Precari da 50 anni

Forestali pronti a scioperare: “Dimenticati dai candidati alle Politiche e dal governo regionale”

Precari da 50 anni, gli operai non nascondono la loro delusione: "Durante la campagna elettorale non si è mai parlato di ambiente"

Gli operai forestali si sentono dimenticati dalla politica e in particolare dai candidati alle elezioni del 25 settembre: “Assistiamo attoniti e inermi ad una campagna elettorale dove tra una scopa, una partita a biliardino e banchettate varie, emergono pochi contenuti e idee per risollevare le sorti del nostro moribondo Molise”, scrive Giuseppe Pavone, responsabile regionale Usb Forestali della regione Molise. “Gli illusionisti della politica continuano a gettare negli occhi degli elettori molisani fumo, irridendoli e sfruttandoli per fini puramente elettoralistici, abusando della loro buona fede e in molti casi della scarsa praticità con le dinamiche di camaleontici politici di professione. Ancora una volta la politica ha perso una buona opportunità per riacquistare un minimo di credibilità, le scelte imposte dai salotti romani, porteranno nuovamente ad eleggere rappresentati che in alcun modo rappresentano il nostro territorio, a dimostrazione della scarsa considerazione che si ha della classe dirigente regionale e della scarsa determinazione della stessa a recriminare con forza la rappresentanza in Parlamento.

Fatta questa doverosa premessa, con grande delusione prendiamo atto che, nella maniera più assoluta, durante la campagna elettorale che sta volgendo al termine non sì è in alcun modo parlato di ambiente, forestazione, dissesto idrogeologico, più in generale della tanto famigerata transizione ecologica”. 

Pavone bacchetta anche il governo Toma: “Dal maggio 2022 abbiamo avviato un tavolo permanente presso la Giunta Regionale del Molise per affrontare il tema annoso dell’eterno precariato dei lavoratori forestali del Molise per creare i presupposti per una dignitosa stabilizzazione, ma purtroppo ad oggi possiamo constatare che al di là dell’impegno formale assunto dal Presidente Toma non vi è alcun seguito. Nello stesso tempo, il Consiglio Regionale del Molise, a culmine di una battaglia che ha visto USB Molise impegnato in prima fila, nel mese di luglio approva giustamente ed in forte ritardo una legge regionale per la stabilizzazione del personale della sanità assunto a tempo determinato nel primo periodo dell’emergenza Covid e contestualmente con un emendamento al decreto Aiuti Bis è stata approvata la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione assunti con i fondi PNRR.

Queste circostanze rafforzano la nostra teoria che effettivamente è possibile pensare ad una stabilizzazione degli operai idraulico forestali del Molise, in considerazione degli strumenti e delle risorse a disposizione, ma effettivamente manca l’elemento fondamentale, che è fuori ombra di dubbio la volontà politica di compiere questo passaggio che attesti, oltre che l’indispensabilità per il nostro territorio di questa figura professionale, il diritto di questi lavoratori, dopo 50 anni di squallido precariato, ad avere un minimo di certezze e di dignità.

Inutile dire che USB Forestali Molise continuerà nei prossimi mesi la battaglia per la stabilizzazione, coscienti più che mai che questa è l’ultima chance per offrire una prospettiva di stabilizzazione a lavoratori che attendono da 50 anni e che ne hanno pieno diritto.
Nel corso del congresso regionale di USB Molise che si svolgerà nella prossima settimana verranno definite con i lavoratori stessi le modalità e le forme di protesta da attuare”.

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