Appello al nuovo governo

Da 4 anni il viadotto Sente è chiuso: cittadini isolati gettano schede elettorali in strada

Residenti di Agnone, Belmonte del Sannio e altri comuni abruzzesi protestano contro l'abbandono dovuto alla mancata messa in sicurezza del ponte che collega le aree montane delle province di Isernia e Chieti

Schede elettorali gettate in strada per manifestare il senso di abbandono che sembra sempre più tangibile. Così i cittadini dell’Alto Molise e dell’Alto vastese hanno protestato per chiedere interventi immediati così da arrivare in tempi rapidi alla riapertura del viadotto Sente.

Da oltre quattro anni il ponte lungo 1 chilometro e 200 metri che collega le regioni di Molise e Abruzzo e soprattutto comunità montane ormai isolate, resta chiuso perché non vengono stanziati i 40 milioni di euro richiesti per la messa in sicurezza. Il ponte che collega le aree interne di Abruzzo e Molise, dopo i terremoti dell’agosto 2018, è stato chiuso nelle settimane successive in seguito ai controlli che hanno riscontrato alcune criticità che metterebbero in pericolo gli automobilisti.

viadotto sente protesta

Lo scorso mese di maggio la relazione dei tecnici Anas è stata una ulteriore mazzata. Senza un intervento sulla struttura mancano infatti i requisiti di sicurezza e non è possibile nemmeno un’apertura a senso alternato. Il viadotto resta di proprietà della provincia di Isernia che però non ha i fondi per intervenire. Proprio per questo motivo nei giorni scorsi la deputata uscente abruzzese del Movimento 5 Stelle Carmela Grippa ha suggerito che il ponte passi nelle mani dell’Anas che al momento non ne ha le competenze perché il viadotto non collega due strade statali.

viadotto sente protesta

Intanto domenica scorsa, nel giorno delle elezioni politiche, diversi cittadini abruzzesi e molisani si sono ritrovati proprio all’imbocco del viadotto per protestare. Fra loro, come riporta il sito di informazione abruzzese ChiaroQuotidiano.it, c’erano residenti di paesi molisani come Agnone e Belmonte del Sannio, fra cui la sindaca Anita di Primio, oltre che abruzzesi di Castiglione Messer Marino e Schiavi di Abruzzo.

viadotto sente protesta

Gli autori della protesta simbolica (foto di ChiaroQuotidiano.it) hanno ribadito di sentirsi abbandonati e che dalla chiusura del viadotto che collegava alle aree interne diverse attività locali sono state chiuse perché i collegamenti sono molto più lunghi e complicati. L’appello e quindi al prossimo Governo affinché metta fra le priorità la riapertura del viadotto Sente.

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