Guardia di finanza termoli

Nascondeva ceramiche e reperti archeologici di valore: denunciato. Sequestrati oltre 20 pezzi

Il detentore di questi beni preziosi è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Larino e i reperti, valutati dalla Soprintendenza, sequestrati: se immessi nel mercato clandestino avrebbero fruttato un lauto guadagno

Circa 20 manufatti archeologici, tra cui ceramiche di grandissimo valore, sono stati sequestrati dai Finanzieri della Compagnia di Termoli. I pezzi, risalenti al periodo storico tra il VI e il III secolo A.C., erano tenuti segreti, abilmente occultati dal detentore che ora è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Larino.

reperti archeologici sequestro finanza

Con una certosina attività info-investigativa, le Fiamme Gialle della Compagnia Guardia di Finanza di Termoli hanno individuato e sottoposto a sequestro i reperti archeologici: oltre 20 pezzi, quali ceramiche Apula, Daunia e Gnathia, di grandissimo valore, non solo economico, che erano stati sottratti alla comunità e al patrimonio storico-archeologico. Tutti i manufatti sono stati periziati, repertati e tecnicamente valutati anche dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio: se immessi sul mercato clandestino – anche internazionale – avrebbero fruttato un ingente guadagno.

Le indagini preliminari vanno avanti: nel frattempo il possessore di questi beni archeologici, un soggetto italiano, è stato denunciato. I beni invece sequestrati. “Il sequestro di simili pezzi, detenuti in Italia o all’estero, anche sotto forma di ‘beni rifugio’, assume un valore prima di tutto ‘sociale’, poiché consente di restituire alla collettività inestimabili ricchezze storico-culturali, assai spesso di potenziale interesse anche della criminalità”. Un’attività illecita, dunque, estremamente lucrativa. “Tutelare il patrimonio storico-archeologico – commentano le Fiamme Gialle – significa salvaguardare uno dei simboli dell’Italia nel mondo”.

“L’attività di servizio, di controllo economico del territorio – concludono dalla Finanza – e contrasto ai traffici illeciti, da parte della Guardia di Finanza, continua incessante, confermandosi obiettivo della mission istituzionale, del Corpo, in stretta sinergia con la competente Autorità Giudiziaria nonché valore funzionale ad incrementare la ‘sicurezza percepita’ e a ‘leggere’ in modo costante lo scenario operativo di riferimento per trarne ogni utile spunto investigativo”.

commenta