Operazione "round trip"

La ‘guerra’ del clan di San Severo per conquistare Termoli: droga e rapine

I due pugliesi arrestati dalla squadra mobile sono pluripregiudicati nonostante la giovane età. Uno di loro ha commesso già venti rapine e le indagini degli uomini di Marco Graziano ora puntano su questo: i colpi portati a segno nella città adriatica molisana durante l'inchiesta per lo spaccio di cocaina ed eroina

Nonostante la giovane età (26 e 22 anni) i due uomini di San Severo arrestati dalla polizia hanno alle spalle già centinaia di precedenti: traffico di droga ma anche rapine. Uno dei due, per esempio, è stato riconosciuto quale autore di almeno 20 rapine. E adesso, che le indagini sono ancora in corso, è su questo filone che si sono spostati ulteriori accertamenti e verifiche da parte degli uomini di Marco Graziano, capo della squadra mobile di Campobasso.

Squadra mobile
Squadra mobile

Perché, nell’ambito dell’attività di polizia sullo spaccio di cocaina ed eroina che è stato documentato durante i mesi estivi lungo la costa molisana, sono avvenute, contemporaneamente, rapine a banche ed esercizi commerciali di Termoli e dintorni. Fatti che hanno lasciato aperte ipotesi da verificare e comprovare e sulle quali sono in corso gli accertamenti da parte degli investigatori.

Certo è che i due uomini di San Severo si servivano dei due molisani soltanto per lo spaccio sul posto perché la droga richiesta la trasportavano loro personalmente. E lo facevano affittando macchine a noleggio con documenti falsi (uno dei due aveva finanche la patente sospesa). Dunque non si servivano di alcuna staffetta come spesso accade. Cambiavano auto e piazze in città per sfuggire e depistare i controlli. Prima Rio Vivo, poi siti diversi fino ad occupare tutto il litorale Nord. 

Spregiudicati e senza paura, lo dimostrano anche le decine di pagine di precedenti riscontrati nella banca dati delle forze di polizia.

Centinaia di cessioni al giorno in soli due mesi, per un bottino che – al ribasso – è stato calcolato con un guadagno totale di almeno 120mila euro (in due mesi) “ma le stime sono approssimative per difetto – puntualizza il capo della Mobile, Marco Graziano – perché parliamo di eroina e cocaina purissime”.

Mobile graziano

Concorso nella detenzione, vendita e commercio ai fini di spaccio di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, è una delle accuse principali a cui dovranno rispondere ma “durante le perquisizioni – ha detto ancora il dirigente della Mobile – abbiamo sequestrato anche munizioni”. Da qui la necessità di approfondire le indagini che al momento hanno visto l’esecuzione di misure cautelari a carico di quattro persone (tre in carcere e uno ai domiciliari) ma che, non è escluso, possano svilupparsi in ulteriori ed interessanti risvolti.

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