Sanità

Toma: “Radioterapia non chiuderà, pronto decreto per ridistribuire budget”. Il Gemelli non sottoscrive

Questa mattina (5 settembre) il presidente e commissario alla sanità Donato Toma ha illustrato in una conferenza stampa la sua soluzione per evitare lo stop delle terapie per i pazienti oncologici dal prossimo 1 ottobre: il nuovo provvedimento punta a "reindirizzare il budget che viene erogato al Gemelli Molise", ha spiegato. Le prestazioni che potrà svolgere il pubblico non verranno più pagate all'ospedale privato, come le visite cardiologiche. Ma si rischia di allungare le liste di attesa.

La soluzione per evitare il blocco della radioterapia oncologica al Gemelli Molise c’è. Il decreto sarà firmato a brevissimo dal governatore-commissario alla sanità del Molise, Donato Toma. “E’ questione di ore”, dice nella conferenza stampa di questa mattina (5 settembre) annunciando la ridistribuzione del budget assegnato all’ospedale privato del capoluogo, unico centro che effettua la radioterapia in Molise.

Nei giorni scorsi la struttura ha annunciato che avrebbe interrotto dal 1 ottobre i trattamenti salva vita per i pazienti molisani a causa dei tetti di spesa, ossia il budget erogato dalla Regione Molise per acquistare servizi dalle strutture private e ritenuto insufficiente dal Gemelli per garantire fino allo fine dell’anno le prestazioni per i pazienti oncologici.

In base al provvedimento del commissario alla sanità, non verranno più pagate al privato le prestazioni che possono essere erogate dalla sanità pubblica, come le visite cardiologiche. “Una visita cardiologica o un eco-cuore potranno essere effettuati al Cardarelli”, sottolinea Toma. “Salvare la radioterapia è la priorità delle priorità”. Quindi, “tutto il budget non consumato andrà rideterminato, o meglio come si dice tecnicamente reindirizzato sulla radioterapia tramite un provvedimento commissariale”.

 

“A me non interessa che il privato faccia le analisi delle urine, le pet o le tac. Tutto ciò che può fare il servizio pubblico va sottratto al privato. Se la visita cardiologica può farla il pubblico, non deve essere fatta dal privato”. Ma le lunghe liste di attesa nel pubblico rischiano di complicare la vita ai pazienti. “Le liste di attesa? Abbiamo degli importi a parte, col budget non c’entrano. Abbiamo ricevuto dei finanziamenti per le liste di attesa che integrano il budget”, le parole del presidente della Regione.

“Nel momento in cui si va a reindirizzare il budget – incalza il sub commissario Giacomo Papa (anche lui presente in conferenza) – alcune visite dovranno essere procrastinate. Ma tra una prestazione salva vita e una che può slittare all’inizio del 2023, è ovvio che sarà preferita la prestazione salva-vita. Se il budget non si può variare fino a quando il Ministero non lo autorizza, è chiaro che bisogna scegliere quali prestazioni erogare per prime”.

Un’altra difficoltà potrebbe legata alle agende di prenotazione delle visite per determinare, alla luce della ridistribuzione del budget, quanti pazienti hanno bisogno di usufruire della radioterapia oncologica. “Noi dobbiamo sapere quante prenotazioni hanno le strutture private per programmare tutto il budget”, sottolinea ancora il commissario ricordando che “i Ministeri competenti sono stati avvertiti informalmente agli inizi di luglio e formalmente il 29 luglio (ossia pochi giorni dopo le dimissioni del governo Draghi, ndr) quando ho rinnovato la richiesta di poter sforare i tetti di spesa per la radioterapia“.

Nella conferenza Toma si sofferma anche sulle modalità con cui il budget viene erogato per le prestazioni acquistate dai privati all’interno dei 600 milioni di euro previsto nel riparto del Fondo sanitario nazionale. “Nel decreto 108 del 2021, che fa seguito ad un decreto del 2020, vengono determinati i tetti di spesa per le strutture private. Poco più di 100 milioni sono per i privati. Al Gemelli Molise vengono erogati poco più di 37 milioni: per le prestazioni assistenziali ospedaliere vengono assegnati 29,5 milioni, per l’assistenza specialistica poco più di 7 milioni. Per garantire le prestazioni ospedaliere ai molisani vengono erogati poco più di 18 milioni, per quelli fuori regione 11,5 milioni. Per la radioterapia, che rientra nell’assistenza specialistica, vengono erogati 5,5 milioni. Il Gemelli ha già erogato prestazioni per 4 milioni”. 

Il Gemelli, che attende il pagamento dell’arretrato da 28 milioni (“sarà versato alla firma del contratto”, puntualizza Toma), non sarebbe soddisfatto di questa soluzione. Nel Parlamentino di Palazzo Vitale, sede dell’incontro con i giornalisti, era presente anche Patrick Rutishauser, avvocato e COO (Chief Operating Officer) di Responsible Capital, il fondo svizzero che ha rilevato l’ospedale privato.

Gemelli molise

Mentre Toma spiegava alla stampa il contenuto del prossimo decreto il presidente del Cda Stefano Petracca era a colloquio con il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.

leggi anche
Gemelli Molise radiodiagnostica
La nota dei sindacati
Radioterapia Gemelli, Cisl e Cgil: “Leso diritto alla salute dei molisani, non ci stiamo”
Cesa e Lotito
Politica
Caso Gemelli, Cesa e Lotito difendono Toma. Sanità commissariata? “Va eliminata”
Gemelli Molise
Sanità
Toma firma il decreto per salvare la radioterapia: ridefinito il budget destinato al Gemelli
commenta