Vaccini

Quarte dosi al palo, il Molise è sotto la media italiana. Gimbe: “Così non possiamo stare tranquilli”

Circa 1 su 4 degli aventi diritto (il 25.1%) nella nostra regione ha ricevuto il secondo booster mentre la media nazionale è di circa 5 punti percentuali superiore. La campagna, da noi, sembra essersi fermata alla 3° dose

La campagna vaccinale, specie quella molisana, pare essersi fermata alla 3° dose. Rimangono sostanzialmente ferme al palo le somministrazioni di quarte dosi in Molise e in generale in Italia. Ma se a livello nazionale il 30% degli aventi diritto ha ricevuto il secondo booster, in Molise la quota è ferma a poco più di 1 persona su 4. Lo rileva il monitoraggio settimanale (riferito al periodo 6-12 gennaio) della Fondazione Gimbe. Il dato per il Molise è – precisamente – del 25.1%. Una settimana fa, secondo il precedente report, la percentuale italiana era al 29.7% e quella molisana al 24.7%. Piccoli passi dunque ma nessun cambiamento sostanziale.

monitoraggio gimbe quarte dosi 13 gen

Il Molise resta dunque nella parte bassa della classifica per quanto riguarda il tasso di copertura vaccinale con 4° dose tra le regioni italiane, con 5 punti percentuali circa di distacco dal valore medio. Ad oggi le quarte dosi somministrate in Molise sono state circa 27.650 di cui oltre 9.300 andate a ultraottantenni e quasi 7.700 a cittadini tra i 70 e i 79 anni. Sulle quinte dosi, invece, non è ancora disponibile alcun dato ma possiamo ben presumere che in Molise la campagna – che pare essersi fermata alla 3° dose – non stia andando affatto bene.

Già perchè il Molise si era ‘distinto’ per la sua efficace campagna vaccinale fino a poco tempo fa. I dati aggiornati al 13 gennaio (forniti sempre da Gimbe) lo confermano, insomma le cose non sono poi così tanto cambiate. Il Molise è tra le regioni in cui la popolazione che non ha ricevuto la terza dose, il primo booster cioè, è residuale (ad oggi ne sono state somministrate oltre 198.200). In linea col Lazio e ‘peggio’ solo di Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli, Puglia ed Emilia-Romagna.

monitoraggio terza dose gimbe 13 gen

Ancora meglio per quanto riguarda la platea dagli over 5 in poi. Molise, Toscana, Lazio e Puglia sono quelle regioni in cui pochissimi (meno del 10%) non hanno mai ricevuto alcuna dose di anti-Covid.

monitoraggio vaccini gimbe 13 gen

In realtà, dal primo giorno utile dopo le festività natalizie, le somministrazioni di vaccino sembrano aver ripreso un po’ di vigore in Molise, come si apprende dal portale di Regione ed Asrem. Quasi ogni giorno (nei feriali) il totale delle iniezioni ha superato quasi sempre quota 100 e il picco si è avuto proprio lunedì 9 gennaio con 193 somministrazioni totali in regione. Per avere un valore maggiore bisogna tornare indietro a novembre.

La situazione odierna è sicuramente migliore di quanto successo in passato sebbene le notizie dalla Cina destino qualche preoccupazione. Di recente l’Oms ha detto sì alle mascherine in luoghi chiusi e affollati, a prescindere dalla situazione epidemiologica locale. Invece l’Ecdc (centro europeo per il controllo delle malattie) ha attenzionato la cosiddetta variante Kraken, il cui livello complessivo di rischio per l’UE associato alla diffusione è considerato sì basso per la popolazione generale ma da moderato ad alto per le persone vulnerabili come gli anziani e le persone non vaccinate e immunocompromesse. Variante che presto potrebbe divenire dominante. Dunque si torna al tema dell’importanza del booster, per rinnovare la risposta immunitaria, per i più fragili.

Sullo stato attuale, e a commento dei risultati del monitoraggio pubblicato oggi, queste le parole – amare – del presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta: “A fronte di una circolazione virale in Italia che, seppur largamente sottostimata, al momento non desta preoccupazioni, le varianti emergenti, il rilevante impatto dell’influenza sui servizi sanitari e l’aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di casi Covid-19 richiedono un’adeguata copertura di anziani e fragili con la quarta dose. Purtroppo la campagna vaccinale rimane sostanzialmente al palo, sia per una scarsa incisività della comunicazione istituzionale, sia per le modalità di chiamata utilizzate a livello regionale, sia per la crescente diffidenza dei cittadini nei confronti dei vaccini”.

Più informazioni
commenta