Il caso Albino torna all’attenzione del Governo: interrogazione ai ministeri per riaprire la biblioteca
Il parlamentare di Noi Moderati Giuseppe Bicchielli, sollecitato dai consiglieri comunali di Campobasso e dal coordinatore locale del partito, ha depositato una interrogazione ai ministeri di Cultura e Finanze per chiarire sul passaggio di ruoli e competenze che da nove anni tengono in ostaggio la biblioteca di via D’Amato
Una interrogazione sulla biblioteca Albino di Campobasso al ministero della Cultura e a quello di Economia e Finanze è stata presentata il 30 giugno scorso dal parlamentare di Noi Moderati Giuseppe Bicchielli.
A sollecitare il suo intervento i consiglieri comunali del capoluogo che hanno dato mandato al coordinatore locale del partito, il consigliere regionale con delega alla Cultura Fabio Cofelice per capire se il governo è davvero interessato alla riapertura del polo culturale ormai chiuso da nove anni.
Bicchielli ha interrogato i ministeri per chiedere quali iniziative vorranno assumere per restituire ai molisani tutti l’inestimabile patrimonio librario conservato nei locali di via D’Amato.
Spiragli di una possibile riapertura si erano visti l’anno scorso quando l’allora ministro Sangiuliano, dopo una raccolta firme imponente, assicurò il suo impegno per la Albino.
Ogni governo regionale, da Frattura a Toma, ha cercato, almeno nelle intenzioni, di strappare al suo triste destino la biblioteca provinciale che è rimasta in un limbo burocratico e finanziario dalla riforma Delrio sulle Province all’epoca del governo di Matteo Renzi.
La Regione non ha mai avuto le chiavi della Albino che fu ceduta al Ministero della Cultura ma non direttamente bensì sotto la Direzione generale dei Musei anziché sotto quella delle Biblioteche. E questo dettaglio, per nulla insignificante, ha congelato nuovamente la riapertura.
Sarà pertanto molto interessante conoscore la risposta all’interrogazione da parte dei ministeri competenti chiamati a chiarire, e magari anche risolvere, una questione tanto annosa.
Ecco perché l’onorevole Bicchielli ha chiesto di conoscere le relative competenze tra le istituzioni coinvolte e di indicare anche uan possibile soluzione per la riapertura.