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Ciclovia Adriatica, a Petacciato serve una nuova soluzione: senza variante salta il collegamento con Termoli

23 ottobre 2025 | 08:00
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Una soluzione per completare la Ciclovia Adriatica a Petacciato ancora non c’è. Il tratto compreso tra l’ingresso di Petacciato Marina e il confine con Termoli è fermo, e il tempo stringe: i fondi del PNRR dovranno essere utilizzati entro il 30 giugno 2026, pena la perdita del finanziamento.

Dopo la chiusura con parere negativo della Conferenza dei Servizi sulla variante di Petacciato, il progetto rischia di restare incompiuto. Nelle ultime settimane si sono tenuti diversi incontri istituzionali, tra cui un vertice alla presenza del RUP del progetto e dell’ingegnere Gianfranco Bove, dirigente dei Lavori pubblici di Termoli, ma una soluzione concreta ancora non è stata trovata.

Il progetto originario, redatto forse con scarsa conoscenza del territorio, prevedeva il passaggio della pista ciclabile sul lato mare, proprio davanti alle attività turistiche della zona della Torre di Petacciato, ma l’ipotesi è risultata impraticabile: i lavori avrebbero interessato direttamente ristoranti, camping, bar e chioschi, rendendo impossibile mantenere l’attuale equilibrio dell’area.

Ciclovia

Era stata quindi pensata una variante lato ferrovia, analoga a quella già realizzata lungo il litorale nord di Termoli, dove mancano ancora delle rifiniture, come la verniciatura del segmento più a nord. Inoltre, le predisposizioni per l’illuminazione ci sono, ma l’installazione delle luci spetta al Comune. Per quanto riguarda la continuazione verso Petacciato, dopo l’imbocco della Tangenziale, anche l’opzione di spostamento lato ferrovia si è scontrata con due ostacoli principali: lo spazio ridotto e la mancanza di documentazione tecnica completa. Proprio per questo motivo la Soprintendenza ha espresso parere negativo.

Sul campo la situazione è evidente: dal lato mare sorge una fitta sequenza di strutture turistiche, con evidente pericolo anche per l’attraversamento dei ciclisti, dall’altro la ferrovia e l’ex casa cantoniera. L’ANAS, che avrebbe dovuto realizzare una rotatoria all’altezza dello svincolo per contrada Torre, non sembra intenzionata a intervenire. La motivazione potrebbe essere economica: i 24 milioni di euro stanziati con fondi PNRR per il completamento della Ciclovia Adriatica potrebbero non bastare per sostenere un’ulteriore variazione progettuale.

La variante di Petacciato è dunque rimasta fuori dal primo lotto dei lavori, ma potrebbe essere reinserita nel secondo. Intanto la ditta Ciclovia Adriatica Scarl di Venafro sta completando le opere già avviate su due fronti: a sud, nel territorio di Campomarino Lido, e a nord, dalla rotatoria di Petacciato Marina fino al torrente Mergolo, dove sono stati realizzati gli interventi preparatori (sbancamenti, predisposizione per l’illuminazione e parcheggi bici).

ciclovia petacciato statale 16

Manca ancora la consegna del cantiere per il tratto più complesso e costoso: il collegamento fra Petacciato marina e Marina di Montenero, compresa la costruzione di un ponte ciclopedonale parallelo all’attuale viadotto sulla Statale 16, dove al momento è attivo un semaforo per lavori stradali.

Nel secondo lotto, oltre alla risoluzione del nodo di Petacciato, sono previsti altri interventi rilevanti, tra cui la ricucitura del tracciato di Termoli. Quest’ultimo dovrà collegare Campomarino Lido alla città superando il fiume Biferno fino all’attuale tracciato di Rio vivo e proseguendo all’interno dell’abitato, lungo il parco comunale, per poi raccordarsi al lungomare nord attraverso via Magellano e la discesa tra gli hotel Mistral e Meridiano.

Il conto alla rovescia è già iniziato. I tecnici e le amministrazioni locali stanno cercando una soluzione per evitare che Petacciato resti l’unico comune “non ciclabile” del tratto molisano della Ciclovia Adriatica. Ma senza una decisione rapida, il rischio è che la pista si interrompa proprio nel cuore della costa molisana.