Università del Molise: stop agli accordi istituzionali con enti israeliani, restano aperti scambi con studenti e accademici
Delibera degli Organi di Governo: “Cooperazione scientifica sì, ma coerente con gli obblighi internazionali di non cooperare con gravi violazioni”. L’Ateneo richiama cessate il fuoco, liberazione degli ostaggi e accesso umanitario a Gaza
L’Università degli Studi del Molise ha approvato e pubblicato oggi una delibera che segna una svolta nella politica di cooperazione internazionale. L’Ateneo ha infatti deciso di non stipulare accordi istituzionali di collaborazione e ricerca con enti israeliani quando sussista il rischio di contribuire, anche indirettamente, a gravi violazioni del diritto internazionale.
“La cooperazione deve essere coerente con gli obblighi internazionali di non cooperare con o assistere le gravi violazioni enumerate” si legge nella delibera. Allo stesso tempo l’Università chiarisce che restano garantiti gli scambi studenteschi e le collaborazioni individuali con colleghe e colleghi israeliani, sottolineando il valore del dialogo scientifico come strumento di crescita reciproca.
Il documento adotta una posizione netta sul piano del diritto internazionale: “Risulta doveroso prendere consapevolezza che la sopravvivenza stessa della popolazione civile palestinese come gruppo nazionale è oggi di fronte a una minaccia concreta senza precedenti”. L’Ateneo prende atto delle decisioni della Corte Internazionale di Giustizia, che ha dichiarato illegale la presenza militare e civile israeliana nei territori palestinesi occupati e ha ordinato misure cautelari per prevenire violazioni della Convenzione sul genocidio. Richiama inoltre i mandati di arresto della Corte Penale Internazionale nei confronti di Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant e Mohammed Deif per crimini di guerra e contro l’umanità.
La delibera condanna “i crimini commessi contro civili israeliani il 7 ottobre 2023” e “le incessanti violenze contro i civili palestinesi, titolari degli stessi diritti di protezione dalla violenza armata, di autodeterminazione, dignità e libertà”. L’Ateneo chiede quindi “un immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani, l’apertura dei valichi israeliani ed egiziani e la rimozione del blocco navale affinché sia possibile l’ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari”.
La linea tracciata è chiara: stop agli accordi con enti israeliani che rischiano di contribuire a violazioni, sì invece agli scambi culturali e scientifici con studenti e studiosi, considerati un patrimonio da tutelare. “Continueremo a tutelare gli scambi studenteschi e le collaborazioni individuali con colleghe e colleghi israeliani, ma non stipuleremo accordi istituzionali che possano contribuire a tali violazioni” ribadisce l’Università del Molise.
La scelta dell’Ateneo molisano si inserisce nel solco di altri istituti accademici italiani ed europei che hanno scelto di coniugare coerenza con il diritto internazionale e valorizzazione della cooperazione accademica, rafforzando l’impegno per la pace, la giustizia e la tutela dei diritti fondamentali.


