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Informazione

25 anni di Primonumero.it: il primo social del Molise, oggi come ieri voce libera del territorio

4 luglio 2025 | 10:25
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25 anni di Primonumero.it: il primo social del Molise, oggi come ieri voce libera del territorio

Un giornale nato quando internet era a 56k, cresciuto grazie ai lettori e alle storie “di serie B” che nessuno raccontava. Un racconto lungo un quarto di secolo, tra indipendenza, comunità, memoria e passione. Oggi brindiamo insieme.

Un quarto di secolo. Venticinque anni fa, il 4 luglio del 2000, nasceva Primonumero.it, un esperimento digitale, pionieristico e un po’ folle, che ha avuto la fortuna – e la forza – di trasformarsi in un giornale vero, libero, rigoroso. Un quotidiano telematico che non ha mai smesso di raccontare il territorio con onestà e passione, con sguardo critico ma mai distaccato. Oggi, 4 luglio 2025, Primonumero compie 25 anni. E siamo ancora qui.

Abbiamo scelto di festeggiare questa ricorrenza simbolica con chi ha reso possibile questo viaggio: i lettori. Siete la nostra energia, la nostra misura, il nostro contrappunto. Critici, affezionati, generosi, impietosi quando serve. Sempre presenti. Oggi pomeriggio, alle 19.30, brinderemo insieme al Bellavista, in piazza Monumento. Perché questo compleanno è anche, e soprattutto, vostro.

Primonumero home page 4 luglio 2000

La Home Page del 4 luglio 2000

Primonumero è, a modo suo, un giornale diverso. E a noi la diversità piace. Lo è per tanti motivi, a cominciare dalle sue origini: pur raccontando oggi l’intero territorio molisano, siamo nati a Termoli. Una città che non è capoluogo di regione, ma che per noi è sempre stata il centro, il cuore pulsante, la radice da cui tutto è cominciato. È da qui che si è costruito il nostro legame con le persone, con le storie, con i problemi quotidiani. Quelli piccoli, spesso trascurati da altri, che in tanti casi – senza volerci vantare – abbiamo contribuito anche a risolvere.

È un giornale inclusivo, Primonumero. Un luogo che accoglie voci e punti di vista diversi, senza filtri né imposizioni. Il confronto è l’anima del nostro lavoro quotidiano: nella redazione, tra le firme, con i lettori. È anche lo stile che ha sempre contraddistinto la direzione di Monica Vignale, che guida questo giornale da tanti anni con equilibrio e determinazione. Al suo fianco oggi c’è l’insostituibile Roberta Morrone, vicedirettrice, pronta a raccogliere un testimone importante. Con loro Assunta Domeneghetti, voce di Campobasso e non solo, da sempre colonna fedele del progetto. E ancora Stefano Di Leonardo, rigoroso metro di confronto quotidiano, ed Elena Berchicci, giovane professoressa che, nonostante gli impegni scolastici, non ha mai smesso di collaborare con noi ogni giorno. Senza dimenticare i tanti collaboratori che animano le pagine del giornale con competenza e passione. Ogni collaboratore è, per noi, un autore a pieno titolo. Qui non esistono “ordini del direttore”: ci sono confronto, responsabilità e fiducia.

La nostra linea editoriale è chiara da sempre: imparzialità, indipendenza, rigore nella verifica dei fatti, attenzione scrupolosa alle fonti, analisi senza filtri ideologici. Abbiamo scelto di raccontare la verità, anche quando è scomoda. Lo abbiamo fatto con l’ambiente e il lavoro, con il cambiamento climatico e la sanità, con l’urbanistica e il terremoto. Con le inchieste sulla malavita e sul lato più brutto del nostro territorio, che non abbiamo mai nascosto né addolcito. E lo abbiamo fatto con il racconto del Covid, lontano dal sensazionalismo, vicino alla scienza e alle persone.

Ma accanto ai grandi temi, c’è un altro livello di informazione che per noi è sempre stato centrale: quello che molti considerano “di serie B”. I quartieri, le frazioni, le storie minime. In realtà, sono stati la vera forza narrativa di Primonumero. Abbiamo inventato – senza saperlo – un genere: prima ancora dei social network, siamo stati il primo vero social del Basso Molise. Le storie delle persone, i ritratti, le battaglie civiche, le cronache quotidiane. Questo è il nostro patrimonio. Di questo siamo orgogliosi, e sempre emozionati.

Vogliamo dire grazie a chi ha reso possibile tutto questo. A partire da Massimo Servillo, il nostro editore. Un nome che non compare mai nelle firme, ma senza il quale Primonumero non esisterebbe: ideatore, motore, mente e braccia del progetto. Intorno a lui, i pionieri di questa avventura: Rocco De Fanis, Antonio Cacchione, Anna Taraborrelli – preziosa ieri come oggi – Bruno Alfiero, Michele Grimaldi (autore del logo storico che ancora ci rappresenta), Mariangela Alfiero, Isabel Diaz.

