Ricorsi elettorali su elezioni comunali, respinto quello del centrosinistra. Attesa per il centrodestra

Respinto il ricorso del centrosinistra di Campobasso che puntava all’assegnazione del premio di maggioranza. È arrivata oggi la decisione dei giudici del Tar Molise, la cui udienza di merito si è tenuta ieri 4 dicembre. La squadra di Marialuisa Forte, che a giugno aveva vinto le elezioni comunali con il 50,97% dei voti al ballottaggio contro Aldo De Benedittis, chiedeva il ricalcolo dei voti nella speranza di ottenere il premio di maggioranza.

Ricorso respinto: il centrosinistra ha provato a ridefinire gli equilibri in Consiglio comunale tentando una carta di fronte alla giustizia amministrativa, ma non è andata bene. Ieri l’avvocato Piero Neri (che assieme a Roberto Ruta ha discusso di fronte al collegio presieduto da Nicola Graviano e composto dai magistrati Luigi Lalla e Sergio Occhionero) ha spiegato che il ricorso si basava sulla interpretazione della locuzione di voti validi e che, in caso di accoglimento, avrebbe reso più stabile l’esperienza di governo del centrosinistra grazie al premio di maggioranza che non è stato assegnato alla sindaca Forte.

L’avvocato Neri non ha voluto rilasciare dichiarazioni ma non ha escluso un ricorso al Consiglio di Stato dopo che saranno rese note le motivazioni del diniego che al momento sono sconosciute.

“Prendiamo atto della decisione del Tar Molise che ha respinto il ricorso da noi presentato per l’ottenimento del premio di maggioranza (come previsto – a nostro avviso – dalla normativa vigente) alla coalizione della sindaca Forte” queste le parole del coordinatore regionale del M5S Antonio Federico e dell’altro ricorrente Giuseppe D’Elia (Pd).

“Prendiamo atto, altresì, della compensazione delle spese ed attendiamo il deposito delle motivazioni per ogni valutazione successiva, compresa quella di proporre appello al Consiglio di Stato, convinti della fondatezza e della bontà delle nostre ragioni”.

Si attende ancora il responso invece sul ricorso presentato dal centrodestra che puntava all’annullamento delle elezioni e che aveva denunciato irregolarità nella presentazione delle liste.

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