Per famiglie e imprese

Buoni bollette, taglio dei boschi e meno tasse sul gas: il Molise si muove contro il caro energia

Approvata in Consiglio regionale la mozione della capogruppo dem Micaela Fanelli che chiede anche controlli sul prezzo del pellet: adesso la Giunta dovrà trovare le risorse

Contrastare il caro energia con provvedimenti da prendere subito e altri a lungo termine, così da andare incontro soprattutto alle famiglie in grave difficoltà che non riescono a pagare le bollette e alle aziende che rischiano di chiudere.

Questo il senso della mozione approvata oggi in Consiglio regionale all’unanimità su proposta della capogruppo del Pd Micaela Fanelli. “Finalmente un provvedimento del Consiglio regionale in sintonia con le esigenze delle persone” scrive Fanelli a caldo. Fra i provvedimenti ci sono i buoni bollette come quelli usati durante il Covid, il taglio sulle tasse regionali del gas e l’incentivazione del taglio dei boschi per usi civili. Tuttavia restano da trovare le risorse finanziarie.

Ringrazio l’Aula di Palazzo D’Aimmo che, all’unanimità, ha approvato la mia mozione per aiutare i molisani a sostenere il costo dell’energia. Perché se è vero che il maggiore sforzo va sostenuto a livello nazionale, anche la Regione Molise, per quanto possibile, può attivare una serie di provvedimenti utili soprattutto alle famiglie e alle imprese, affinché il caro energia non rappresenti un’ulteriore stoccata a un tessuto economico e sociale già fragile e già, tra l’altro, duramente colpito dalla lunghissima fase del Covid” commenta l’esponente del Partito Democratico.

Micaela Fanelli

Quindi Fanelli illustra quanto approvato dall’aula. “Tra le prime misure contenute nella mozione ho proposto l’attivazione di un fondo di 20 milioni di euro in favore dei Comuni o degli Ambiti Territoriali Sociali di Zona, per l’erogazione di contributi diretti alle famiglie per il caro bollette. Una procedura simile a quella attuata durante il periodo del Covid, per far in modo che i Comuni possano disporre di risorse certe per i residenti, da recuperare all’interno della nuova programmazione dei fondi FERS, FSE e FSC, chiedendo una deroga al Governo nazionale che consenta che una parte dei fondi addizionali europei e nazionali possano essere impegnati per tale scopo. In questo modo, ad esempio, un Comune come Jelsi per far fronte alle esigenze dei cittadini potrebbe disporre di circa 110mila euro da erogare ai cittadini.

Ma è possibile verificare e percorrere anche altre strade per alleggerire il costo dell’energia, quali ad esempio l’incentivazione ai piani di taglio boschivi, d’intesa con gli enti locali, soprattutto negli usi civici, al fine di poter assegnare gratuitamente la legna ai cittadini dei Comuni molisani che ne facciano richiesta”.

“Abbiamo avviato la revisione del Piano energetico nel quale questi temi vengono trattati – ha replicato l’assessore Quintino Pallante mostrando disponibilità e condivisione -. Nella discussione c’è anche il taglio boschivo per usi civici, ma vanno individuate le fasce” ha proseguito. Quindi l’assessore ha chiesto di dare maggiore eco al provvedimento del Governo che permette di bloccare le bollette dell’energia al costo dell’anno scorso per chi un Isee basso.

Ma fra le proposte lanciate da Fanelli c’è anche “l’accelerazione dell’approvazione della mia Proposta di Legge per ridurre l’addizionale regionale sull’accisa del consumo di gas naturale presentata nel mese di marzo per i Comuni di montagna dove i consumi per il riscaldamento sono doppi e tripli rispetto al resto della regione”. Come più volte ribadito dall’esponente dem “una famiglia di Termoli non consuma di riscaldamento quanto quella di Agnone”. Fanelli ha fatto anche riferimento a situazioni particolarmente difficili e delle necessità che questi provvedimenti vadano incontro alle famiglie indigenti.

Fanelli ha inoltre guardato al mondo industriale “Sulle imprese energivore l’aumento dei costi ha un impatto devastante. Credo sia possibile dedicare un aiuto in chiave regionale, magari selezionando i settori. Oggi le aliquote sono uguali, sia per le imprese energivore che non. Identica è anche l’aliquota rispetto all’altimetria, chiedo se possibile di alleggerirla per i paesi di montagna”.

Inoltre la consigliera di opposizione ha chiesto maggiori controlli sui consumi abusivi e alla crescita enorme del prezzo del pellet. “Nel mio Comune il 20% delle famiglie si riscalda così e il costo è triplicato a causa della speculazione dei produttori”.

“Infine, tra gli impegni contenuti nel documento approvato oggi in Consiglio, c’è anche il confronto immediato e diretto con le parti sociali e gli enti locali, per rapportarsi sulle misure da attuare e per accogliere i suggerimenti relativi ad ulteriori interventi con l’obiettivo di generare una sorta di piattaforma regionale per il contrasto all’emergenza energetica, così come l’anticipazione dell’attivazione delle misure in tema energetico previste dal “Documento di indirizzo strategico regionale per la politica di coesione” e, in particolare, la misura 2.1.2 “Sfida verticale: implementare la transizione ecologica-sostenibilità ambientale dell’uso di energie”.

Il riferimento in questo caso è anche alle cosiddette comunità energetiche che permettono di produrre energia propria. “Parliamo di provvedimenti già contenuti nei documenti programmatici della Regione che possono essere attuate nel volgere di poco tempo, rispondendo così alla prima esigenza delle famiglie e delle imprese molisane.

Ringrazio dunque l’intera Assise per la sensibilità dimostrata e auspico che la Regione possa attivarsi al più presto, d’intesa con tutte le forze politiche, i comuni e le parti sociali”.

leggi anche
conti bollette computer
Bollette troppo pesanti
Aumenti energia, le 4 proposte di Adoc Molise per frenare i costi
nucleo-industriale-panorama-156176
Prime richieste di cig
Il caro energia mette in ginocchio le industrie: “Costi quintuplicati in un anno, situazione sempre più grave”
commenta