Macte di termoli

L’Esca, il colpo di fulmine dell’arte fa presa più sui turisti che sui termolesi. Ma “la mostra è stata un successo”

Si è conclusa ieri 11 settembre l’esposizione ‘L’Esca’ al Macte di Termoli inaugurata lo scorso 4 giugno. Esca ovvero il colpo di fulmine tra il collezionista e l’artista con l’opera d’arte: proprio come raccontato in maniera originale dalla voce dell’audioguida (il collezionista appunto a cui le circa 30 opere esposte appartengono) agli spettatori.

Nell’ultimo pomeriggio dell’ultimo giorno della mostra diversi sono stati i visitatori. La  guida ci conferma che in oltre 3 mesi sono stati in tanti a recarsi al museo. “Molti erano turisti mentre in questi 3 anni dall’apertura probabilmente sono stati pochi – relativamente – i termolesi a venire”. “Sono di qui anche se vivo fuori da anni. Devo ammettere – racconta una ragazza – che è bellissimo. Non sembra quasi di essere a Termoli. Sarà che una cosa del genere non l’abbiamo mai avuta in città”. Paura di non comprendere le opere? Non è certo questo un problema, l’arte contemporanea è per tutti e ognuno può attribuirvi i significati che crede, o non attribuirne affatto. “È una esperienza, da provare senza paura”.

Non serve essere avvezzo all’arte – e all’arte contemporanea in generale – per godere (come è successo ieri agli ultimi fortunati visitatori) delle opere esposte tra la grande sala circolare e le sette salette laterali. In particolare per L’Esca c’erano opere di Mario Airò, Stefano Arienti, Francesco Bernardi, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Mario Dellavedova, Miltos Manetas, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Liliana Moro, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Lorenzo Scotto Di Luzio, Alessandra Tesi, Tommaso Tozzi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa.

Si chiude la mostra L'Esca

Opere, molto spesso, giocose e ironiche, che hanno catturato l’attenzione di grandi e piccini. Come nel caso dei due ‘misteriosi’ cannocchiali al centro della sala dalle pareti bianche. O come l’iconico Bank Swiss Bank su fondo rosso che fa il verso alla Svizzera della finanza e rievoca il popolare Home Sweet Home.

Si chiude la mostra L'Esca

“Le opere in mostra – attraverso diversi linguaggi artistici, che vanno dalla scultura alla pittura all’installazione – incarnano nuovi approcci critici, giocosi, narcisi e hanno in comune una insofferenza a materiali e tecniche tradizionali in favore di una vena dissacratoria, introspettiva o entrambe”, così gli organizzatori. Ricordiamo che la mostra è stata curata dalla direttrice del Macte Caterina Riva.

Chiusa una mostra, se ne fa un’altra. Il prossimo appuntamento in tal senso sarà la personale di Renato Leotta (vincitore peraltro di un premio assegnato nell’ambito del LXII Premio Termoli 2020-2021) dal titolo ‘La soglia’. Esposizione che verrà inaugurata il 20 ottobre e sarà visitabile fino al 29 gennaio 2023.

A proposito, il Macte sarà chiuso al pubblico per lavori e allestimento della mostra fino al 20 ottobre. Il Museo però invita tutti a due eventi: il 18 settembre ci sarà un incontro con due artisti dal titolo ‘Il futuro è rischioso’  e l’8 ottobre ci sarà la proiezione del documentario ‘Zio Riz’ di Raffaela Mariniello.

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