A Civita rivivono Rodolfo e i de Moulins, la dinastia che ha dato il nome al Molise
Sabato 14 giugno, nella frazione di Bojano la suggestiva rievocazione: quando la contea di Bojano cominciò a espandersi a macchia d’olio. In programma anche escursioni, giochi di ruolo, lo spettacolo di falconieri e sbandieratori e il palio della carriola. Complimenti all’associazione omonima presieduta dalla professoressa Tagliaferri, che dal 2000 ha riacceso i riflettori su una storia che nominalmente e non solo ha ‘creato’ il Molise.
Non solo Trinitari e Crociati a Campobasso, questo weekend sarà anche quello della rievocazione di una storia che, più in grande, geograficamente parlando, investe il territorio che oggi chiamiamo Molise o forse sarebbe meglio dire la gente che nei secoli, dai Sanniti al ritorno dei romani, dai longobardi e quindi ai normanni, è diventata toponomicamente… molisana.
Sabato pomeriggio Civita di Bojano, la vecchia Rocca Civita, sarà teatro dell’omaggio a Rodolfo de Moulins, capostipite di una dinastia di molisani ante litteram. La storia affonda le radici nel gastaldato longobardo di Bojano, facente parte del Ducato di Benevento e che, con l’avvento di Rodolfo, cambiò pelle e ruolo. Eccoli gli eventi prodromici alla soluzione politico amministrativa che portò alla contea di Bojano. Poi, con il Trattato di Silva Marca del 1142, i de Moulins concepirono per la prima volta, tramite assonanza o semplice traduzione, il nome Molise.

