Procura di napoli

Riciclaggio e infiltrazioni malavitose, indagini su Villa San Giuseppe e sulla famiglia che gestisce il centro autismo mai aperto

Tra le società sotto la lente del capo della Procura di Napoli Nicola Gratteri c’è anche il Gruppo Marzano, che opera da molti anni in basso Molise nell’edilizia e che ha costruito Villa San Giuseppe a Petacciato, il complesso residenziale sulla Statale 16 che ospita la casa dell’autismo, struttura mai aperta malgrado sia stata ultimata e presentata alla stampa e alla politica del territorio. Tre milioni di euro di illecita provenienza, secondo gli inquirenti, avrebbero finanziato la struttura e i titolari con una acquisizione del 50% del capitale da parte di un socio occulto collegato a un sodalizio malavitoso.

Riciclaggio: la procura di Napoli indaga su un fiume di denaro di illecita provenienza finito nelle casse di imprenditori, titolari di attività, amministratori delegati di svariate società operative in numerosi settori. Tra queste c’è anche il Gruppo Marzano, che opera da molti anni in basso Molise nell’edilizia e che controlla Villa San Giuseppe a Petacciato, il complesso residenziale sulla Statale 16 che ospita la casa dell’autismo, struttura mai aperta malgrado sia stata ultimata e presentata alla stampa e alla politica del territorio. La struttura, che oggi è stata ‘visitata’ dai finanzieri dello Scico e dai carabinieri di Napoli, è sotto la lente degli investigatori per un investimento milionario – circa 3 milioni di euro – che secondo la ricostruzione dell’accusa sarebbero proventi illeciti confluiti nelle casse dei Marzano attraverso un prestanome che ha acquisito il 50% del capitale sociale per conto del ‘gruppo Testa’, presunto sodalizio di stampo criminale, i cui maggiori esponenti si trovano in carcere e ai domiciliari da questa mattina.

E’ l’inchiesta per riciclaggio che ha portato a 12 arresti e che vede indagate complessivamente 82 persone per reati vari, tra le quali figurano anche quattro componenti della famiglia Marzano. C’è anche Michela Marzano titolare del Centro Sanitario Polispecialistico srl che si trova in contrada Marinelle, all’interno del Parco La Perla, il cui legale rappresentante è la sorella Nunzia – indagata anche lei con il padre e un altro familiare. Le ipotesi di reato sono trasferimento fraudolento di valori per attribuzione fittizia di titolarità e disponibilità di denaro e beni, associazione di tipo mafioso in concorso con l’aggravante di stampo mafioso.

Ci sono poi numerose società finite sotto la lente della procura di Napoli, tra le quali proprio Villa San Giuseppe di Petacciato. Secondo l’ipotesi investigativa del capo della procura Gratteri un gruppo criminale dedito a operazioni di riciclaggio in diversi settori economici, dall’abbigliamento agli orologi, dall’alimentari alla ristorazione, avrebbe acquisito il 50% del capitale sociale del centro per autistici, realizzato dal gruppo immobiliare Marzano. La tesi dell’accusa è che siano stati reimpiegati quasi 3 milioni di euro di origine illecita per trasformare una parte della struttura in un centro sanitario che non ha mai aperto formalmente perché non ha ancora ottenuto l’accreditamento da parte della Regione Molise. Michela Marzano, interpellata sulla vicenda, ha scelto di non parlare.

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Il Gruppo Marzano ha edificato sia a Petacciato (soprattutto alla marina) che a Montenero, e si trova in Molise e in Abruzzo da diversi anni. La casa per l’autismo di Villa San Giuseppe era stata inaugurata nel settembre 2019 ma mai aperta, salvo sporadiche occasioni in cui ha ospitato una terapia diurna per bambini autistici in forma esclusivamente privata.

E’ uno stabile di tre piani, alla cui realizzazione hanno concorso anche professionisti locali, con area accoglienza, cucina, refettorio, stanze per le attività diurne e anche camere da letto per gli ospiti, oltre a un’area giochi e una cappella. L’intento del gruppo, annunciato in occasione del taglio del nastro, era quello di accreditarsi presso la Regione Molise per farne un importante centro per l’autismo, che sul territorio manca. Tuttavia la Regione Molise non si è mai espressa in via definitiva sull’istanza, complice anche il lungo periodo del Covid.

Oggi a Villa San Giuseppe sono stati alcuni finanzieri dello Scico. Sono in corso ulteriori accertamenti collegati al nome di Gennaro Festa, uno dei principali indagati della maxi inchiesta, indicato come titolare occulto per il 50% del capitale sociale della Marzano Costruzioni, che risulta nella disponibilità effettiva dei Marzano e di un presunto prestanome.

Complessivamente il gip ha accolto le richieste di sequestro preventivo per 8,4 milioni di euro. Nella somma sono compresi anche 2 milioni e 700mila euro passati nella disponibilità ‘comune’ dei Festa e dei Marzano, che non sono stati raggiunti tuttavia da alcuna misura restrittiva.

Sono state invece rigettate dal Gip le richieste di sequestro delle società. Secondo il giudice le indagini hanno consentito di mettere in evidenza la replicabilità delle condotte delittuose da parte degli indagati che hanno agito in forma organizzata con un sodalizio capace di programmare e moltiplicare gli illeciti.

Per il Molise potrebbe trattarsi di un nuovo – non certo il primo – e importante tentativo di infiltrazione malavitosa  mediante una imponente operazione di riciclaggio.

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