Un cittadino taglia due alberi della villa comunale senza autorizzazione. Indignazione pubblica e denuncia ai carabinieri
Sconcerto in paese per l’abbattimento arbitrario di due alberi nel giardino pubblico. La sindaca Greco presenta denuncia ai carabinieri: “Nessuna richiesta era stata fatta. Chi ha agito risponderà”. Si ipotizza un gesto legato a un caso di allergia.
Un gesto sconcertante, che ha lasciato increduli i cittadini di Ururi. Due alberi della villa comunale, nel cuore del paese, sono stati brutalmente tagliati da ignoti, senza alcuna autorizzazione e in totale violazione delle regole che tutelano il patrimonio pubblico. I tronchi recisi e le fronde spezzate, lasciati a terra tra aiuole e panchine, sono il segno visibile di un’azione compiuta con strumenti da taglio e – con ogni evidenza – in modo arbitrario.
A denunciare l’accaduto è la stessa sindaca Laura Greco, che ha espresso pubblicamente “ferma condanna per un gesto vergognoso e incivile”, definendolo “un’offesa al decoro e all’ambiente” e una mancanza di rispetto verso l’intera comunità. “La tutela del patrimonio pubblico è un dovere di tutti – ha scritto in un post sui social –. Simili episodi non saranno tollerati”. Laura Greco, interpellata da Primonumero, ha poi spiegato di avere già informato le autorità competenti.

I fatti si sono consumati nella parte bassa della villa comunale, a ridosso della strada, in un’area molto frequentata e centrale. Dalle immagini scattate sul posto si nota come l’intervento sia stato effettuato in modo improvvisato e invasivo: i tronchi sono stati mozzati con tagli netti ma irregolari, i rami lasciati in cumuli sul terreno, senza alcuna segnalazione o delimitazione dell’area. Il tutto in assenza totale di autorizzazioni. “Nessuno, nei giorni o nelle settimane precedenti – ha precisato la sindaca – aveva avanzato richieste per l’abbattimento o la potatura di quegli alberi”.
La prima cittadina ha sporto formale denuncia ai carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti per risalire al responsabile o ai responsabili del gesto. Secondo quanto emerge, potrebbe trattarsi di un intervento compiuto da un privato cittadino, forse infastidito dalla presenza o dalle caratteristiche dell’albero. L’ipotesi che circola, e che dovrà essere verificata, è che alla base del taglio ci sia un caso di allergia provocata dal polline delle piante.
Dall’osservazione dei rami abbattuti e delle foglie rimaste a terra, si tratterebbe con buona probabilità di due esemplari di Ligustrum lucidum, detto anche ligustro lucido o giapponese. È una pianta comunemente usata nei giardini pubblici per la sua resistenza e adattabilità, ma nota anche per l’intenso profumo delle infiorescenze estive, che può risultare fastidioso o provocare reazioni allergiche in soggetti sensibili.

Ma nessuna motivazione può giustificare un intervento simile, compiuto su suolo pubblico senza alcuna autorizzazione, e che ha avuto come effetto la deturpazione di uno spazio caro alla cittadinanza. L’indignazione è diffusa tra i residenti, che hanno espresso sconcerto per l’accaduto, a partire proprio dalla prima cittadina, che ha promesso tolleranza zero: “Chi ha agito sarà identificato e chiamato a rispondere nelle sedi opportune”.
Per ora i rami abbattuti restano visibili nell’area verde, in attesa di eventuali provvedimenti ufficiali. Resta l’amarezza per un gesto che ha colpito al cuore non solo il decoro urbano, ma anche il senso civico di una comunità che ha sempre avuto nella villa comunale un luogo simbolico di incontro e identità.


