Termoli

Cardiologia San Timoteo verso la ripartenza: in servizio 3 nuovi medici, impiantato un pacemaker

Oggi l'intervento dopo una lunghissima pausa imposta dalla carenza di emodinamisti e problemi legati alla reperibilità dei tecnici. Bruno Castaldi nuovo primario del reparto salva-vita, da anni al centro di proteste e polemiche. La Asrem annuncia anche assunzione di infermieri per la normalizzazione di Emodinamica.

Non è una scelta casuale quella dell’Asrem di annunciare che oggi, 1 ottobre, nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli è stato eseguito un delicato intervento al cuore. Aver impiantato un pacemaker, infatti, significa soprattutto la ripresa delle attività dopo una lunga interruzione legata alla carenza di medici nel più importante presidio sanitario della costa.

Tre nuovi cardiologi e un nuovo responsabile per l’unità operativa, il dottor Bruno Castaldi (già dirigente al Veneziale di Isernia, nominato da Oreste Florenzano il 2 settembre scorso), hanno preso servizio in questa giornata storica per il nosocomio termolese che è stato al centro di una infinita serie di proteste, disagi e disservizi specie riguardo al servizio di Emodinamica.

Attività a singhiozzo, trasferimenti di pazienti dopo ore di attesa a Campobasso da Termoli, inattività per festa patronale, quello del reparto salva vita è stato un passato piuttosto travagliato che da oggi si avvia verso una normalizzazione.

Già con la ripresa degli impianti di pacemaker “i pazienti della costa non saranno più costretti a spostarsi presso altre strutture ospedaliere” questo rimarca l’azienda sanitaria nella sua nota evidenziando pure che “si tratta solamente del primo passo di una vera e propria ristrutturazione del reparto”.

Alla nomina del primario Castaldi e al rafforzamento dell’organico seguirà, infatti, anche il reclutamento di infermieri.

Sul punto l’azienda sanitaria non offre dettagli (quando? per quanto tempo?) limitandosi a dire che “in questo modo riprenderanno le attività per far tornare il reparto a pieno regime il prima possibile”.

Un auspicio agganciato inevitabilmente alle procedure concorsuali, sia quelle a tempo indeterminato che quelle a tempo determinato (96 le prime e 86 le seconde) che “hanno permesso di assumere 723 nuovi dipendenti nei diversi ospedali e strutture sanitarie del Molise”. Molti sono, però, gli avvisi andati a vuoto – pensiamo solo ai pediatri – che non hanno consentito di rimpolpare organici sottodimensionati e costantemente sotto stress per il carico di lavoro.

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