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Potenziamento ferrovia Adriatica, via libera del Ministero: la stazione di Termoli verrà trasformata

Il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini annuncia il progetto di potenziamento e velocizzazione della linea Adriatica Bologna - Lecce: per Termoli in arrivo una stazione tutta nuova

La stazione di Termoli verrà rimessa a nuovo e resa finalmente al passo con i tempi così da adeguarsi alla cosiddetta mobilità sostenibile. I lavori rientrano nei nuovi interventi di potenziamento e velocizzazione della linea Adriatica Bologna – Lecce che sono stati presentati oggi dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

“Oggi ho inviato ai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia il progetto elaborato da RFI a valle di approfonditi confronti con i loro uffici nel corso dell’ultimo anno. Gli interventi, finanziati in gran parte con la Legge di bilancio 2022, renderanno la linea ferroviaria Adriatica, per troppo tempo trascurata, più moderna, veloce e capace di rispondere adeguatamente alle esigenze di imprese e cittadini. Questo investimento su un’opera fondamentale per l’intero Paese consente all’Italia di avere, caso unico a livello europeo, un secondo corridoio ferroviario di rango primario nell’ambito delle reti europee TEN-T” si legge in una nota del Mit.

“L’investimento sulla linea ferroviaria Adriatica – ricorda il Ministro Giovannini – si inquadra nel vasto programma di potenziamento del trasporto ferroviario, passeggeri e merci, che abbiamo definito nel corso degli ultimi 18 mesi e finanziato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e fondi nazionali. Per troppo tempo il versante adriatico del nostro Paese è stato trascurato, ma con questo progetto – per la cui condivisione ringrazio tutti i Presidenti delle Regioni coinvolte – si avvia un cambiamento profondo che, insieme agli interventi sulle tratte Napoli-Bari, Roma-Pescara e Orte-Falconara, consentirà di superare divari storici, migliorando le opportunità di sviluppo economico dei territori adriatici e la qualità della vita delle persone, riducendo al minimo l’impatto ambientale degli interventi”.

Piazza Garibaldi stazione Termoli

Va precisato che questi sono interventi ulteriori che andranno ad aggiungersi a quelli già avviati per il raddoppio ferroviario Termoli-Lesina. “In aggiunta agli interventi già previsti a valere sui fondi preesistenti (2,9 miliardi di euro) – prosegue la nota del Ministero -, si è concordato di utilizzare i cinque miliardi stanziati dalla legge n. 234/2021 e risorse FSC 2021-2027 per la realizzazione di bypass che consentano il transito dei treni veloci passeggeri e di treni merci su nuove tratte all’interno, conservando la linea costiera esistente per la funzione di trasporto pubblico locale e varianti di percorso con l’arretramento della linea in sostituzione di quella esistente. Questa soluzione garantisce sia la riduzione di un’ora dei tempi di percorrenza nella tratta Bologna-Bari senza diminuire il numero di fermate, sia la mobilità locale delle persone per motivi di lavoro e studio, nonché un’efficace accessibilità turistica proprio grazie ai servizi garantiti dalle Regioni.

stazione termoli rendering

Le attività previste dal Progetto comprendono, oltre agli interventi infrastrutturali sulla rete, l’adozione di nuove tecnologie per la sicurezza e il rinnovo delle stazioni ferroviarie al fine di garantire una migliore accessibilità, anche intermodale, di cui la nuova stazione di Termoli rappresenta un esempio significativo. Gli interventi previsti consentiranno di avviare anche investimenti di rigenerazione urbana, paesaggistica e ambientale. Infine, RFI procederà alla progettazione di ulteriori bypass rispetto a quelli già definiti, con particolare riferimento alle aree del Centro-Sud delle Marche e al nodo di Pescara.

“L’accordo raggiunto su un progetto così importante per il Paese – conclude il Ministro Giovannini – consentirà alla rinnovata linea Adriatica di giocare un ruolo cruciale non solo per le Regioni direttamente coinvolte, ma per l’intero sistema ferroviario nazionale, in piena sinergia con gli ingenti investimenti che abbiamo previsto, grazie al Pnrr, al Fondo Complementare e ai fondi nazionali, sui porti, compresi quelli del Mezzogiorno, e sulle Zone Economiche Speciali (ZES), al fine di trasferire il trasporto passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia, in linea con l’impegno italiano ed europeo per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e degli incidenti stradali. Peraltro, l’impegno assunto dal Governo per il miglioramento della linea Adriatica ha convinto la Commissione europea ad inserirla nel cosiddetto extended core network delle reti europee di trasporto TEN-T, il che rappresenta un caso unico nell’Unione europea e apre per il nostro Paese la possibilità di ottenere finanziamenti europei per ulteriori interventi di miglioramento e potenziamento”.

Per la stazione di Termoli è prevista la riqualificazione del cosiddetto fabbricato viaggiatori, cioè gli edifici adibiti ad accogliere le persone in attesa dei treni con interventi di manutenzione straordinaria sia interni che esterni per l’efficientamento energetico. Verrà migliorata l’accessibilità alle aree esterne favorendo la cosiddetta mobilità dolce con sistemi di mobilità condivisa, o sharing mobility, e di ricarica elettrica conferendo con il recupero e il decoro degli ambienti esterni dando maggiore comfort e sicurezza a viaggiatori e cittadini. Gli interventi mirano anche a migliorare l’accessibilità ferroviaria con l’adeguamento infrastrutturale alle direttive europee e al superamento delle barriere architettoniche.

Inoltre si dovrà arrivare a un miglioramento o adeguamento sismico con interventi strutturali necessari per raggiungere questo risultato. Parte di questi interventi erano stati annunciati poche settimane fa dall’Amministrazione comunale di Termoli che ne aveva fatto accenno nel presentare il progetto di un parcheggio multipiano in Piazza Donatori di Sangue con annesso ponte ciclopedonale per attraversare proprio la stazione di Piazza Garibaldi. Una stazione che promette quindi di cambiare completamente volto e di diventare fiore all’occhiello per il centro cittadino.

Il progetto di Rfi prevede anche il potenziamento dei servizi intermodali per il collegamento tra la ferrovia e altre modalità di trasporto, la sistemazione degli spazi esterni per migliorare l’accessibilità pedonale e ciclabile, l’adeguamento e la riqualificazione dei locali aperti ai viaggiatori nonché finiture e pensiline. Il documento pubblicato dal Mit prevede inoltre altri sette interventi ancora da studiare che riguardano vari attraversamenti e cavalcavia lungo il percorso cittadino.

Rfi al momento non ha fornito dettagli riguardo ai tempi di realizzazione.

Il progetto di RFI Linea Adriatica

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