Storico pastificio

La Molisana festeggia 110 anni: 370 mln di fatturato, nuovi stabilimenti e “a Campobasso il sito più moderno al mondo”

Il gruppo Ferro traccia il bilancio del quarto pastificio italiano: oltre a Termoli, è attivo anche uno stabilimento a Guardiaregia per l'export verso il Tirreno. E il prossimo mese sarà inaugurato anche l'ampliamento della fabbrica del capoluogo. L'importante tappa celebrata con un francobollo speciale emesso dal Ministero dello Sviluppo economico. L'ad Giuseppe Ferro: "Nel 2023 prevediamo di superare i 300 milioni di fatturato". Alla cerimonia anche il patron 87enne Vincenzo Ferro, mentre il direttore marketing Rossella Ferro sottolinea: "La nostra una storia di coraggio, grande tenacia e scelte coraggiose".

E’ una storia che percorre tutto il Novecento italiano e che, al tempo stesso, è in continua evoluzione verso il futuro: fatturato in crescita, un ampliamento dello stabilimento della pasta di Campobasso che “diventerà il più moderno al mondo”. E poi, due nuovi siti a Guardiaregia e a Termoli: il primo ‘proiettato’ verso i porti sul Tirreno, il secondo verso le grandi vie di comunicazione sull’Adriatico e verso l’Est Europa. La Molisana, il quarto pastificio del nostro Paese, festeggia 110 anni di storia tracciando un bilancio di un’attività di eccellenza celebrata con un francobollo speciale emesso dal Ministero dello Sviluppo economico. 

“Chiuderemo il 2022 con circa 370 milioni di fatturato, mentre nel 2023 prevediamo di superare i 300 milioni”, spiega l’amministratore delegato Giuseppe Ferro all’incontro con la stampa convocata oggi – nella Giornata mondiale della Pasta (una scelta non casuale) – nell’azienda saldamente presente nella zona industriale di Campobasso. La Molisana, acquisita nel 2011 dal gruppo Ferro (molitori da quattro generazioni), ha registrato un trend eccezionale nel segmento della pasta integrale: “Siamo co-leader in questo segmento del mercato”, spiega la famiglia Ferro che rivendica con orgoglio le origini di una storia iniziata nel 1910. “La nostra una storia di coraggio, grande tenacia, radici e follia”, sottolinea il direttore marketing Rossella Ferro. Cita lo storico francese Fernand Braudel che diceva ‘essere stati è una condizione per essere’: “La storia ci dà insegnamenti, moniti, lezioni ma ci tramanda anche bagaglio di esperienza e valori inestimabile”.

Una storia che prende il via dal Meridione d’Italia, in un’area arretrata, e prosegue in una piccola regione lontana dalle grandi vie di comunicazione. “Il mio bisnonno, Domenico Ferro, è partito da Frattamaggiore (città della provincia di Napoli, ndr) dove – racconta Rossella Ferro – possedeva nove forni perché non voleva più sottostare ad una situazione scomoda, al pagamento del pizzo e decise di trasferire la produzione in Molise dove c’era un senso della legalità più spiccato. In corso Bucci, dove attualmente si trova il residence ‘La città nella città’, ha aperto il primo mulino di Campobasso. Il 13 ottobre del 1943 lo stabilimento venne bombardato dai tedeschi in ritirata”. Per alcuni anni “quello spirito tenace si è spento”. Poi la produzione è ripartita con nuovo slancio. “Nel 1973 abbiamo aperto e ampliato il mulino che si trova ancora oggi nella zona industriale di Ripalimosani costruendo uno dei mulini più moderni dell’epoca. La qualità era una caratteristica inderogabile per mio padre e suo fratello”.

All’incontro con la stampa è presente un ‘tassell0’ di questa lunga storia: il patron Vincenzo Ferro, 87 anni e una lucidità sorprendente. “Ci siamo sempre impegnati per fare le cose nella maniera più giusta e onesta”, dice in conferenza. “Cosa mi è piaciuto del Molise? Il Molise merita perché è una regione piccola, ma con un grande cuore e una storia bellissima. Con i molisani ho lavorato sempre bene”, aggiungerà poi ai microfoni delle emittenti locali.

Famiglia Ferro

Il filo della modernità connota la produzione successiva che arriva fino ai giorni nostri. “Nel 2011, come quarta generazione di mugnai, con un pizzico di follia siamo diventati pastai – scandisce Rossella Ferro – e abbiamo acquistato una società che era in concordato fallimentare. E’ iniziato un percorso duro, in un momento in cui il consumatore era sempre più attento alla qualità e al made in Italy. Oggi possiamo dire con grande orgoglio che riusciamo a presidiare l’intera filiera produttiva e al consumatore restituiamo un prodotto di qualità sempre più conosciuto nel mondo”.

La Molisana si è affermata nei Paesi emergenti, ha conquistato fette di mercato importanti, ma il cuore della produzione è rimasta in Molise. “Sedici italiani su 100 consumano la nostra pasta integrale”, rivendica l’ad Giuseppe Ferro. Un prodotto che ha conquistato anche Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100, diventato testimonial dell’azienda.

“Siamo partiti nel 2011 con un fatturato di 16 milioni, eravamo una piccola azienda della pasta. Siamo passati dallo 0,2% del 2011, anno dell’acquisizione, all’8,3% del mercato italiano nel 2022. Nella pasta integrale siamo passati dallo zero del 2011, perché non eravamo presenti in questa fetta del mercato, al 15,9% del 2022. Un risultato eccezionale, siamo il secondo marchio italiano per la pasta integrale, il primo in cinque regioni”: i numeri che cita l’Ad Giuseppe Ferro.

Le prospettive per il 2023 sono rosee: con grande lungimiranza la famiglia Ferro ha acquisito l’ex Zuccherificio di Termoli che diventerà un silos di stoccaggio del grano e uno stabilimento da 20mila metri quadrati a Guardiaregia per la distribuzione, il cui reperimento si è reso più difficoltoso a causa della guerra tra Ucraina e Russia. L’espansione coinvolge direttamente la nostra regione. “Grazie per quello che fate per il Molise”, rimarca l’assessore regionale Quintino Pallante presente in rappresentanza del governo Toma. All’incontro c’era anche il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.

“Grazie ad una compagine forte, motivata e tenacia – a cui va il nostro ringraziamento – siamo passati dalle 300 tonnellate del 2011 alle 700 tonnellate nell’arco delle 24 ore che otterremo alla fine del 2023”, racconta Flavio Ferro, direttore operativo del pastificio. “Grazie alle tecnologie all’avanguardia siamo riusciti ad ottenere uno tra i prodotti più qualitativi e performanti del mercato”.

 La Molisana celebra 110 anni di storia - Vincenzo Ferro

Al termine della cerimonia l’annullo filatelico dello speciale francobollo con i rappresentanti di Poste Italiane e di Filatelia, Roberta Sarrantonio, Raffaele Mattera  e Fabio Gregori. “Siamo lieti di contribuire a rendere omaggio a un’altra delle molteplici eccellenze produttive del nostro Paese quale è La Molisana, un’azienda apprezzata e conosciuta non solo in Italia ma in tutto il mondo. Il francobollo, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, è un importante riconoscimento ai primi 110 anni di storia”.

Per l’occasione è stata lanciata anche una cartella filatelica, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata e affrancata, una busta primo giorno di emissione e di un annullo filatelico, che resterà disponibile per i sessanta giorni successivi all’evento presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Campobasso centro.

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