Da Campobasso all’élite del calcio europeo: “Avevo solo 200 euro, le spesi per andare in Slovenia e guardare una partita. Fu la svolta”
La storia di Gianluca Mancini è una lezione di audacia, perseveranza e fiducia. E oggi, con la sua agenzia tra le prime tre in Italia, Mancini cura contratti e carriere di oltre duecento calciatori, molti dei quali militano in serie A e B, come Strootman, De Roon e Gosens
Nato e cresciuto a Campobasso, Gianluca Mancini, 42 anni, è il ritratto di chi ha saputo trasformare la passione in una carriera, spingendosi oltre i confini della sua città e raggiungendo i palcoscenici internazionali del calcio.
Fin da bambino, Gianluca vive il calcio come tifoso ma anche come calciatore “fino ad un certo punto” racconta. Poi “scelgo di lasciare il calcio giocato” ma la sua determinazione non vacilla: continua ad amare tutto ciò che ruota attorno a quel pallone.
L’incontro con sua moglie lo porta a trasferirsi a Pescara, dove le prospettive di carriera sembrano ancora poco definite, nonostante una laurea in lingue. “Le mie attenzioni erano sempre concentrate sul pallone,” racconta Gianluca. È proprio quella passione che lo spinge a sostenere l’esame da agente Fifa, dando così avvio alla sua carriera nel mondo dei procuratori calcistici.
Con pochi risparmi in tasca, “ricordo che avevo 200 euro”, Gianluca decide di rischiare il tutto per tutto. Si dirige in Slovenia per assistere ad una partita e lì incontra, quasi per caso, un direttore sportivo del Maribor: “Lo riconobbi grazie ad una figurina Panini di tanti anni prima,” racconta ridendo. Da quell’incontro nasce un’opportunità unica: gli viene chiesto di trovare un calciatore con caratteristiche specifiche “ma a tratti impossibili – ricorda – E cioè: brasiliano, comunitario, difensore mancino e forte”.
Con un pizzico di fortuna, Gianluca riesce a proporre il profilo perfetto, un calciatore che aveva conosciuto durante un raduno. “Quella trattativa fu la svolta, e da lì è sostanzialmente partita la mia carriera,” racconta.
Nei primi anni, Gianluca reinveste ogni guadagno per far crescere il suo lavoro e si fa strada lavorando anche con un’agenzia italiana. Grazie alla sua conoscenza fluente di quattro lingue, inizia a contattare le agenzie calcistiche più prestigiose d’Europa e del mondo, senza mai fermarsi, spinto dalla sua perseveranza. “Non ho mai mollato,” afferma Gianluca. Questo approccio lo porta a una collaborazione lunga otto anni con un’importante agenzia olandese, gestendo giocatori come Strootman, De Roon, Gosens e De Vrij.
Due anni e mezzo fa, Gianluca apre finalmente la sua agenzia, oggi tra le prime tre in Italia, gestendo oltre duecento calciatori tra professionisti e giovani talenti. “Facciamo riunione ogni 15 giorni, guardiamo partite e insieme decidiamo su quali profili puntare. All’inizio non selezionavamo troppo, consapevoli della necessità di crescere; oggi, invece, siamo molto più esigenti.”
Gianluca ammette che il mondo del calcio è cambiato, insiste su requisiti fisici a discapito della tecnica: “Il calcio dell’Atalanta richiede caratteristiche fisiche importanti, e un po’ tutti si sono adeguati a questo tipo di valutazione. Trent’anni fa non era così; si dava più importanza alla tecnica. Ma sono convinto che prima o poi torneranno certe peculiarità. Il calcio spagnolo, per esempio, è fatto da gente che sa giocare con i piedi”.
Nonostante il suo lavoro lo abbia portato lontano, Gianluca non dimentica mai la sua città e il Campobasso FC. È stato, fra l’altro, lui a rispondere per la figura di Lorenzo Di Stefano, il numero 73 che quest’anno sta segnando gol decisivi per la squadra.
“La mia città merita il professionismo e la gente seria che lavora nel Campobasso Fc, sono la prova della serietà e dell’onestà, della passione e della grinta che caratterizza questa compagine. Con gente così si possono raggiungere grandi traguardi,” conclude con fierezza Gianluca.
La storia di Gianluca Mancini è quella di chi non ha mai smesso di inseguire un sogno, con resilienza e sacrificio, e oggi continua a raccogliere i frutti di un percorso costruito con passione e coraggio.


