Elezioni politiche

Oltre 243mila molisani chiamati a eleggere ‘solo’ 4 parlamentari: come e quando si vota

Con la riduzione del numero di deputati e senatori il Molise perde un rappresentante in Parlamento: ecco come verranno eletti e tutti i numeri del voto del 25 settembre

Domenica 25 settembre si svolgono le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento italiano, il primo dopo il referendum che ha deciso per il taglio del numero dei parlamentari. Si vota per eleggere deputati e senatori, non per il Presidente del Consiglio che viene successivamente nominato dal Presidente della Repubblica dopo le consultazioni coi partiti.

 

QUANDO SI VOTA E CHI PUÒ VOTARE

Da questa tornata elettorale tutti i cittadini italiani con più di 18 anni di età si troveranno davanti sia la scheda elettorale per la Camera che quella per il Senato. Al seggio bisognerà andare con due documenti, vale a dire la tessera elettorale e la carta d’identità o in alternativa un documento d’identità provvisto di foto.

Non potranno votare coloro che devono osservare misure di prevenzione, chi è stato interdetto e chi ha subito una sentenza di condanna definitiva.

In Molise gli aventi diritto al voto al 15° giorno precedente l’elezione sono 243.884, di cui 176.601 in provincia di Campobasso e 67.283 in provincia di Isernia. I seggi saranno aperti soltanto domenica, dalle 7 alle 23. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo.

 

COME SI VOTA

Le schede sono due: gialla per il Senato e rosa per la Camera. Per votare basta tracciare una croce sul nome del candidato all’uninominale o sul simbolo del partito scelto. Nel caso dell’uninominale, il voto sarà distribuito in modo proporzionale a tutte le liste che lo sostengono. Se si barra direttamente il simbolo del partito, i voti saranno distribuiti in maniera proporzionale in base al risultato raggiunto dal partito a livello nazionale, per la Camera, e a livello regionale per il Senato. Non si può esprimere voto di preferenza ed è vietato il voto disgiunto.

fac simile scheda elettorale camera liste

COME VENGONO ELETTI I PARLAMENTARI

La riduzione del numero di parlamentari porterà gli eletti da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato.

Come nel 2018, la legge elettorale 165/2017 è il cosiddetto Rosatellum, un sistema misto di maggioritario e proporzionale. La legge prevede l’assegnazione di 147 seggi alla Camera e di 74 al Senato in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione degli altri seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale, cioè 245 a Montecitorio e 122 a Palazzo Madama, avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento, cioè percentuali di voti al di sotto delle quali non si viene ammessi alla ripartizione dei seggi nei collegi plurinominali.

In sostanza non si ottengono seggi nel riparto proporzionale se la singola lista non raggiunge il 3% dei voti a livello nazionale (per le minoranze linguistiche la soglia è al 20% nella Regione di riferimento). Per le coalizioni, la soglia di sbarramento è del 10% a livello nazionale, ma a patto che nell’alleanza almeno una lista raggiunga la soglia-base del 3%. Inoltre i voti delle liste con meno dell’1% non vengono assegnati e conteggiati ai fini del risultato complessivo della coalizione ma i voti delle liste con meno del 3% e più dell’1% vengono assegnati e conteggiati ai fini del risultato complessivo della coalizione.

Infine sono assegnati con metodo proporzionale i seggi della circoscrizione Estero (8 per la Camera e 4 per il Senato).

fac simile scheda elettorale senato liste

COME FUNZIONA IN MOLISE

Nei collegi uninominali è eletto automaticamente chi prende un voto in più degli altri, mentre nei collegi plurinominali l’elezione dipende dai risultati del partito di riferimento e dalla posizione nella lista. In Molise il collegio elettorale è unico, visto che col taglio dei parlamentari è stata esclusa la doppia circoscrizione Campobasso/Isernia che esisteva per la Camera fino al 2018 e si assegnano 4 seggi, non più 5.

Per Palazzo Madama ci sono in palio due posti, 1 assegnato al collegio maggioritario regionale e 1 al proporzionale regionale. Chi vincerà il collegio maggioritario si trascinerà al Senato anche il candidato della sua lista sul proporzionale o il candidato più votato fra le liste di coalizione che lo sostengono.

Diverso è il caso per Montecitorio dove si assegna 1 seggio sul maggioritario e ad aggiudicarselo sarà chi prende più voti degli altri, e 1 seggio sul proporzionale in base ai cosiddetti resti nazionali. Per cui non è detto che il seggio sarà assegnato al partito che prenderà più voti a livello regionale sul proporzionale della Camera e potrebbero volerci ore, se non addirittura un giorno intero, per capire a chi andrà il secondo posto molisano a Montecitorio.

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