Siamo un po’ tutti figli di questo uomo venuto dall’attuale Normandia. La discesa forzata nel castello di Civita di Bojano avvenne nel 1045. Rodolfo aveva perso la titolarità del feudo in Normandia perché suo padre, Guimondo I, si era ribellato al duca Guglielmo detto ‘il Bastardo’.
Arrivò al Sud con la moglie Alferada e tre degli otto fratelli (Guimondo III, Ugo e Tristano).
Sette i figli avuti da Alferada: Ugo (I), Ruggero, Roberto, Rodolfo (II), Guglielmo, Adelizia e Beatrice.
Caduto in disgrazia ma non per questo sconfitto nell’animo Rodolfo cominciò a scrivere le pagine di storia che oggi ci riguardano direttamente. Nel 1053, da Conte di Bojano, prese parte alla battaglia di Civitate che vide la sconfitta di Papa Leone IX e dei suoi alleati, collegatisi proprio in funzione antinormanna. Compagno d’armi di Rodolfo, fu Roberto d’Altavilla detto il Guiscardo, che compare nella storia nel 1057. Negli anni successivi il figlio di Rodolfo de Moulins. Ugo I riuscì ad annettere al territorio della contea di Bojano il territorio pertinente alla contea longobarda di Isernia, parte della Terra Burrellensis e la contea di Trivento.
Bojano si ingrandiva e con essa il territorio molisano.
Perciò, oggi, quella di Rodolfo de Moulins è considerata la prima rievocazione storica del Molise su valutazione del Ministero della Cultura e, dal 2022, la prima rievocazione storica ammessa nella rotta dei Vichinghi Europea 2022.
La dinastia dei de Moulins continuò a rafforzarsi anche dopo la morte di Rodolfo. Con suo figlio, Ugo I, la contea di Boiano comprendeva: a nord la contea di Trivento e quanto restava della Terra Burrellensis; a nord est il territorio lungo le due sponde del fiume Biferno già della contea di Larino, mentre l’acquisizione del feudo di Serracapriola, definiva i confini con la contea di Loritello.
A occidente e a mezzogiorno i confini della contea di Bojano inglobavano i territori già pertinenti alle contee di Venafro e Isernia; come pure il feudo di Castel Volturno, che controllava la foce del fiume Volturno nel mare Tirreno.
Le fortezze presenti nella contea di Bojano controllavano le strade che dal nord conducevano, da una parte, verso Capua, dall’altra a Benevento e, dall’altra ancora, attraverso il territorio di Serracapriola, alla Puglia centrale. Bojano comandava, anzi dominava un bel pezzo di quel Sud che fu anche la casa dei Sanniti.
Alla sua morte, avvenuta prima del 1113, gli successe il primogenito Simone che già nello stesso anno, aveva sottoscritto la donazione del castrum vetus e di altre chiese della città di Sepino, in favore del monastero di Santa Sofia di Benevento.
Il conte Simone de Moulins, figlio di Ugo I, morì giovane, a causa di un terremoto durante una visita alla città di Isernia (1117) . Lasciò suo figlio, Ugo II, quale unico erede della Contea di Bojano, ma essendo questi in giovane età alla morte del padre, fu nominato conte e reggente Roberto, fratello del defunto conte Simone.
Il conte Roberto dimostrò grande lealtà nei riguardi del nipote Ugo II, legittimo erede della contea di Bojano. Fu per questa ragione che il conte Ugo II, una volta assunta la titolarità della contea di Bojano, concesse allo zio, in perpetuo, il feudo di Sepino, che in seguito fu ereditato da Ugo, suo figlio, i cui discendenti divennero signori di Campobasso.
Questa è un po’ la genesi medievale di gran parte del Molise attuale, che culmina nel citato Trattato di Silva Marca del 1142, che portò i de Moulins a ‘creare’ la regione Molise. Più precisamente, quell’anno Ugo II de Molisio, con il consenso del Re Ruggero II, firmò il trattato nei pressi di Avellino: per la prima volta il nome dei de Moulins viene istituzionalmente collegato alla Contea di Bojano, che si chiamò da allora ‘Contea de Molisio’ (Comitatum Molisii), da cui, l’odierno nome della regione.
Inutile dire che qui parliamo di storia con la s maiuscola, di appartenenza e di forte senso identitario da parte dei boianesi. Lo spirito avventuriero di Rodolfo alberga ancora nell’anima degli abitanti matesini di sponda molisana. Bojano si tirò fuori dal dominio dei longobardi e si aprì a una nuova sfida, ecco perché, da ben 25 anni, su iniziativa della professoressa Mariagrazia Tagliaferri e dell’associazione culturale omonima, si celebra, a volte a Bojano altre a Civita, lo storico evento della discesa di Rodolfo dal Nord Ovest della Francia al Sud Italia, nel futuro Molise. Una ‘storia’ iscritta a giusta ragione nel Registro del Patrimonio culturale immateriale d’Italia ed eletta dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per rappresentare il Molise in Europa.






Sabato 14 giugno a partire dalle 15:30, con l’escursione sui Sentieri dei Normanni, l’associazione ‘Rodolfo de Moulins APS’ ha preparato un programma di grande impatto e interesse per chi è già dentro l’evento e per chi volesse approfondirlo o ‘entrarci’ per la prima volta.

In allegato l’alternarsi di iniziative promosse dall’associazione ‘Rodolfo de Moulins’. Detto dell’escursione di 6 km (in collaborazione con le Guide Gaee Fiptes e Il passaporto del Molise), fino al castello diroccato che, ora come allora, domina la valle di Bojano, seguirà l’apertura al borgo alle 17.30 con i giochi di ruolo (in collaborazione con l’associazione Sottomonte) la falconeria, il palio della carriola, gli sbandieratori, poi musica e street food.
Infine alle 20.30 la rievocazione storica di cui sopra, con l’investitura medievale (foto in basso) e tutto il resto, che introdurrà i presenti nelle suggestioni di una storia unica, che merita di essere evocata e promossa. In foto d’apertura Rodolfo de Moulins con Emma Roffrid sulla scena interpretati da Antonio Lombardi e Jenny Romano.
E per chi avrà voglia di sentirsi ancora più molisano, la visita al belvedere di Civita con la simbolica timbratura di un Passaporto del Molise.