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Tribunale di Campobasso |
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Rapina con lesioni da Monticelli: condannati i due fratelli che ora sono in carcere

3 luglio 2025 | 10:44
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Rapina con lesioni da Monticelli: condannati i due fratelli che ora sono in carcere

Ieri l’udienza con rito abbreviato per gli autori della rapina avvenuta a fine marzo in un noto ristorante del centro storico: il giudice li ha condannati a 4 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi, ora sono dietro le sbarre. Ma sono caduti diversi capi di imputazione e non si esclude il ricorso in Appello

Quattro anni e sei mesi di condanna per il primo, cinque anni e quattro mesi per il secondo dei due fratelli campobassani che rapinarono il titolare del ristorante Monticelli il 26 marzo scorso: è il pronunciamento del Tribunale nel processo celebrato ieri con la formula del rito abbreviato.

I due, di cui uno incensurato fino a questo momento, sono in carcere e anche stati interdetti dai pubblici uffici.

La pena decisa dal giudice per rapina e lesioni è inferiore a quella avanzata della pubblica accusa che aveva chiesto rispettivamente sette e otto anni per la modalità violenta con la quale si erano svolti i fatti.

Ma proprio per il porto di arma bianca (le forbici utilizzate per minacciare il ristoratore del centro storico col quale c’è stata una breve colluttazione prima della fuga dal locale) i due sono stati assolti. L’avvocato Silvio Tolesino, che ha difeso i due rapinatori, ha dimostrato che le forbici non erano state portate da casa: in effetti, anche dal racconto fatto a Primonumero della vittima, era emerso che le stesse fossero state chieste dagli avventori per tagliare del peperoncino nel corso della cena che ha preceduto la rapina al centro storico. E poi usate per minacciarlo affinché gli consegnasse il denaro.

Ma ci sono anche altri due capi di imputazione caduti per l’assenza di una pausa tra gli episodi contestati e avvenuti, come ha sostenuto la difesa, in maniera conseguenziale: rapina propria (uso della violenza per ottenere un certo profitto) e impropria (per non restituire il profitto oppongo resistenza, in questo caso al collaboratore del titolare che era intervenuto a sua difesa durante la colluttazione riportando un taglio).

“Uno assorbe l’altro” spiega Tolesino annunciando anche la possibilità di un ricorso in Appello “ma solo dopo aver letto le motivazioni della sentenza”.

Anche l’avvocato delle parti civili Pierluigi Camarda è in attesa di poter conoscere le motivazioni che dovrebbero essere notificate entro trenta giorni: “Rispettiamo la decisione del giudice pur non condividendo le assoluzioni per alcuni dei capi di imputazione e ci riserviamo di agire promuovendo le opportune iniziative processuali all’esito delle motivazioni”.

Della rapina da Monticelli in città si è fatto un gran parlare: il problema della sicurezza nelle ore serali al centro storico fu sollevato anche dagli stessi ristoratori nonostante l’arresto rapidissimo dei due fratelli che con la loro azione guadagnarono appena cento euro.