L'intervista

Militare termolese salva bambina quasi annegata: “Ma non mi sento un eroe”

Il 41enne Giuseppe Prete, originario di Martina Franca ma da 15 anni in servizio a Termoli, ha salvato una bimba di 5 anni che stava per annegare durante una festa in piscina nel tarantino. “Ho continuato il massaggio cardiaco finché non ho sentito il suo respiro”

Ha continuato il massaggio cardiaco per circa dieci minuti, quando le speranze sembravano svanite. Si è fermato solo quando ha sentito il respiro della bambina. “Come un sibilo” racconta oggi, a due mesi da quella “esperienza forte, che mi porterò sempre con me”. La piccola Melania, 5 anni, è viva grazie a lui, al suo gesto che lui non vuole considerare “da eroe”. Lui è Giuseppe Prete, 41 anni di Martina Franca ma da 15 anni in servizio alla Capitaneria di porto di Termoli,

I fatti si riferiscono al 31 luglio scorso, ma solo adesso che la bambina sta bene e ha ripreso la sua vita Giuseppe ha potuto e voluto raccontare questa storia straordinaria. L’ha fatto nella sala operativa della Capitaneria termolese, affiancato dal nuovo comandante Sergio Mostacci, fresco di arrivo a Termoli appena poche settimane fa.

Capitaneria comandante e giuseppe prete salvataggio

“Ero a una festa a Crispiano, in provincia di Taranto, insieme con la mia famiglia quando mi sono accorto che stava succedendo qualcosa in piscina” racconta nell’intervista.

Prete riferisce inoltre che quando è arrivato lui, la bimba era stata adagiata a bordo piscina e nessuno era in grado di fare qualcosa per soccorrerla. “Ho preso in mano la situazione, consapevole di quanto dovevo fare grazie all’addestramento”. A quanto pare la bimba, che pure sa nuotare, era rimasta sott’acqua per diversi minuti prima di essere portata a galla. La prima cosa è stata quindi far chiamare il 118. Poi il massaggio cardiaco proseguito per circa dieci minuti. “Non ho mai pensato di fermarmi, neanche per un secondo. Anche perché queste sono le procedure, non bisogna fermarsi finché arrivano i soccorsi”.

Capitaneria comandante e giuseppe prete salvataggio

Per fortuna la bimba ha ripreso il respiro e il battito cardiaco prima dell’arrivo dell’ambulanza. Dopo un giorno e mezzo ha ripreso conoscenza e tempo qualche giorno è tornata a casa, per fortuna senza conseguenze. “Adesso ci sentiamo con la famiglia ogni tanto, mi hanno ringraziato con una serata e una targa. Il primo giorno di scuola mi hanno scritto dicendomi che se andava in classe era grazie a me”. Ma il militare precisa: “Chiunque dei miei colleghi avrebbe fatto lo stesso”.

“È motivo di orgoglio – ha commentato il comandante – sapere di avere personale così altruista. Questo ci dice anche che quanto stiamo facendo con l’addestramento va nella direzione giusta ed è uno stimolo in più”.

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