Colletorto

Costata quasi 2,5 mln di euro e inaugurata in pompa magna. Ma la scuola di Colletorto è chiusa

La nuovissima scuola di viale Molise inaugurata il 7 agosto alla presenza del governatore Toma e costata 2,4 mln non ha aperto oggi: non è stata ancora arredata perché la Giunta regionale non ha deliberato il finanziamento promesso, in più la dirigente ha chiesto che ci fosse prima il sopralluogo dei vigili del fuoco. Il sindaco Mele: "Dispiaciuto per i disagi, stiamo lavorando per aprire il prima possibile ma io ho fatto in due anni quello che altri non hanno fatto in venti".

Era il 7 agosto scorso quando a Colletorto è stata inaugurata la nuova scuola media ed elementare di viale Molise. Un taglio del nastro avvenuto dinanzi al paese pieno di gente rientrata per le ferie estive a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Molise, Donato Toma. E’ stato proprio lui a esprimere maggiore soddisfazione per il risultato raggiunto circondato da bambini pieni di entusiasmo e pronti a mettere piede, da lì a qualche settimana, in un plesso atteso da quasi 20 anni e costato 2 milioni e 400 mila euro.

Oggi, 14 settembre, quella scuola non ha aperto. Manca l’ok dei vigili del fuoco e mancano anche armadietti, banchi e sedie perché la Giunta, guidata sempre da Toma, non ha ancora preparato la delibera del finanziamento da 100mila euro per gli arredi promessa più di un anno fa. Ecco perché gli alunni della primaria e della secondaria studieranno ancora nella vecchia scuola provvisoria in legno. Quelli più piccini, dell’infanzia, sono rimasti addirittura a casa.

“E’ questione di pochi giorni, bisogna pazientare ancora un po’, sono io la prima persona dispiaciuta per i disagi arrecati alle famiglie e alla popolazione studentesca. Ci siamo insediati tre anni fa e in due anni abbiamo terminato la scuola, un giorno prima o dopo non cambia nulla, ce la stiamo mettendo tutta per risolvere i problemi come ho spiegato anche in assemblea ai genitori”.

A parlare così è il sindaco di Colletorto, Cosimo Mele. Stando a ciò che ha spiegato questa mattina a Primonumero sarebbe stata la dirigente, Giovanna Fantetti, a chiedere il rinvio dell’apertura.

“La dirigente ci ha fatto una richiesta che abbiamo accolto perché aveva dei dubbi rispetto alla questione della Scia e della capienza massima consentita in presenza”.

scuola colletorto viale Molise

La Scia è una certificazione di inizio attività che rilasciano i vigili del fuoco. Il direttore dei lavori, l’architetto Nicola Guglielmi, sul punto rassicura: “E’ stata già presentata, quello che manca è soltanto il sopralluogo che avverrà a stretto giro perché il progetto ha subito alcune piccole modifiche di miglioramento in corso d’opera e ci sono state integrazioni alle certificazioni quindi è indispensabile che ci sia una corrispondenza tra il prima e il dopo. Il collaudo, però, è stato fatto, sia da un punto di vista sismico che impiantistico, la scuola è pronta”.

Pronta, ma chiusa, verrebbe da dire. E non solo perché la preside, magari anche per eccesso di prudenza, ha ritenuto necessario che ci fosse il sopralluogo sull’intero edificio prima di aprire. Ma anche per la questione degli arredi: sarebbe stato un inutile dispendio di energia portare i vecchi mobili da via Pozzo Berardinelli (dove c’è la scuola in legno del post sisma) in viale Molise (dove c’è la nuova scuola) per poi dover smantellare di nuovo tutto a lezioni iniziate quando la Regione si deciderà a sbloccare i 100mila euro promessi per comprare lavagne, banchi e suppellettili vari.

Il sindaco Mele si sarebbe dovuto accollare delle responsabilità enormi sia rispetto alle pressioni – legittime – della dirigente che ha chiesto garanzie e sicurezza per i ragazzi, sia rispetto alle inadempienze di una Regione Molise guidata dal centrodestra (che è anche la sua area politica di riferimento) nel pieno di una campagna elettorale e con un’altra alle porte (le Regionali del 2023).

“Nelle scuole fino a 100 persone (tra studenti, personale Ata e docenti) non occorre la Scia, ma a Colletorto se fossero tutti in presenza e contemporaneamente si persone ce ne sarebbero 102. E’ per questo dubbio – ha spiegato il primo cittadino – che abbiamo ritenuto di dover andare incontro alla richiesta della dirigente Fantetti. A mio giudizio avremmo anche potuto iniziare l’anno scolastico qui senza far utilizzare palestra e centrale termica per i primi tempi (per quelli serve sicuramente la Scia, ndr) ma volevamo essere sicuri che una volta iniziate le lezioni non ci sarebbero stati problemi per questo – ha spiegato ancora il primo cittadino – abbiamo preferito aspettare”.

Sarà quasi certamente un tempo breve, del resto i lavori sono terminati, ma una data per l’apertura il sindaco non ce l’ha ancora. Per di più questo slittamento ha costretto anche ai bambini dell’infanzia a restare a casa oltre il necessario: con ordinanza sindacale del 9 settembre scorso Mele ha disposto il differimento per cause di forza maggiore dell’inizio delle attività didattiche per le sole scuole dell’infanzia fino a nuove disposizioni. E questo perché solo quando bambini e ragazzi di elementari e medie inizieranno a studiare nella nuova scuola lasceranno libere le aule per i bimbi della materna che saranno portati nelle strutture in legno antisismiche realizzate dopo il terremoto.

Ha stigmatizzato l’accaduto il consigliere regionale Angelo Primiani parlando di “finte inaugurazioni del centrodestra” e di un governatore Toma “e i suoi che ormai ci hanno abituato a dichiarazioni pompose che si rivelano essere nient’altro che aria fritta”.

Intanto anche il gruppo di minoranza Insieme per Colletorto ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale di Colletorto chiedendosi perché mai sia stata fatta una inaugurazione – costata 1000 euro – se non c’erano le autorizzazioni per utilizzare la struttura subito.

Una risposta che non arriva neppure dal risultato portato a casa dal sindaco Mele di aver realizzato una scuola che prima non c’era “in soli due anni sui tre che guido questa amministrazione comunale”.

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