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BOJANO |
Cronache
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“Sua figlia è nei guai”, 10mila euro in contanti e oro estorti a un’anziana con la truffa del falso carabiniere

28 febbraio 2025 | 14:56
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“Sua figlia è nei guai”, 10mila euro in contanti e oro estorti a un’anziana con la truffa del falso carabiniere

Vittima una anziana donna di Bojano. Individuato il truffatore, un uomo di Secondigliano ora agli arresti domiciliari

Truffa del finto Maresciallo che chiede soldi a una persona anziana per ‘salvare’ sua figlia che ha causato un incidente stradale. È successo di nuovo, stavolta a Bojano, la Procura di Campobasso e Carabinieri della Compagnia matesina hanno individuato il truffatore che ora si trova agli arresti domiciliari.

Stamane i militari hanno dato esecuzione alla misura cautelare restrittiva, emessa dal gip del tribunale di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto, residente a Napoli-Secondigliano. L’attività di indagine, coordinata appunto dalla Procura ed eseguita da personale del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bojano, ha permesso di ricostruire nel dettaglio la vicenda.

I FATTI – L’indagato aveva raggiunto l’abitazione della vittima, un’anziano signora residente nel paese matesino, utilizzando la ormai nota modalità della truffa del falso Maresciallo dei Carabinieri. Con una telefonata l’interlocutore, che si spacciava per un militare dell’Arma appunto, informava la donna di un grave incidente causato dalla figlia, che era stata per questo arrestata. Alla vittima è stato dunque chiesto il pagamento di 15.000 euro da versare a titolo di cauzione affinchè sua figlia evitasse il carcere. Adescata dalla telefonata, la vittima ha dunque consegnato una busta contenente tutto il denaro contante possedute in casa, pari a 10mila euro, nelle mani del truffatore che nel frattempo si era presentato presso la sua abitazione presentandosi come collaboratore del Maresciallo. Come se ciò non bastasse, l’interlocutore telefonico, chiedeva all’anziana  di consegnare ulteriori beni, questa volta in oro, per ‘saldare’ la situazione e proteggere la figlia da conseguenze legali ulteriori. Pertanto l’uomo si è presentato nuovamente presso l’abitazione dell’anziana prelevando gli oggetti in oro custoditi in casa.

LE INDAGINI – Attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e accurati accertamenti tecnici, si sono potuti raccogliere elementi di prova determinanti che hanno permesso di identificare l’indagato, e questo anche grazie al particolare costoso paio di scarpe indossato dall’uomo in occasione della truffa. Scarpe che sono state ritrovate durante la perquisizione domiciliare a Napoli. Inoltre la vittima ha immediatamente riconosciuto il truffatore dalle immagini che le sono state mostrate.

L’indagine condotta evidenzia ancora una volta come gli autori di queste truffe sfruttino il legittimo desiderio di proteggere i propri cari degli anziani, spingendoli a compiere azioni di cui non sono pienamente consapevoli. Il tentativo di evitare presunti problemi legali per i propri figli, associato alla figura autoritaria del Maresciallo dei Carabinieri, rappresentano una leva psicologica fondamentale nelle truffa a danno di queste persone,

“Questa attività investigativa – fanno sapere dall’Ufficio della Procura – si inserisce nell’ambito delle linee di intervento promosse dalla Procura della Repubblica di Campobasso insieme all’arma dei Carabinieri per contrastare e prevenire il fenomeno, che molto spesso vede gli anziani cadere nella trappola di abili truffatori che si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine”.

La procura della Repubblica del capoluogo molisano “rinnova il suo impegno e la lotta contro i reati che colpiscono i soggetti più vulnerabili, ribadendo l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la cittadinanza per arginare questi fenomeni criminali”.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso della quali l’indagato potrà esperire nell’ottica difensiva tutti i rimedi processuali di rito previsti dal codice.