggio chiaro: in un mondo dove energia e dati sono le nuove armi strategiche, solo visione, consapevolezza e cooperazione potranno garantire un futuro sostenibile e sicuro per l’Europa.


