Il comizio a campobasso

De Magistris: “Adottate qualche astensionista, il Parlamento ha bisogno di ridare voce a chi non ce l’ha”

Il comizio dell'ex sindaco di Napoli a sostegno dei candidati di Unione Popolare. Pace, ambiente, riscatto del sud tra i temi trattati da Luigi De Magistris

Ha fatto tappa a Campobasso in una giornata di chiusura di campagna elettorale fitta di impegni e appuntamenti. Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, ex magistrato e oggi leader di Unione Popolare ha portato il suo sostegno agli aspiranti parlamentari del Molise, Rossano Pazzagli, Hikmet Aslan e Nicoletta Radatta.

Tanti i temi toccati nel suo accorato intervento su un piccolo palco allestito in piazza Municipio, a due passi dagli studenti che sempre stamattina hanno manifestato per il clima nella vicina Villa dei Cannoni e che alla fine del comizio si sono fatti fotografare con De Magistris.

Un invito al voto di domenica, il suo, che è stato anche un appello ad “adottare qualche astensionista perché dalle urne arrivi una sorpresa”. La sfida che lo attende non è facile, bisogna superare la soglia di sbarramento al 3 per cento, ma quello che Unione Popolare ha fatto in queste pochissime settimane è stato già un risultato.

Luigi de Magistris a Campobasso

“Siamo nati a luglio, ci finanziamento con la militanza e abbiamo avuto il sostegno di leader europei della sinistra come Melenchon, Corbyn o Iglesias. Il nostro è un programma chiaro, i candidati di Unione popolare hanno delle biografie che vi invito a leggere, sono persone che, come me, lottano per ambiente, giustizia, pace, diritti. Combattono da una vita per le strade, ma se li portiamo in parlamento potremo dare voce a chi non ce l’ha nelle istituzioni”.

Il salario minimo, l’aumento delle pensioni, la lotta alla corruzione, la redistribuzione delle ricchezze, un secco no alla flat tax, l’antifascismo come valore costituzionale e poi, naturalmente, la guerra in Ucraina: “Questi folli ci stanno portando verso il baratro nucleare, con Unione Popolare ci sarà prima di tutto un grido di pace in Parlamento”

Non sono mancati affondi al Pd “che non ha più niente di centrosinistra” o alla Lega di Salvini “cresciuto nei consensi con l’odio per noi meridionali”.

Anche sul sud ha speso parole: “Noi non siamo solo reddito di cittadinanza, non ci stiamo a questa idea di un meridione col cappello in mano, il sud ha bisogno di lavoro inteso come un diritto e non una concessione, c’è bisogno di sanità pubblica e di un riscatto del mezzogiorno in una Italia unita nelle sue differenze. Ecco perché diciamo no all’autonomia differenziale che non farebbe altro che aumentare le distanze tra regioni sempre più ricche e regioni sempre più in difficoltà. Siamo favorevoli alla nazionalizzazione dei beni comuni come ho fatto io a Napoli creando una azienda speciale che fa utili e grazie alla quale abbiamo assunto 300 persone a tempo indeterminato, migliorato le infrastrutture e abbassato le tariffe per tutti”.

Dai beni comuni alle altre critiche al centrosinistra che ha tradito i suoi valori “con l’abolizione dell’articolo 18 che ha cancellato la possibilità di reintegrare i lavoratori ingiustamente licenziati prevedendo un risarcimento, come se la dignità avesse un prezzo”.

Luigi de Magistris a Campobasso
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