Trasporto pubblico: futuro incerto per gli autisti. Sati (per ora) resta al suo posto anche senza requisiti “per garantire il servizio”
La società campobassana, che per il Tar non doveva essere scelta dalla commissione giudicatrice, garantirà il servizio pubblico fino all’arrivo del nuovo operatore economico. Si procede all’esame dei requisiti della seconda in graduatoria (Trotta) e se non dovesse andar bene la terza opzione è Larivera (Gtm). L’assessore ai Trasporti e la sindaca rassicurano, ma gli autisti (ex Seac passati a Sati) sono molto preoccupati perché non sanno chi sarà il loro prossimo datore di lavoro.
“Siamo preoccupati, certo, non sappiamo come andrà a finire. E siamo anche dispiaciuti, proprio ora che pensavamo di poter stare tranquilli”: è la testimonianza di un autista della Sati all’indomani dell’annullamento dell’aggiudicazione del servizio di trasporto pubblico locale su gomma alla società campobassana.
Il Tar, come è noto, ha accolto il ricorso della ditta Trotta, quella che si era classificata seconda nel bando di gara comunale con cui Palazzo San Giorgio aveva cancellato la gestione monopolistica decennale della vecchia Seac. Secondo i giudici amministrativi Sati doveva essere esclusa dalla gara che per i prossimi nove anni – con 21 milioni di euro di investimento – andrà a riscrivere un servizio pubblico rimasto pieno di lacune perché privo di investimenti importanti.
L’aggiudicazione c’è stata a marzo 2024, ma è solo da luglio che sui pullman arancioni si è cominciata a vedere la scritta Sati al posto di Seac.
Ora però Sati è fuori dai giochi e la struttura comunale dovrà esaminare attentamente – come ha detto il Tar – i requisiti della seconda in graduatoria. Che non è detto abbia le carte in regola: a febbraio del 2023 la società Trotta bus service ha perso un importante appalto del Comune di Roma per mancanza di trasparenza. Violazioni controbutive e stipendi in ritardo hanno convinto il Campidoglio a fare un passo indietro rispetto all’aggiudicazione. La stessa azienda ha avuto guai anche a Potenza, Benevento e Vasto. Insomma, pur essendo un colosso a livello nazionale, non si può escludere che i controlli a Campobasso vadano a buon fine per Trotta. E in entrambe le opzioni gli autisti (ex Seac, ex Sati, che per la clausola di salvaguardia indosserebbero l’ennesima nuova divisa) hanno tutte le ragione per essere in ansia.
Se poi la commissione giudicatrice dovesse valutare insufficienti i requisiti di Trotta il terzo in graduatoria è Gtm (Larivera) che pure come Trotta aveva presentato ricorso per far escludere Sati. “Ma nel suo caso il Tar lo ha rigettato” svela l’assessore Maio.

Il futuro del trasporto pubblico in città (e degli autisti) è molto incerto. Ma il servizio per ora è assicurato da Sati “senza stravolgimenti per i pendolari o cambiamenti sulle corse”, come hanno ribadito anche oggi l’assessore ai Trasporti Mimmo Maio e la sindaca Marialuisa Forte scrivendo che “all’esito della sentenza n.310/2024 emessa dal Tar Molise, che ha annullato il provvedimento di aggiudicazione dell’appalto per la gestione del servizio di trasporto pubblico nel territorio comunale in favore della società Sati s.p.a., il servizio di trasporto pubblico locale proseguirà, con le medesime modalità di espletamento sinora adottate, con l’attuale gestore sopra citato che lo garantirà fino al subentro del nuovo operatore economico senza soluzione di continuità. Da ultimo, preme sottolineare che né il bando, né la procedura di gara sono stati annullati dal Tar Molise nella richiamata sentenza. Si rassicura, quindi, la cittadinanza circa la piena operatività del servizio di trasporto pubblico locale su tutto il territorio comunale”.
Cosa farà ora l’Amministrazione Forte? L’assessore Maio ha detto a Primonumero che l’ipotesi di impugnare la sentenza del Tar c’è e la sta studiando l’avvocatura di Palazzo San Giorgio che in questo modo tutelerebbe anche il Municipio dall’errata valutazione della commissione giudicatrice (interna al Comune) che aveva detto sì a Sati.
Ma c’è anche la possibilità che Sati stessa vada al Consiglio di Stato per tentare di riappropriarsi dell’aggiudicazione che le è sfuggita di mano. Certezze sui tempi delle verifiche amministrative e tecniche sulla ditta Trotta non ce ne sono. Solo quando la struttura avrà fatto i controlli si saprà se Trotta potrà prendere il posto di Sati. Salvo nuovo ricorso di Larivera per escludere anche il secondo classificato.
Insomma, si rischiano rallentamento della proceduta di aggiudicazione con buona pace di Sati che, almeno per per ora, sebbene senza requisiti, resta al suo posto.
Intanto il Movimento 5 Stelle di Campobasso (suo il bando europeo ereditato dall’Amministraizone Forte, ndr) replica ai consiglieri del centrodestra che ieri hanno tenuto una conferenza stampa sulla vicenda: “Occorre ricordare a lor signori che la scorsa amministrazione è stata la prima e l’unica a portare a termine il bando, atteso da decenni, e le procedure di gara per il rinnovo del servizio (il centrodestra, sia in comune che in regione, può vantare lo stesso merito?) e che nessuna sentenza ha invalidato tale bando, che resta quindi perfettamente valido; la sentenza in questione ha invalidato solo l’individuazione del vincitore della gara (al netto degli esiti degli eventuali ulteriori appelli), che significa che la città di Campobasso avrà comunque un nuovo gestore del Trasporto Pubblico, che non ci sarà comunque alcune interruzione del servizio, che nessun risarcimento sarà dovuto a chicchessia da parte del Comune di Campobasso. Superfluo ricordare, inoltre, che con il finanziamento ottenuto l’Amministrazione comunale ha avuto come unica possibilità l’acquisto di autobus elettrici oppure ad idrogeno (non ancora disponibili) in luogo di quelli a gasolio, evidentemente tanto cari al centrodestra, sempre lontano anni luce dalle tematiche ambientali e della mobilità sostenibile”.


