Fattore sud

Quanto pesa il Reddito di cittadinanza sul voto? In Molise vale più del 6% degli elettori

In Molise ci sono più di 8mila nuclei familiari percettori per un totale di oltre 16mila persone coinvolte da Reddito o Pensione di cittadinanza. Molti analisti collegano l’importanza del sussidio ai consensi che potrebbero andare al M5S e non al centrodestra soprattutto nelle regioni meridionali

Quanto peserà il Reddito di cittadinanza sulle elezioni politiche di domenica prossima 25 settembre? Se lo chiedono sempre più analisti ed esperti di politica, nonché i candidati stessi. Al Sud in particolare il peso del sussidio più discusso degli ultimi anni potrebbe influenzare parecchio il voto, come suggerisce chi ipotizza un rovesciamento delle previsioni fatte finora, e soprattutto la possibilità che diversi collegi finora dati per certi tornino invece contendibili. In particolare ci si chiede se la misura simbolo del Movimento Cinque Stelle possa portare il consenso dalla parte di Giuseppe Conte e i suoi.

È il caso, suggerisce oggi un approfondimento del Corriere della Sera, di seggi che verranno assegnati in Puglia e Campania, due regioni limitrofe al Molise e dove le dinamiche elettorali sono spesso simili.

Ma quanti sono i percettori del Reddito di cittadinanza in Molise? Secondo i dati Inps, fra gennaio e luglio 2022 nella nostra regione i nuclei familiari percettori di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza sono stati 8.171 per un totale di 16.474 persone coinvolte e un importo medio mensile di 525,66 euro. Il numero dei nuclei familiari cui è andato il sussidio va ulteriormente suddiviso fra i 7.542 che hanno avuto il Reddito e i 629 che hanno ottenuto la Pensione di cittadinanza. Se consideriamo che da dati Istat la popolazione residente in Molise era di 290.769 persone all’inizio di quest’anno, la percentuale di persone coinvolte nella percezione del sussidio sul totale della popolazione è del 5,6%.

Per fare un raffronto, in Puglia nei primi sette mesi del 2022 i nuclei percettori sono stati 146.827 per un totale di 332.454 persone coinvolte. Il totale della popolazione residente allo scorso 1 gennaio era di 3 milioni 912mila e 166 persone. La percentuale di percettori del sussidio era quindi superiore a quella molisana, pari all’8,5% dei pugliesi. Altro esempio: in Campania i percettori nel 2022 sono stati 339.559 nuclei familiari per 850.208 cittadini. I residenti al 1 gennaio erano 5 milioni 590mila e 681: in percentuale il 15,2% dei residenti in Campania. È chiaro che il peso specifico è ben maggiore rispetto alla nostra regione.

Diverso è invece il calcolo che va fatto sul totale degli aventi diritto al voto (quelli che materialmente domenica 25 settembre andranno alle urne per mettere la croce sulle schede elettorali), che sono 176.601 in provincia di Campobasso e 67.283 in provincia di Isernia per un totale di 243.884 molisani che potranno esprimere il proprio voto domenica 25 settembre. Sul totale degli aventi diritti al voto i molisani coinvolti dal sussidio sono in percentuale il 6,7%. Legittimo chiedersi – come stanno facendo gli analisti politici – se quel 6,7% si potrà tramutare in voti. È chiaro infatti che una percentuale di questo tipo potrebbe far pesare l’ago della bilancia da un lato o dall’altro.

sede inps termoli

Se davvero i partiti che hanno spinto per questo sussidio e intendono difenderlo otterranno in massa quei consensi, allora qualcosa potrebbe cambiare rispetto alle previsioni. In sostanza è possibile che il M5S ottenga più voti del previsto grazie a una campagna improntata, fra le altre cose, sulla difesa del Rdc? E invece FdI e l’intero centrodestra non rischiano di perdere consensi proprio perché dichiarano di voler cancellare o modificare sostanzialmente la misura? Difficile da dire, anche perché di sicuro il Rdc non sarà l’unico fattore influente nelle scelte elettorali.

Nelle grandi regioni del Sud avvisaglie di questo tipo sembrano esserci, resta da capire se il Molise seguirà questa tendenza oppure farà storia a sé. Va ricordato che il M5S parte in Molise dalla cifra impressionante di 78.093 voti raccolti alle elezioni politiche 2018 alla Camera, con una percentuale del 44,8%. In quel caso la proposta lanciata in campagna elettorale del Rdc, poi effettivamente attuata, risultò vincente soprattutto al Sud. Confermare quei consensi appare impossibile, ma il Reddito di cittadinanza potrebbe giocare un ruolo decisivo anche stavolta.

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