La Corte d’Appello di Salerno, ha assolto Nicola De Caro, l’uomo originario di Bari ma da anni residente in Larino, difeso dagli avvocati Marco Ciarfeo e Nicolino Cristofaro era coinvolto nel processo a seguito dell’operazione “Pacco Free”.
L’inchiesta dei carabinieri in collaborazione con la polizia penitenziaria che nel 2018 portò la procura di Larino ad emettere sette misure cautelari, quattro delle quali in carcere e 3 ai domiciliari. Fra questi ultimi anche due donne. Ci furono anche 5 arresti in flagranza di reato nei mesi precedenti e 9 denunce in stato di libertà.
L’indagine fece emergere come alcuni detenuti del carcere frentano riuscivano ad approvvigionarsi di sostanze stupefacenti, da spacciare all’interno della casa circondariale.
Per quei fatti sono stati tutti condannati. L’unica assoluzione giunta il 22 settembre scroso è quella a carico di De Caro.
Il processo, in realtà, si era concluso in primo e secondo grado con una condanna dell’uomo, ineimeme agli altri imputati perché in concorso tra loro al fine di introdurre della sostanza stupefacente all’interno della Casa circondariale di Larino, l’avevano nascosta all’interno di stick di deodorante.
Nicola De Caro, in particolare, era stato condannato con sentenza del Gup del Tribunale di Larino ad una pena di tre anni ed otto mesi di reclusione, ridotta a due anni e quattro mesi con sentenza della Corte d’Appello di Campobasso. La Corte di Cassazione, alla quale aveva proposto ricorso l’imputato, aveva annullato la condanna con rinvio alla Corte d’Appello di Salerno che ha accolto pienamente le argomentazioni proposte nel corso della discussione dai difensori del De Caro,
commenta