La mazzata di gas ed elettricità

Caro energia, famiglie e aziende in crisi: fioccano le proposte ma dal Molise zero soluzionisondaggio

La segretaria Uil Tecla Boccardo attacca: "La Regione si muova invece di pensare alle elezioni" e chiede provvedimenti rapidi da integrare a quelli che il Governo dovrebbe prendere a giorni

Come affrontare, da subito, il caro energia? È la domanda che tutti si pongono in queste settimane in cui moltissimi cittadini, al pari delle imprese, stanno ricevendo bollette del gas e dell’elettricità a prezzi esorbitanti, come nel caso del panificio di Termoli che si è visto recapitare una bolletta da 8mila euro, il triplo rispetto all’anno precedente.

Mentre i partiti in campagna elettorale fanno le loro proposte ma lasciano la patata bollente nelle mani del Governo dimissionario, ecco che spuntano un po’ ovunque possibili soluzioni da adottare.

In Molise a farsi portavoce del disagio di tante famiglie è oggi Tecla Boccardo, segretaria regionale della Uil.

“Mentre infiamma la campagna elettorale anche in Molise, tra visite, comizi e apparizioni, la situazione economica e sociale dei molisani va sempre più peggiorando. E da quello che sentiamo dire rispetto agli imminenti aumenti dei costi delle materie prime, andrà a inasprirsi se non si interviene immediatamente e con azioni concrete, a ogni livello, essendo sempre più a rischio reddito e occupazione.

La crisi e il caro bolletta mordono alle caviglie delle persone, assistiamo a sempre più sospensioni di attività produttive con lavoratori spedititi in cassa integrazione o a cui viene ridotto l’orario di lavoro, con il conseguente taglio degli stipendi.

Uno studio della Uil evidenzia che nonostante le misure statali messe in campo, il 40% della perdita del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori non si riesce a recuperare e sempre meno saranno i soldi a disposizione per le famiglie. E con l’inverno alle porte, cresceranno le difficoltà a cui decreti e bonus una tantum non daranno più risposte adeguate”.

Tecla Boccardo

Boccardo chiede alla Regione un intervento rapido. “Pure la politica regionale la smetta di concentrarsi solo sulla campagna elettorale e si adoperi su azioni e interventi immediati da introdurre, magari attraverso un piano straordinario per le famiglie e un reale sostegno alle imprese.

Immaginiamo, ad esempio, quanto sia e sarà sempre più difficile per le attività particolarmente energivore, evitare il tracollo finanziario e il relativo rischio chiusura, con annessa perdita di posti di lavoro. Si concretizzi allora un piano di aiuti con bonus ed incentivi per sostenere tutti, famiglie e imprese, con agevolazioni e contributi straordinari, con finanziamenti agevolati e incentivi per l’efficienza energetica che vadano ad affiancarsi agli interventi nazionali”.

In questo senso un provvedimento del Governo Draghi è atteso per la prossima settimana, in attesa dell’auspicato Consiglio europeo dei ministri dell’energia convocato in seduta straordinaria il 7 settembre per discutere del tetto al prezzo del gas e del disaccoppiamento del costo dell’energia elettrica rinnovabile rispetto all’energia termoelettrica prodotta con gas.

Poco trapela invece su cosa intende fare il Governo: indiscrezioni di stampa riferiscono della possibilità che l’Esecutivo imponga risparmi sui consumi civili, con la riduzione di uno o due gradi della temperatura per il riscaldamento e di un’ora di durata giornaliera, a cominciare dagli edifici pubblici. Al contrario, sarebbero da escludere misure di razionamento alle industrie o la chiusura delle scuole per uno o più giorni a settimana.

Per informare gli italiani, il Governo dovrebbe avviare a breve una campagna informativa indicando alcuni semplici accorgimenti per ridurre l’uso del gas attraverso un migliore utilizzo del riscaldamento e degli elettrodomestici.

Ma c’è anche la parte più pratica, quella relativa ai soldi: il Governo dovrebbe predisporre un nuovo pacchetto di aiuti all’economia con particolare riferimento al caro energia con un decreto legge ad hoc previsto per giovedì 8 settembre, ma senza ricorrere allo scostamento di bilancio chiesto da alcuni partiti. Fra le ipotesi una proroga della Cig straordinaria a carico dello Stato per le imprese in cirsi a causa dei costi dell’energia e un credito di imposta per le imprese energivore.

In tutta Italia intanto fioccano le proposte, alcune più simili a provocazioni. Il sindaco di Firenze Dario Nardella chiede di rimuovere i vincoli paesaggistici fuori dalle zone Unesco per montare pannelli solari in città, anche nei centri storici. A Milano il primo cittadino Beppe Sala sta lavorando con un gruppo di lavoro composto da A2A e Politecnico di Milano per trovare soluzioni ma ha già fatto capire che si potrebbe arrivare alla chiusura di alcuni uffici, specie nel fine settimana. A Roma spunta l’ipotesi di spegnere l’illuminazione ai monumenti.

Viceversa la Società italiana di medicina ambientale (Sima) spinge per l’istituzione dell’ora legale tutto l’anno stimando un risparmio di circa 500 milioni di euro che potrebbe salire a 1,8 miliardi.

In Molise al momento il tema sembra non fare presa, eppure la crisi è tangibile anche qui. “Leggiamo altrove – aggiunge Boccardo – di agevolazioni fiscali, come la detrazione dell’addizionale regionale IRPEF per le persone con redditi medio bassi messa in campo dalla regione Lazio, o l’Umbria che ha attivato un bonus in forma di prestito per il pagamento delle utenze scadute di luce e gas per le famiglie in gravi difficoltà economiche.

E si guardi anche in prospettiva al piano energetico regionale, da troppo tempo fermo sulle scrivanie. Si promuovano adeguatamente le comunità energetiche, si acceleri nella creazione delle infrastrutture, affinché anche la nostra Regione punti a essere sempre meno dipendente da fonti esterne e sempre più autonoma. Con la giusta progettualità e risorse ben impiegate, difatti, si possono salvaguardare imprese e posti di lavoro in maniera sostenibile, salvaguardando il territorio e le sue peculiarità, avviando processi non più rinviabili rispetto a politiche energetiche che mettano al riparo quel poco di imprenditoria che resiste”.

Sondaggio

Caro energia, quali soluzioni a breve termine in Molise?

  • Favorire in tutti i nuovi impianti di energie rinnovabili ed eolico off shore (51%, 166 Voti)
  • Bonus energia a famiglie e imprese con fondi regionali (19%, 61 Voti)
  • Spegnere in anticipo i lampioni della pubblica illuminazione e stop a luci di monumenti, parchi e cimiteri (11%, 37 Voti)
  • Agevolazioni fiscali sulle tasse regionali (10%, 31 Voti)
  • Chiudere gli uffici pubblici non necessari favorendo lo smart working (10%, 31 Voti)

Totale voti: 269

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