Tutti candidati

Salvatore (PD): “Speravo nel Campo Largo con M5S e moderati. Letta? Poteva fare di più”

Antonello Barone dialoga con Alessandra Salvatore, 45 anni, avvocato esperto in diritti candidata sull'uninominale della Camera per la coalizione di centrosinistra

“In Molise non c’è più il diritto di ammalarsi e quindi non c’è più il diritto di vivere. Gli ospedali non sono in grando garantire la cura rispetto alle patologie tempo-dipendenti e quanto accaduto con la Radioterapia del Gemelli, per la quale è stata annunciata la sospensione a partire dal 1 ottobre, è la conseguenza del fatto che la sanità pubblica è il perno del sistema sanitario, e quando tracolla ne risente anche il privato”. Lo dice Alessandra Salvatore, avvocato di 45 anni, consigliera comunale a Campobasso e candidata all’uninominale della Camera per le  Politiche del 25 settembre.

“In controtendenza rispetto ad altri partiti, il Pd ha scelto persone tra le quali la sottoscritta che sanno benissimo cosa vuol dire essere molisani. Per quanto mi riguarda mi sento e sono diversa da Lorenzo Cesa (il suo principale competitor, ndr) perchè io vivo qui, conosco i problemi e le risorse, posso offrire soluzioni. Sono campobassana e non sono andata via da questo territorio”.

Dialogando con Antonello Barone in questa intervista del format Tutti Candidati, Salvatore affronta temi su energia, nucleare, bollette (“lavorare per abbattere il prezzo del gas significa anche prendere risorse da chi ha guadagnato oltre l’immaginabile e riversarle su famiglie e imprese”), ma anche nodi politici: “E’ sicuramente incoerente mandare a casa Draghi e poi chiedergli di risolvere la questione del gas, ma è anche vero che il governo malgrado sia dimissionario deve cercare di trovare una soluzione immediata”.

Per l’avvocato campobassano in corsa per Montecitorio pochi dubbi sull’efficacia di un campo largo con il M5S e una parte dei moderati, progetto che alla fine – almeno dal punto di vista elettorale – è saltato. “Avrei immaginato un campo largo con i 5 stelle – ha detto Salvatore – e sono stata convinta che si doveva lavorare con una parte dei moderati di centrosinistra e con il M5S con i quali c’è una convergenza su temi come sanità, ambiente, sociale. Un voto a Letta? “Non mi piacciono i voti ma se fossi una prof direi che poteva studiare di più”.

Infine, le sanzioni alla Russia. “Il Pd – ha concluso Salvatore – deve mantenere un profilo di responsabilità, indubbiamente, ma deve anche ragionare su questo conflitto e sul fatto che ha un peso sulla vita delle persone e che i cittadini non devono pagare. La politica ha il compito di proporre soluzione e metterci i soldi, se come in questo caso è necessario, per attutire il contraccolpo”.

 

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