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Debiti fuori bilancio, 6 leggi regionali bocciate dal Governo. Fanelli: “Toma a casa”

Il capogruppo Pd: "Sbagliato l’anno di riferimento, i debiti erano antecedenti al 2021, quindi si potevano coprire solo con riferimento all’anno 2022 e non 2021"

Non solo la legge sulla stabilizzazione degli ‘angeli del Covid’. Il Governo ha deciso di impugnare altre sei leggi regionali relative al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, approvate dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale su proposta della Giunta guidata da Donato Toma. In quell’occasione il Pd, assieme al Movimento 5 Stelle, non aveva partecipato al voto e oggi non si fa attendere la reazione del capogruppo dem Micaela Fanelli: “Il presidente Toma e tutta la sua maggioranza di centrodestra ancora una volta si dimostrano incapaci di gestire con la necessaria efficienza la Regione Molise. Sette proposte di legge sulla quali avevo messo in guardia il governo regionale dal votarle, per le stesse motivazioni che oggi vengono addotte dal Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

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“Eccettuata quella sulla stabilizzazione dei precari – spiega Fanelli – per tutte le altre sei, sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il Governo ha eccepito che la copertura indicata nelle norme finanziarie delle leggi in esame è costituita da risorse rinvenienti nel Bilancio di Previsione 2021/2023, esercizio 2021. Pertanto, atteso che le leggi in esame sono state approvate dal Consiglio regionale nel 2022, la copertura degli oneri discendenti dalle predette leggi viola il principio contabile dell’annualità del bilancio di cui all’art. 3 del D.lgs. n. 118/2011, che disciplina l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettera e) Cost., riguardante la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici.

In una parola, i debiti erano ovviamente antecedenti al 2021, quindi si potevano coprire solo con riferimento all’anno 2022 e non 2021. Un errore madornale, imperdonabile, ancor più grave perché commesso da un Presidente che si è sempre vantato delle proprie competenze professionali in termini di bilancio, senza che nessuno dalla sua maggioranza di centrodestra abbia eccepito nulla.

È possibile continuare a far gestire la Regione da incompetenti? È possibile dare ancora fiducia al centrodestra? No, per il bene del Molise Toma e tutta la sua maggioranza – conclude Fanelli – devono tornare al più presto a casa”

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