Logo
Campobasso |
Politica
/
Regione
/

La Palestina spacca il Consiglio: opposizioni fuori dall’aula, passa il testo del centrodestra senza la parola genocidio

23 settembre 2025 | 14:00
Share0
La Palestina spacca il Consiglio: opposizioni fuori dall’aula, passa il testo del centrodestra senza la parola genocidio

Bocciata la mozione Pd-M5S che chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina, lo stop ai rapporti commerciali con Israele e la condanna esplicita del genocidio. Approvato un ordine del giorno del centrodestra che parla genericamente di pace e cessate il fuoco. Mille manifestanti sotto la pioggia, durissime le reazioni di M5S e Pd.

Mattinata incandescente a Palazzo D’Aimmo. Il Consiglio regionale del Molise si è spaccato sull’ordine del giorno dedicato alla Palestina, con le opposizioni che hanno abbandonato l’aula dopo la bocciatura della loro mozione. Il testo presentato dal Pd (Micaela Fanelli, Alessandra Salvatore e Vittorino Facciolla) e da una parte del Movimento 5 Stelle (Roberto Gravina e Angelo Primiani) chiedeva di condannare senza esitazioni il genocidio in corso a Gaza, di interrompere i rapporti commerciali con Israele, di sostenere il riconoscimento dello Stato di Palestina e di invocare un cessate il fuoco immediato e duraturo. La proposta è stata respinta con 14 voti contrari (7 favorevoli, compresi Massimo Romano e Andrea Greco).

A prevalere è stato invece l’ordine del giorno del centrodestra, approvato a maggioranza, che pur richiamando la necessità di pace e di un cessate il fuoco non menziona mai la parola genocidio. Il testo impegna la Regione a sollecitare Governo e Ministero degli Esteri a promuovere iniziative diplomatiche per la liberazione degli ostaggi israeliani, la fine immediata delle ostilità e la costruzione di un processo di pace stabile.

Fuori dall’aula, intanto, quel che era rimasto del migliaio di manifestanti giunti in mattinata in via IV Novembre– soprattutto studenti, ma anche attivisti e rappresentanti delle realtà sociali  – hanno appreso la notizia in diretta continuando a protestare dopo aver chiesto invano di essere ricevuti dal presidente Francesco Roberti e dai consiglieri. “Imbarazzante”, hanno commentato, delusi dall’atteggiamento delle istituzioni.

Durissime le reazioni. Il Movimento 5 Stelle: “La maggioranza ha scelto di cancellare la parola più scomoda e più vera: genocidio – ha dichiarato Roberto Gravina –. Ma fuori dal Consiglio centinaia di giovani ci hanno ricordato che a Gaza non servono silenzi o compromessi, serve verità e coraggio politico”. In una nota, i consiglieri Primiani, Greco e Gravina hanno accusato il centrodestra di “ipocrisia politica”: “Non è più solo silenzio, è complicità. Non basta sostituire i termini per cambiare la realtà. Migliaia di bambini e civili massacrati non si cancellano con le giravolte d’aula”.

Campobasso in piazza per la Palestina

Vittorio Facciolla, del Pd,  ha parlato di una “maggioranza in ritardo con la storia, incapace di riconoscere lo sterminio in atto. Al posto della nostra mozione, che chiedeva il cessate il fuoco, il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’interruzione dei rapporti commerciali con Israele, hanno approvato un ordine del giorno grottesco e inutile. Invece i mille studenti che hanno atteso sotto la pioggia hanno già capito da che parte stare: quella di chi, tra le bombe, chiede aiuto”.

Inascoltati gli appelli della Fanelli al governatore Roberti ad avere lungimiranza “e a votare per questa mozione con responsabilità e saggezza”. In una nota la consigliera del Partito Democratico ha ringraziato la piazza “gremita di studenti, lavoratori, pensionati, uomini e donne che sotto la pioggia hanno chiesto con fermezza la fine del genocidio palestinese”, sottolineando il car attere pacifico della manifestazione e il ruolo dei comitati e delle associazioni. Fanelli ha ribadito che la mozione presentata dal centrosinistra “era un atto politico chiaro, per condannare il genocidio condotto dal governo israeliano e chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina”, contrapposta a quella della maggioranza definita “un facile elogio del governo Meloni, che evidenzia l’assoluta inesistenza del centrodestra rispetto all’orrore quotidiano”.

A intervenire nel dibattito anche il consigliere di centrodestra Roberto Di Pardo, che ha rivendicato la linea adottata dalla maggioranza. “La politica estera non è competenza regionale, ma esclusiva dello Stato – ha ricordato –. Le mozioni hanno quindi un carattere simbolico. Non possiamo però ignorare ciò che accade: l’attacco del 7 ottobre di Hamas a Israele è stato micidiale, con oltre mille vittime e ostaggi. Israele ha reagito con forza, e Hamas probabilmente lo auspicava per riportare al centro la questione palestinese. L’Europa sostiene la soluzione dei due Stati, l’Italia non ha ancora riconosciuto unilateralmente la Palestina. Io condivido questa posizione. Non giustifico le violazioni del diritto umanitario né il massacro in atto a Gaza, ma bisogna distinguere tra due mondi diversi. Per queste ragioni voto contro la mozione delle opposizioni e a favore della nostra, che condanna con fermezza i crimini commessi a Gaza ma con i necessari distinguo”.

manifestazione palestina campobasso

Al termine della seduta, una nota ufficiale del Consiglio ha sottolineato che l’assemblea ha approvato un ordine del giorno “per l’immediata cessazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, per la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi israeliani e per l’avvio di un processo di pace stabile”.