Braccio di ferro sul personale della sanità

Angeli del Covid, il Governo tira dritto: incostituzionale la legge per stabilizzare 180 precari

Il Consiglio dei Ministri alla fine ha deciso di promuovere la questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale: impugnata la legge 13 approvata lo scorso luglio dal Consiglio regionale del Molise per favorire le assunzioni del personale che aveva lavorato durante l'emergenza pandemica e che non aveva i requisiti per la stabilizzazione. Secondo il Governo vìola gli articoli 113 e 120 della nostra Carta. Roma impugna anche le leggi per i debiti fuori bilancio

Non sono bastate le controdeduzioni chieste al consigliere regionale Michele Iorio, primo firmatario della legge 13, ossia quella con cui il Consiglio regionale ha provato a ‘forzare la mano’ sulla stabilizzazione del personale sanitario che aveva lavorato durante l’emergenza pandemica. 180 lavoratori, i cosiddetti ‘angeli del Covid’. Dopo il primo stop (con le relative osservazioni) da parte del Ministero, il Consiglio dei Ministri ha confermato e certificato l’incostituzionalità della norma. Vìola gli articoli 117 e 120 della Costituzione, “talune disposizioni si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di ordinamento civile”, si legge nel comunicato diramato ieri da Palazzo Chigi che ha promosso la questione di legittimità davanti ai giudici della Corte Costituzionale.

La legge 13 sulla stabilizzazione del personale precario della sanità ha in pratica avuto lo stesso destino di un analogo provvedimento della Regione Sicilia. In Molise era stata sostenuta e firmata anche dai consiglieri del centrodestra Gianluca Cefaratti, Armandino D’Egidio e Aida Romagnuolo. Poi a fine luglio era stata approvata dall’Aula che sperava di consentire a infermieri e oss di rientrare nei requisiti previsti dalla legge nazionale per le assunzioni: 18 mesi alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale entro il 30 giugno 2022. Requisito che il personale covid impiegato in Molise non aveva maturato, per Asrem hanno lavorato con un’altra tipologia contrattuale, ossia contratti a partita Iva.

Inutile la battaglia dell’ex governatore Michele Iorio a difesa della legge 13 e del personale sanitario, la cui opera si è rivelata preziosa nel periodo più duro dell’emergenza legata al covid.

Guerra Regione-Governo per 180 ‘angeli del covid’. Iorio: “M5S esulta, ma questi lavoratori sono discriminati”

Fra l’altro nella stessa seduta del 28 settembre il Consiglio dei Ministri, oltre a impugnare la legge sulla stabilizzazione dei precari, ha ‘stoppato’ promuovendo la questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale anche per altre proposte di legge. Tutte approvate dal Consiglio regionale e di iniziativa della Giunta Toma. Si tratta di provvedimenti relativi al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio fra cui quelli maturati da Trenitalia (21 milioni di euro) per il 2020, dalla società Olivetti negli anni 2017 e 2019 per i servizi resi alla Regione Molise (circa 2.500 euro) e relativi al Trasporto extraurbano (667mila euro) e per il rimborso delle spese sostenute dalle aziende del traporto extraurbano per il pagamento di servizi relativi ai chilometri effettuati in aggiunta a quelli contrattualizzati (345 mila euro). In quell’occasione (era il 25 luglio) Pd e M5S non parteciparono al voto. Per il Consiglio dei Ministri sono tutte in contrasto con alcune norme della Costituzione.

 

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