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Crisi Termoli, forse uno spiraglio. Cordata di imprenditori pronta a rilevare il club, ma domenica si rischia di non giocare

4 dicembre 2024 | 13:28
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Crisi Termoli, forse uno spiraglio. Cordata di imprenditori pronta a rilevare il club, ma domenica si rischia di non giocare

A rappresentare la cordata di imprenditori locali potrebbe esserci Nicola Cesare, già presidente del club negli anni d’oro del calcio termolese. Il conto alla rovescia per tentare un salvataggio del calcio giallorosso nel più breve tempo possibile è già partito.

Come in un duello fra pistoleri, che si guardano negli occhi in attesa della prima mossa dell’avversario. La Termoli calcistica si è fermata, incantata su quello che sembra sempre più un braccio di ferro fra l’attuale società e l’Amministrazione Comunale, aspettando che le parti possano avvicinarsi per provare a cercare una soluzione che possa fungere da ancora di salvataggio per la squadra giallorossa.

E le notizie di giornata fanno sperare che la vicenda possa trovare una soluzione, nei tempi e nelle modalità ancora tutte da stabilire e comunque non certo con effetto immediato. Che la famiglia Montaquila abbia deciso di lasciare il progetto Termoli è ormai un dato inconfutabile e altrettanto certa è la decisione che l’effetto immediato della vicenda porti alla rescissione dei contratti con i giocatori ed all’addio del calcio giocato già dalla prossima gara di campionato. Ma l’entourage dell’attuale proprietà del club potrebbe incontrare nelle prossime ore una cordata di imprenditori locali per cominciare un dialogo che potrebbe portare ad un eventuale passaggio di firma e di consegne ufficiali del sodalizio termolese. A rappresentare la cordata di imprenditori locali potrebbe esserci Nicola Cesare, già presidente del club negli anni d’oro del calcio termolese, avvicinatosi al club nel 2011-12 quando il Termoli vinse il campionato di Eccellenza (ed anche la Coppa Italia arrivando a giocarsi le semifinali nazionali). L’imprenditore, naturalizzato termolese, contribuì notevolmente a quel successo, portando a metà stagione innesti decisivi per la vittoria del campionato. Gli anni seguenti furono indimenticabili, secondo posto nel 2012-13 con la promozione soltanto sfiorata, e terzo posto nel 2013-14. Lasciò il Termoli l’anno seguente, la squadra si salvò sul fil di lana, ma poi non si iscrisse al campionato di serie D seguente.

Le parti dovrebbero incontrarsi nelle prossime ore per cominciare a discutere ed avviare le verifiche e le analisi di rito. Una sorta di avvicinamento che potrebbe anche portare ad una clamorosa svolta in vista della gara di domenica e magari cercare di convincere il patron Montaquila a mandare la squadra in campo contro la Samb nel prossimo turno di campionato ed evitare una assenza pesante nella gara casalinga. Tutte ipotesi naturalmente, non confermate, ma non lontano da uno scenario che potrebbe realizzarsi nei prossimi giorni.

La Termoli sportiva incrocia le dita e sfoglia la margherita, sperando che le componenti possano accelerare progetti, volontà e disegni: il calcio giallorosso rischia di affondare, ma il conto alla rovescia per tentare un salvataggio nel più breve tempo possibile è già partito.

LA NORMATIVA FEDERALE: L’articolo 53 NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) è quello demandato a far luce sulle possibili conseguenze se il Termoli non dovesse scendere in campo domenica contro la Samb e, eventualmente, nelle successive gare di campionato. Il testo, modificato nel 2019 spiega, al capoverso 1 che “Le società hanno l’obbligo di portare a termine le manifestazioni alle quali si iscrivono e di far concludere alle proprie squadre le gare iniziate”. E prosegue, specificando che “La società che rinuncia alla disputa di una gara di campionato o di altra manifestazione o fa rinunciare la propria squadra a proseguire nella disputa della stessa, laddove sia già in svolgimento, subisce la perdita della gara con il punteggio di 0-3….”. E alla domanda che tutti si pongono, visti i tempi stretti ed il rischio sempre più concreto che il Termoli non si presenti alle prossime gare di campionato, l’articolo 53 fornisce la spiegazione in merito: “Fatto salvo quanto previsto al successivo comma 5 bis, la Società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale”, specificando che le gare siano solo due in caso di mancato adempimento degli oneri di iscrizione. Per la mancata presentazione ad una o più partite oppure in caso di esclusione dal campionato vengono poi specificate tutta una serie di sanzioni irrorate alla società che variano in base alla gravità dell’inadempimento.