Stili di vita e impatto sul pianeta

Donna e giovane: ecco chi rispetta più l’ambiente per lo studio ‘Minimo impatto’

Il progetto di Legambiente Molise e Unimol è ancora in corso e finora ha coinvolto 400 persone. Le ragazze risultano le più sensibili ai temi del cambiamento climatico.

Cambiamenti climatici, surriscaldamento globale, buone pratiche da diffondere sempre di più. Gli stili di vita possono incidere sullo stato di salute del nostro Pianeta? Sì, seppure in maniera marginale. Ma se le azioni diventano collettive una goccia può trasformarsi in un oceano. Concetti espressi con rigore scientifico e passione nel corso dell’evento finale del progetto ‘Minimo impatto: stili di vita sostenibili per il Molise’.

Di cosa si tratta? Legambiente Molise e Unimol hanno voluto capire, e lo stanno ancora facendo, gli stili di vita dei molisani e i loro effetti sui cambiamenti climatici in atto. Ne è uscito fuori un quadro variegato, nel quale emerge una fascia di popolazione più attenta sui temi: le donne giovani, ovvero le ragazze fino ai 24 anni, sono maggiormente sensibili. 

Studio 'Minimo impatto' Legambiente Unimol

“Si tratta di uno studio finanziato dalla Regione – spiega il presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco – che ha permesso di incontrare una buona fascia, abbastanza rappresentativa, della popolazione molisana per parlare dei temi della sostenibilità e dell’impatto degli stili di vita sull’ambiente”. All’incontro nella Sala Alphaville anche il sindaco Roberto Gravina, il quale punta molto “sulla mobilità sostenibile e sulle fonti rinnovabili, consapevoli che bisogna ancora fare tanto”. La sua amministrazione ha ottenuto importanti finanziamenti dal Pnrr che consentirà di migliorare dal punto di vista energetico proprio il luogo in cui si è svolto l’incontro. “Abbiamo risposto all’avviso pubblico ‘Proposte di intervento per la promozione dell’ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati’, nell’ambito del Pnrr, che ci ha fatto ottenere 200.000 euro per i lavori di efficientamento energetico sul sistema integrato edificio/impianti del cinema teatro Alphaville”. 

L’importo complessivo del progetto meritevole di finanziamento è pari a 250mila euro, di cui l’80% finanziato come costi ammissibili con fondi PNRR e il restante 20% – 50mila euro – è la quota di co-finanziamento con fondi propri del Comune

“Inoltre, – ha aggiunto Gravina – stiamo chiudendo un’operazione per portare anche nella nostra città l’avvio di un progetto di grande comunità energetica per il momento tutta pubblica. Le comunità energetiche hanno numerosi impatti positivi su persone, enti e comunità coinvolte e portando in dote benefici ambientali, economici e sociali”.

Entrando tra le pieghe del progetto, la dottoressa Marilena Bredice spiega che “sono state utilizzate quattro macroaree che fotografano gli stili di vita dei molisani”. Diciamo subito che per ora sono state 399 le risposte ai questionari sottoposti, e per il 67% si tratta di donne giovani. Il primo tema importante è quello dei trasporti: ebbene, il 57% ha dichiarato che usare la macchina per andare al lavoro, mentre solo il 15 la bicicletta. Il 40 percento utilizza il trasporto pubblico. Emerge anche che “l’auto ibrida o a metano non ancora prendono piede in modo consistente”.

Studio 'Minimo impatto' Legambiente Unimol

Risultati non confortanti anche sulla questione energia: “L’utilizzo del fotovoltaico o del solare caratterizza una piccolissima percentuale di molisani, che però fanno uso in larga maggioranza delle lampadine ad alta efficienza e riescono a tenere la temperatura in casa fino a un massimo di 20 gradi” prosegue Bredice.

Per quanto riguarda le abitudini alimentari, resiste una buona fetta di popolazione che acquista l’acqua in bottiglia (44%) e solo il 29% acquista prodotti con poco imballaggio che impatta invece tanto sull’ambiente. E cosa succede invece sull’acquisto dell’abbigliamento? “I molisani sono orientati su capi italiani e una discreta percentuale acquista quelli riciclati, mentre c’è un’ottima sensibilità per il riutilizzo dell’abbigliamento che non usiamo più”.

Dettagli che mettono in luce le abitudini quotidiane che a lungo andare incidono e non poco sul clima e sui cambiamenti ad esso collegati. Come esplicita Gianfranco Spensieri, presidente di Meteo in Molise e responsabile Meteo Rai: “Il fenomeno del riscaldamento globale è incontrovertibile. Faccio subito un esempio: quanto successo nelle Marche è un evento imprevedibile, visto che si è trattato in termini tecnici di un temporale autorigenerante, ovvero è stato immagazzinato tanto calore che è stato scaricato ma poi ricaricato dando vita a precipitazioni violente”.

Studio 'Minimo impatto' Legambiente Unimol

La mano dell’uomo sui cambiamenti climatici in atto. “Dal post rivoluzione industriale si è verificato un trend che non era mai stato registrato. Il livello del mare, cresciuto di 1,7 millimetri tra il 1901 e il 2010, si è innalzato invece di 3,2 millimetri tra il 1993 e il 2010. E la banchisa artica è diminuita in modo continuativo e vistoso, del 4% ogni decennio. Negli ultimi cento anni i ghiacciai si sono ridotti della metà”.

Nel corso del dibattito è intervenuto via Skype anche il noto Valerio Rossi Albertini (Consiglio nazionale delle ricerche e volto famoso in tv), il quale ha dato consigli su come risparmiare seppure in maniera residuale (“acqua calda per lavatrici e lavastoviglie, non lasciare gli interruttori accesi o in stand-by”) ma sottolineando “gli errori commessi sull’approvvigionamento di gas dalla Russia dal 2016 in poi, ovvero da quando Putin accorpò la Crimea”.

Maria Bonaventura Forleo (Legambiente Molise e Università degli Studi del Molise) ha moderato l’incontro al quale hanno preso parte anche Fabio Divino dell’Università degli Studi del Molise e Stefano Ciafani (Presidente Legambiente Onlus). Al termine la premiazione del concorso fotografico “Clima Click”, indetto nell’ambito del progetto, sui temi del cambiamento climatico e sull’impronta ecologica.  fds

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