“Come io vedo il mondo”: premiati i vincitori della VI edizione del concorso letterario a Castelbottaccio
Si è svolta lunedì 28 luglio la cerimonia di premiazione della sesta edizione del concorso letterario “Come io vedo il mondo”, promosso dall’associazione culturale Donna Olimpia Frangipane. L’evento, condotto dalla giornalista molisana Samantha Ciarla e trasmesso anche in diretta streaming sui canali social dell’associazione, ha rappresentato un importante momento di condivisione culturale e riflessione collettiva.
Il concorso si inserisce all’interno delle celebrazioni per il ventesimo anniversario del circolo neoilluminista Donna Olimpia Frangipane, fondato nel ricordo della nobildonna molisana che, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, animò nella sua dimora estiva di Castelbottaccio un salotto culturale, punto di riferimento per il pensiero critico e il dialogo tra gli intellettuali dell’epoca. Il premio è patrocinato dal Comune di Castelbottaccio e dalla Regione Molise.
Nel corso della cerimonia, il presidente del Consiglio Regionale Quintino Pallante ha sottolineato il valore di iniziative culturali come questa nel promuovere il riscatto e la vitalità dei piccoli borghi molisani. L’avvocata Giusi Di Lalla, presidente della Commissione regionale per la Parità, ha invece ribadito l’importanza di portare alla luce le storie delle “donne invisibili”, spesso escluse dalla narrazione pubblica.
Il tema scelto per questa sesta edizione, “Una seconda possibilità”, ha ispirato opere di narrativa, poesia e saggistica che hanno esplorato il cambiamento personale, il coraggio di ricominciare, la forza di non arrendersi e la speranza di un futuro diverso. Racconti e versi che parlano di rinascita, di sogni interrotti e di possibilità ritrovate.
Due le giurie coinvolte, quella tecnica, presieduta dalla scrittrice e docente Simonetta Tassinari, con la partecipazione di Antonella Presutti, presidente della Fondazione Molise Cultura, incaricata di valutare qualità stilistica e tecnica delle opere; e la quella popolare, composta da soci e lettori dell’associazione, che ha premiato invece la forza emotiva e la gradevolezza della lettura.

Ad aggiudicarsi il primo premio assoluto è stata Wilma Avanzato, di Chivasso (TO), con il racconto “Una mano tesa verso la felicità”. Un testo ironico e delicato al tempo stesso, in cui la protagonista Maddalena riesce a liberarsi dal giudizio sociale per ritrovare la felicità, in un percorso di autentica rinascita. Un racconto, secondo la giuria, “lieve ma potente”, in grado di trasmettere un forte messaggio di speranza e coraggio.
Il secondo premio è andato a Elisabetta Scarano di Campobasso, con “I gialli perduti”, un racconto dal tono nostalgico che intreccia ricordi d’infanzia, mistero e malinconia in un’atmosfera sospesa tra passato e presente.
Sul gradino più basso del podio, con il terzo premio, la poesia “Perdono” di Floredana De Felicibus (Atri, TE), che affronta con profondità il tema del perdono, utilizzando simboli mitologici in un linguaggio poetico equilibrato tra dolore e speranza.
Anche la giuria popolare ha premiato il racconto di Wilma Avanzato, riconoscendogli una struttura narrativa solida, uno stile scorrevole e una forte empatia emotiva, che ha saputo catturare e coinvolgere i lettori fino all’ultima riga.

In memoria del giornalista e poeta Giuseppe Pittà, scomparso di recente e per anni membro attivo della Giuria Tecnica, è stato istituito un premio speciale di poesia, assegnato a Nicole Di Lena (Larino, CB) per la lirica “Una seconda possibilità?”. Una poesia che, con rima baciata e ritmo armonioso, racconta un senso di fallimento e rimpianto, accostato però al desiderio mai sopito di riscatto.

Durante la cerimonia, i testi vincitori sono stati letti dall’attrice Barbara Petti, che ha regalato al pubblico momenti di intensa emozione, contribuendo a dare voce e anima alle parole scritte.
Il concorso “Come io vedo il mondo” si conferma così un appuntamento letterario di grande valore umano e culturale, capace di far emergere voci nuove e raccontare storie che parlano al cuore, offrendo – proprio come il tema di quest’anno – una seconda possibilità allo sguardo e alla parola.



