Firmata l’agibilità dello stadio, il Campobasso può giocare al Molinari ma “urgono altri lavori”
In base alla documentazione prodotta dal Comune che ha lavorato sodo in queste settimane insieme alla Società Rossoblu per velocizzare i tempi, risultano ottemperate tutte le richieste dal punto di vista degli elementi strutturali e per gli aspetti statici con una capienza che resta ferma a 7496 tifosi. Entro febbraio si dovrà sistemare l’impianto di illuminazione
La commissione di vigilanza ha rilasciato il certificato di agibilità per lo stadio Molinari soltanto 48 ore fa. Questi ultimi, sono stati giorni in cui la dirigenza del Campobasso Calcio insieme all’assessore Luca Praitano e al settore tecnico del Comune hanno lavorato sodo e senza sosta per consentire l’iscrizione della squadra rossoblù con uno stadio “in regola”.
Leggi e burocrazia sono frequentemente gli scogli principali di azioni di crescita e sviluppo, ma anche questa volta il grosso è stato fatto. E se la capienza resta ferma a 7496 persone, quantomeno non si sono corsi rischi peggiori “perché vi assicuro che il risultato ottenuto non era scontato”, ha detto l’assessore Praitano in un incontro pubblico tenuto allo stadio con i tifosi e al quale ha partecipato anche il direttore generale del Campobasso calcio, Mario Colalillo.
Le criticità a cui si è lavorato in quest’ultimo periodo sono le stesse messe nere su bianco dalla vecchia Commissione di Vigilanza. Quindi “avevamo programmato di realizzare queste opere necessarie per la sicurezza durante l’estate – ha spiegato Praitano – ma questa promozione ci ha un po’ messo fretta perché l’agibilità è un requisito che dura un anno e il certificato in vigore scadeva a ottobre”.
Certificati di agibilità e licenza d’uso alla società erano i due atti fondamentali per l’iscrizione al campionato di Lega Pro “ma ce l’abbiamo fatta” confermano Colalillo e anche lo stadium manager del Campobasso, Francesco Furno.
I lavori realizzati in questi giorni hanno riguardato “la sistemazione dei i varchi d’accesso perché cedevano e il rivestimento in lamiera della copertura della tribuna. Per quest’ultima c’era il rischio che alcuni pezzi potessero volare e quindi abbiamo provveduto alla loro sostituzione” ha proseguito l’assessore.
Ed è emerso un altro problema in sede di lavori: l’illuminazione. L’impianto sistemato due anni fa ha probabilmente subito un guasto ed entro il primo febbraio dovrà essere riportato agli standard previsti, cioè 80 lumex “e questo è un compito che la prossima amministrazione comunale – ha detto Praitano – dovrà fare in tempi rapidi, insieme all’acquisto del generatore di corrente”.
Non si apriranno i distinti, ci sono lavori di edilizia da realizzare per garantire la sicurezza richiesta “opere dal costo non esorbitante, per le quali l’amministrazione prossima potrà intervenire con una variazione di bilancio”.