Erano un gruppo di amici, poco più che ragazzi, che nel 2000 hanno avuto il coraggio e la visione di credere in un giornale online quando internet si connetteva ancora con un modem a 56k, le foto si caricavano a rallentatore e l’idea stessa di informazione telematica sembrava, soprattutto in Molise, una stranezza per pochi appassionati. Loro, invece, hanno avuto l’ostinazione di provarci. E hanno avuto ragione.

In questi 25 anni Primonumero è stato casa per tante persone. Firme, redattori, collaboratori, tecnici, grafici, amministrativi. A tutti loro va il nostro ringraziamento più sentito.

Un saluto speciale al nostro “spiegone” Antonello Barone, per gli exit poll, i sondaggi, le analisi sempre sul filo, la trasmissione Tutti candidati – gettonatissima e vera tv politica del territorio – il suo One Shot dell’ultimo anno e tante altre invenzioni che hanno arricchito il racconto politico di questa regione.

È giusto, doveroso e anche bello scrivere i nomi. Quelli di chi è con noi oggi, e quelli di chi è passato da qui lasciando un segno che continua ad arricchire il giornale. Maurizio Cavaliere, Lucia Sammartino, Vito Mancini, Silvia ed Edmondo Somma per lo sport, Antonella Malaspina per il lavoro alla parte commerciale. E poi Ester Tanasso, Stefania Potente, Franco De Santis, Alessandro Corroppoli, Cristina Niro, Fabrizio Occhionero, Chiara Maraviglia, Manuela Iorio, Giovanni Mastrangelo, Valentina Fauzia, Daniela Fiorilli, Giovanni Cannarsa, Ennio Di Loreto, Carlo D’Angelo, Rossella Travaglini, Caterina Sottile, Michele Mignogna, Viviana Pizzi, Marco Somma, Ida Petrone, Giuseppe Villani, Sabrina Varriano, Enzo Luongo, Giovanni Daniele, Stefano Fioretti, Valentina Cocco, Alessandro Lategano, Fabiana Abbazia, Giuseppe Formato, Luigi Albiniano, Oscar De Lena, Antonio Andriani, Luigi Muzio, Flavio Casciano per i social, Nicola Cappella, Stefano Leone e tutti i fotografi che con i loro scatti arricchiscono la cronaca giornalistica locale.  E don Mario Colavita e don Michele Tartaglia per il loro contributo di ‘fede’ e misericordia. Sicuramente qualcuno lo dimentichiamo, e ci dispiace. Ma ognuno di voi è parte di questa storia.

Ci sono due persone che vanno menzionate a parte, senza le quali Primonumero non sarebbe quello che è e anzi, non sarebbe proprio Primonumero: Giovanni De Fanis e Renato Pezzini. Maestri veri, nel senso più autentico del termine. A loro va un ringraziamento che è anche un debito.

Un pensiero speciale anche a chi ci ha sostenuto nello spirito e nel corpo. Un grazie più grande degli altri a Diego Crema, colonna invisibile del nostro sistema: tecnico, hacker gentile, mente pratica e brillante. Diego oggi non c’è più, ma la sua impronta è ovunque.

Ringraziamo per la costanza la famiglia Servillo-Scarano che ci è sempre stata vicina. In particolare Vincenzo Scarano, avvocato prezioso e sempre disponibile: senza di lui probabilmente qualcuno di noi oggi sarebbe in carcere (—scherziamo ma non troppo…). Infine, un grazie speciale a chi oggi impreziosisce Primonumero con sguardi unici. Giuseppe Tabasso, che a 99 anni continua a regalarci articoli di straordinaria lucidità e bellezza, con una scrittura nitida e mai banale. Franco Di Biase, voce ruvida e ironica del territorio, che ogni giorno ci ricorda come un pezzo possa superare la cronaca e diventare cultura. E Salvino A. Salvaggio, osservatore attento e rigoroso delle dinamiche globali che si riflettono sull’economia, sull’industria e sulla società locale, capace di leggere numeri e tendenze con uno sguardo lungimirante e profondo.

Se Primonumero è libero e può fare un lavoro di approfondimento e inchiesta lo dobbiamo anche a chi ci sostiene con la pubblicità: gli sponsor che ci hanno creduto e continuano a farlo, da Fausto Di Stefano a Dante Cianciosi, da Pasquarelli ad Antonio Lucio Valerio, da Antonio Di Bona a Guidotti al gruppo Brico Ok e tanti altri. Un ringraziamento speciale a Marzola, il più longevo dei nostri sostenitori.

Per il suo 25° compleanno il sito si presenta con una veste grafica rinnovata, frutto della collaborazione con il gruppo Presscomtech di Nicola Amelio: interfaccia più pulita e leggibile, navigazione ottimizzata, layout responsive per smartphone e una homepage più snella e organizzata. L’obiettivo? Restare fedele alla propria missione, innovando per offrire un’esperienza ancora più efficace e vicina ai lettori.

Nel 2025, essere un giornale indipendente, con 25 anni di storia, è una responsabilità e una sfida. Ma anche un orgoglio profondo. Perché Primonumero è ancora qui, libero, radicato, umano. Grazie per averci accompagnato fin qui. E buon compleanno.