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Telefonate ai cittadini critici: l’opposizione annuncia mozione di sfiducia alla Sindaca Contucci

29 giugno 2025 | 12:40
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Telefonate ai cittadini critici: l’opposizione annuncia mozione di sfiducia alla Sindaca Contucci

“Atto grave: libertà di espressione inviolabile. La democrazia non si esercita al telefono”

Dopo le dichiarazioni di un cittadino, che ha riferito di aver ricevuto una telefonata dalla Sindaca Simona Contucci in seguito a un commento critico su Facebook, i tre gruppi consiliari di opposizione hanno espresso “profonda preoccupazione” e annunciato una mozione di sfiducia.

“Non è la prima volta che a Montenero si parla di episodi simili – affermano i consiglieri – ma finora nessuno aveva mai denunciato pubblicamente questi fatti”. La testimonianza rappresenta “un punto di svolta”: quelle che “fino a ieri erano voci di paese trovano oggi una conferma diretta, esplicita, documentata”. Il gesto, sostengono, impone “una riflessione politica immediata e profonda”.

I firmatari – Andrea Cardinali, Giulia D’Antonio, Fabio De Risio, Gianluca Monturano, Nicola Palombo e Tania Travaglini – sottolineano che “la libertà di pensiero e di parola è un diritto inviolabile. La critica politica, l’opinione personale, l’espressione pubblica sono elementi fondanti del vivere civile. Nessuna carica istituzionale può permettersi di trasformare il proprio ruolo in strumento di pressione personale”.

Per queste ragioni, “pur nelle loro legittime differenze”, i gruppi annunciano la presentazione in Consiglio Comunale della mozione di sfiducia alla Sindaca Contucci. “Non è in discussione una scelta amministrativa. È in discussione il rispetto delle regole democratiche, il confine tra autorità e autoritarismo, la serenità del rapporto tra cittadini e istituzioni”.

La democrazia è il luogo del confronto, non della paura – concludono – A Montenero serve un’amministrazione che rispetti la libertà dei cittadini. Serve una comunità dove il dissenso non venga messo a tacere, ma ascoltato. Per questo, porteremo il caso in Consiglio Comunale, perché è lì – non al telefono – che si esercita la responsabilità pubblica”.