ADV
ADV
ADV
ADV

Carrese Portocannone, solo i buoi dei Giovani risultati in regola. Flocco: “Ma non ci sentiamo vincitori”

4 luglio 2025 | 11:04
Share0
Carrese Portocannone, solo i buoi dei Giovani risultati in regola. Flocco: “Ma non ci sentiamo vincitori”

La vittoria sarebbe dunque ora sub judice. Il presidente dei ‘Giovani’, titolare della cantina cooperativa San Zenone, è felice perché i buoi del suo carro sono risultati negativi al test antidoping, ma aggiunge: “Non possiamo gioire perché quello che nuoce alla ‘corsa dei carri’ nuoce a tutto il popolo della carrese”.

E’ stato un fulmine a ciel sereno il risultato delle analisi antidoping eseguite sui buoi che hanno partecipato alla carrese di Portocannone il 1° giugno.

Le buste sono state aperte il pomeriggio del 2 luglio presso la sede comunale, contenenti gli esiti degli esami. Presenti il sindaco e i rappresentanti delle associazioni dei carri. Autori delle analisi i tecnici del laboratorio Unirelab, incaricato di verificare la regolarità delle condizioni fisiche degli animali impiegati nella competizione.

Quattro i campioni risultati positivi, cioè con valori superiori a quelli consentiti, due sono risultati negativi, quelli dei Giovani.

Il risultato della gara vinta dai Xhuventijelvet sarebbero dunque ora sub judice, con la certezza che i buoi del carro dei Giovani erano in regola, non così quelli degli altri carri.

Abbiamo quindi intervistato, il presidente dei ‘Giovani’ che sono i vincitori morali della Carrese. Lui è Adamantonio Flocco, il titolare della cantica cooperativa San Zenone associata a Confcooperative Molise.

L’occasione è stata il Giubileo della cooperazione, organizzato ieri sera, giovedì 3 luglio, proprio nella sede della cooperativa San Zenone a Montenero, alla presenza del vescovo della diocesi Termoil-Larino, monsignor Claudio Palumbo, con la regia di Confcooperative Molise e Agci Molise.

“La verità è che non mi sento e non ci sentiamo vincitori, perché questa notizia fa male alla Carrese non solo ai carri dei Giuvanetiell e Giovanotti. Certo, è per noi positivo che i nostri animali siano risultati in regola, tuttavia a me e a tutti i protagonisti della corsa, nonché al ‘popolo della carrese’ quello che sta più a cuore è la buona immagine di un evento che, come un rituale, coniuga folklore e religione in memoria di una celebrazione del passato, con una partecipazione totale dell’intera comunità” spiega Flocco. “Può succedere che una crema o un prodotto somministrati portino a questi risultati, quello che conta è uscire con più esperienza da queste situazioni per evitare che accadano di nuovo”.

D’altronde la ‘corsa dei carri’ è l’evento più atteso da tutta la comunità portocannonese e anche chi risulta poi vincitore può soffrire nel vedere che la competizione è macchiata da notizie in parte inattese.

Quello che succede prima, dopo e lungo il percorso che porta il carro più veloce a varcare per primo il portale di Borgo Costantinopoli, davanti alla chiesa dei Ss Pietro e Paolo, dopo un percorso relativamente breve che prende il via al Vallone delle Canne, è patrimonio di tutti, gelosamente preservato e custodito da generazioni.