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Ciclovia Adriatica, verniciato il tratto di Termoli nord. Ma in Molise il tracciato resta incompleto

2 agosto 2025 | 13:00
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Ciclovia Adriatica, verniciato il tratto di Termoli nord. Ma in Molise il tracciato resta incompleto

Si colorano in questi giorni i chilometri della ciclabile sul litorale nord di Termoli, parte del più ampio tracciato della Ciclovia Adriatica in Molise. Attualmente sono in fase di completamento le operazioni di verniciatura del tracciato e l’installazione delle ringhiere di protezione nei punti più delicati. L’intervento fa parte dei lavori previsti per l’ultimazione del tratto Termoli-Petacciato, che – secondo il cronoprogramma – dovrà essere completato entro la fine del 2025.

La realizzazione di questi chilometri rientra nel grande progetto della Ciclovia Adriatica, un ambizioso percorso ciclopedonale da oltre mille chilometri che dovrebbe collegare Chioggia a Santa Maria di Leuca, attraversando l’intero versante adriatico. Il Molise contribuisce con 35 km, ma allo stato attuale il tracciato regionale è ancora frammentato: alcuni tratti sono terminati, altri in fase di completamento, altri ancora non sono mai partiti.

colorazione pista ciclabile lungomare nord

Negli scorsi mesi i lavori hanno interessato il collegamento fra la ciclabile del lungomare e quella dell’ex SS16, Rio Vivo,Campomarino Lido e la Marina di Montenero di Bisaccia. In quest’ultimo caso, il tracciato si congiunge già con quello abruzzese di San Salvo Marina, garantendo una continuità almeno simbolica tra le due regioni, sebbene siano ancora necessari alcuni interventi di rifinitura.

Dal mese di aprile sono in corso anche i lavori di riqualificazione del vecchio tratto di ciclabile tra la Marina di Petacciato e il confine con Montenero. Si tratta di una pista dimenticata da oltre 15 anni, invasa dalla vegetazione e ridotta a un sentiero impraticabile. L’intervento prevede anche una delle operazioni più complesse di tutta l’opera: la sostituzione integrale del ponte in legno sulla foce del torrente Tecchio, proprio in questi giorni oggetto di lavori strutturali.

cantiere ciclabile petacciato

Resta invece fermo il tratto più spinoso di tutto il progetto molisano: quello che da Petacciato Marina dovrebbe condurre fino ai confini di Termoli (all’imbocco della Tangenziale). Il progetto iniziale prevedeva di far passare la pista ciclabile nel cuore dell’area turistica nei pressi della Torre diroccata, dove insistono ristoranti, campeggi e villaggi balneari. Una soluzione che ha suscitato resistenze e problemi logistici, anche perché poco più a nord si trova la storica frana di Petacciato, da sempre sorvegliata speciale.

Al momento è in fase di studio un tracciato alternativo, ma non esiste ancora un progetto definitivo e i lavori non sono mai partiti, anche perché bisogna mettere d’accordo Anas e Ferrovie dello Stato, visto che la pista dovrà transitare proprio nei pressi della Statale 16 e della Ferrovia Adriatica.

In parallelo restano da affrontare altre criticità, a partire dal tratto tra la Marina di Montenero e Petacciato Marina, dove è necessario realizzare un ponte per attraversare il fiume Trigno. Situazione analoga al confine sud della regione, dove il collegamento con la Puglia dipende dalla costruzione del ponte sul Biferno, opera anch’essa tutta da progettare e realizzare. Così come resta da capire come verrà ricucito il tracciato a Termoli dal lungomare Cristoforo Colombo a Rio Vivo, passando fra Borgo Vecchio e porto.

I lavori complessivi della Ciclovia molisana sono stati affidati a un’associazione temporanea di imprese formata da Nidaco (società della famiglia Cotugno-Patriciello) e da Europea 92 (riconducibile all’imprenditore Marciano Ricci), per un importo complessivo di 16,5 milioni di euro. Il termine ultimo per il completamento è fissato a dicembre 2026, pena la perdita dei finanziamenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ciclovia adriatica Molise

Il progetto è ambizioso e rappresenta una grande occasione per lo sviluppo sostenibile del turismo molisano. Ma i ritardi, i nodi burocratici e le complessità tecniche lasciano aperta una questione inevitabile. Vale a dire se riuscirà il Molise a completare davvero la sua parte di Ciclovia Adriatica o questa resterà l’ennesima incompiuta e una grandissima occasione persa.