Malati oncologici

Il Gemelli dopo il decreto Toma: “Faremo la radio, ma non assicuriamo diagnostica e chemioterapia”

La reazione dell'ospedale privato al provvedimento del commissario ad acta: non sarà possibile garantire tutte le prestazioni diagnostiche e di chemioterapia ambulatoriale per i pazienti malati di tumore che si curano a Campobasso

Il giorno dopo il decreto del commissario ad acta Donato Toma, che sposta il budget assegnato al Gemelli per la radioterapia (che i vertici dell’ospedale privato avevano annunciato di non poter più effettuare dal 1 ottobre a causa dei tetti di spesa), l’ospedale privato convenzionato risponde mettendo in evidenza che questa operazione della struttura commissariale non consentirà di garantire tutte le prestazioni diagnostiche e di chemioterapia ambulatoriale per i pazienti malati di tumore che si curano a Campobasso.

Il provvedimento emanato ieri dalla Struttura Commissariale della Regione Molise desta non poche perplessità. Ignorando i dati di produzione forniti da Gemelli Molise, di fatto non garantisce la erogazione delle prestazioni di radioterapia e indica un imminente disagio aggiuntivo per i cittadini. Spiace profondamente che sia stata assunta una decisione senza aver valutato dati oggettivi, senza aver esaminato il reale utilizzo del budget assegnato, senza aver pianificato nel dettaglio l’effettiva reale fattibilità del provvedimento, senza aver tenuto conto delle ripercussioni su livelli occupazionali e senza aver dialogato con la struttura direttamente interessata. I dati di produzione indicano che il tetto di spesa di 5 milioni e 567mila euro sarà raggiunto a breve.

Sulla base di fatti oggettivi non comprendiamo come l’Ente Commissariale possa definire “del tutto ingiustificato” il grido di allarme di Gemelli Molise.

La Regione, l’Ente Commissariale e Gemelli Molise devono seguire un unico intento, quello di garantire le migliori cure mediche ai cittadini.

Chiedere di interrompere l’attività ambulatoriale di Gemelli Molise crea un enorme disagio a migliaia di cittadini molisani che si affidano alla nostra struttura. Le domande che ci poniamo sono molto pratiche:
I pazienti oncologici attualmente in chemioterapia ambulatoriale dovranno cercare un’altra struttura dove curarsi ed istaurare un nuovo rapporto con altri medici?
– Ai pazienti oncologici che hanno prenotato una Tac o altra prestazione di diagnostica presso Gemelli Molise, la Regione Molise sarà in grado di garantire il servizio rispettando le tempistiche?
– I servizi di radiodiagnostica necessari per le prestazioni di radioterapia, cardiologia e cardiochirurgia saranno erogati tutti da strutture pubbliche ? Come si coordinerà una situazione di questo tipo?
– Se la Regione Molise affronterà comunque le spese per curare i pazienti molisani al di fuori di Gemelli Molise, i costi delle cure saranno comunque a carico della sanità molisana. Perché creare tutto questo disagio per i cittadini? Perché mettere a rischio i livelli occupazionali di Gemelli Molise?

Restiamo fiduciosi e sempre aperti ad un dialogo costruttivo con la Regione Molise e l’Ente Commissariale. Allo stesso tempo – concludono dal Gemelli – rassicuriamo la popolazione molisana che Gemelli Molise continuerà ad offrire i propri servizi con la qualità, l’impegno, la professionalità e la dedizione che hanno contraddistinto la struttura in tutti questi anni”.

A supporto della propria tesi, il Gemelli fornisce anche i dati sulla spesa sostenuta nel 2022 alla luce delle prestazioni erogate le scorso anno ai pazienti molisani. 

L’ospedale privato si adegua quindi al decreto Toma. Con la grossa incognita per i malati di tumore molisani di poter usufruire delle stesse prestazioni.

 

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