Trionfa la saga dei de Moulins, spettacolo e applausi nella Civita che torna borgo medievale
Grande pubblico per la rievocazione della vicenda che ha segnato a lungo la storia di Bojano e dintorni. Così è nato il nome Molise. Diverse le iniziative che hanno preceduto la rappresentazione serale che si svolge dal 2000, coinvolti diversi giovani. Il sindaco Ruscetta: “Presto un nuovo progetto per le scuole”. Soddisfatta la presidente Tagliaferri.
Apprezzata a pienamente vissuta sabato a Civita di Bojano la rievocazione dell’avvincente storia dei De Moulins, la famiglia normanna che diede un volto nobile a Bojano e un nome al territorio conquistato: da Moulins a Comitatus Molisii all’attuale Molise.
Ideata dal 2000 e ben orchestrata dall’associazione omonima, guidata dalla professoressa Maria Grazia Tagliaferri, la giornata ha introdotto i tanti che hanno raggiunto l’antica rocca di Bojano a una serie di attività preordinate alla rievocazione serale che è risultata spettacolare e solenne.



Coinvolto inizialmente in un’escursione di 8 km, coordinata dalle Guide Gaee Piptes, anche il castello diroccato, che fu sede di controllo della piana e roccaforte di diversi feudatari che si sono avvicendati nei secoli fino all’arrivo dalla Normandia di Rodolfo de Moulins, cavaliere medievale e primo conte di Molise.






Da qui la partenza del corteo: musici e sbandieratori (I Farnese di Ortona) a contorno della sfilata della dinastia de Moulins, annunciato dal rullo di tamburi. Lento e cadenzato il passaggio di nobili e personaggi nei costumi dell’epoca, guidato dalle guardie a protezione di Antonio Lombardi e Jenny Romano, ancora una volta nei panni di Rodolfo De Moulins e della la contessa longobarda che il nobile decaduto, ma ormai in rampa di rilancio, sposò in seconde nozze: “Siamo cresciuti con questa tradizione – ci dicono i due giovani – e siamo fieri che altri ragazzi stiano prendendo a cuore la vicenda dei De Moulins che rappresenta uno snodo importante nella storia dei nostri luoghi”.



Fu in effetti l’inizio di una nuova era per Bojano e di una saga che vide la famiglia normanna espandersi a macchia d’olio nelle contee confinanti: tutto spiegato nella rievocazione che si è giovata della proiezione di un video, a integrazione delle vive interpretazioni sul palcoscenico.
Colorato il colpo d’occhio in piazza della Portella che si è esteso dal panoramico belvedere fino alla piana di Bojano e oltre. Il tramonto è apparso caldo e lento tra una pausa al ‘tiro con l’arco’ e le esibizioni degli sbandieratori. Presenti dai paesi limitrofi – San Giuliano del Sannio, San Polo, diverse associazioni, tra le altre I Fucilieri, la Compagnia di Arte Popolare, l’Associazione Insieme.
Assai partecipate, soprattutto dai più piccoli, anche le iniziative organizzata in Largo San Giovanni, tra un passaggio e l’altro dei figuranti. Graditissimi la corsa delle carriole e poi al sacco e lo spettacolo dei falconieri Usconium di cui diremo a parte.
La professoressa Tagliaferri ha elogiato l’apporto di ognuno e il desiderio di rendere sempre più seguita la rievocazione. Confortante la risposta delle istituzioni presenti: il sindaco di San Giuliano del Sannio Rosario De Matteis, in piazza da boianese adottivo, il sindaco del paese ospitante Carmine Ruscetta e il presidente del consiglio regionale del Molise Quintino Pallante che ha ricordato la proposta di legge regionale, da lui stessa intrapresa, volta a valorizzare il ruolo di Rodolfo de Moulins attraverso attività culturali, progetti didattici e iniziative che possano essere di richiamo per i turisti e per i molisani stessi. La proposta, numero 70, prevede che la Presidenza del Consiglio regionale coordini gli eventi, che potranno spaziare da studi e ricerche storiche a rievocazioni in costume, passando per collaborazioni con scuole, università, musei e realtà locali.
Il sindaco Ruscetta, che ha già istituzionalizzato l’evento a livello cittadino, ha rilanciato con un nuovo progetto che coinvolgerà le scuole, affinché i ragazzi di Bojano si riapproprino non solo della storia ma anche dei luoghi che l’hanno segnata.
Il Comune ha sposato con le migliori intenzioni la rievocazione ed è stato in questo senso appagante vedere tanti giovani partecipare come figuranti, organizzare giochi e preparare da mangiare per la gente accorsa. Gli applausi finali hanno sancito la buona riuscita della manifestazione che ha tra l’altro consentito a tanti cittadini di tirarsi fuori dall’afa di questi giorni a Bojano e dintorni. Una boccata d’aria buona nella sequela di eventi che hanno segnato per sempre l’evoluzione di luoghi e nomi a noi cari.