Da noi allerta gialla della protezione civile

In 6 ore la pioggia di 6 mesi: “Fenomeno estremo imprevedibile, serve sistema diverso in tempo reale”

Il meteorologo Gianfranco Spensieri spiega: "Con questi modelli nessuno poteva prevedere quello che è successo, non è colpa di nessuno. In Molise? Arrivano correnti fredde, domenica minime sotto i 10°"

Quello che è successo nelle Marche la notte scorsa è “un fenomeno imprevedibile” e al tempo stesso “veramente estremo”. Lo sostiene il meteorologo molisano Gianfranco Spensieri, sempre attento a quello che accade dal punto di vista del meteo anche fuori dai confini regionali.

Qualche ora fa, il suo collega aquilano Stefano Bernardi aveva parlato di una sorta di terremoto termico in arrivo, sottolineando il forte vento di libeccio che ha sfiorato i 200 kmh in alta quota sul Gran Sasso.

Ma praticamente nessuno avrebbe potuto prevedere che nella provincia di Ancona sarebbero caduti circa 430 mm d’acqua in circa 5 o 6 ore inondando paesi, provocando l’esondazione del fiume Misa, trascinando auto e allagando centinaia di abitazioni.

In Molise, dove da ieri il libeccio o garbino soffia forte e ha riportato le temperature all’estate piena, dovrebbe arrivare un netto calo delle temperature oltre che temporali, tanto che la Protezione civile ha diffusa un’allerta meteo gialla per la fascia Litoranea. Niente di paragonabile però all’alluvione della provincia di Ancona dove al momento sono già nove i morti, mentre altre persone risultano disperse alle ore 12 di oggi 16 settembre, momento in cui questo articolo viene pubblicato.

Con il contributo del meteorologo Gianfranco Spensieri, proviamo quindi a capire cosa è accaduto e come si potrebbero evitare altre tragedie simili in futuro, anche nel Molise che è una regione particolarmente a rischio idrogeologico.

gianfranco spensieri

Dottor Spensieri, possiamo analizzare quanto successo nelle Marche?

“Una previsione di fenomeni molto intensi c’era ma molto più a Nord. Poi ieri le mappe si sono allineate ma non perfettamente con quello che è accaduto. Emergono alcuni dati: il primo è che quando i meteorologi parlano di previsione a 24 ore non certa ma con attendibilità elevata, non si riesce ad avere il quadro preciso di quello che accade nemmeno con la previsione del giorno stesso”.

Colpa anche della crisi climatica?

“Stiamo parlando di fenomeni veramente estremi, cioè località con 400-430 mm d’acqua che solitamente cadono in 6 mesi e invece sono caduti in 5-6 ore. Chiaro che poi le conseguenze in un territorio devastato come quello italiano siano evidenti”.

Come si può migliorare la previsione di eventi così estremi?

“Potrebbe entrare in funzione un sistema diverso, oltre alle allerte e alle previsioni che servono tantissimo. Se riuscissimo a implementare in sistema di monitoraggio in tempo reale di quello che sta accadendo, forse in qualche caso potremmo avere risultati diversi. Forse una analisi più precisa ci avrebbe permesso di prendere iniziative più accurate. Però non è colpa di nessuno. Io spero che con la nascente Italia Meteo si possa raggiungere quel livello lì”.

Come si può descrivere il fenomeno meteorologico che ha colpito la provincia di Ancona?

“Quello che è accaduto non fa parte di una previsione organizzata, ma è semplicemente un temporale autorigenerante, che era nelle corde della perturbazione, ma che è andato a stazionare lì per diverse ore ricaricandosi perché era molto caldo, cioè le temperature pre esistenti erano molto elevate e quindi ha trovato energia. Ogni volta tentava di scaricarsi e indebolirsi veniva ricaricato da valori di umidità elevati, soprattutto da un elevatissimo grado di contrasto fra due masse d’aria da un punto di vista termico completamente differenti”.

In sostanza con i dati e le tecniche attuali era impossibile prevedere tutta quella pioggia?

“Quello che è accaduto nelle Marche è imprevedibile purtroppo, perché nessun modello al mondo avrebbe previsto 400 mm di pioggia in quella zona. Non voglio sollevare dei colleghi dalle responsabilità ma non c’é un errore in una situazione del genere, non esiste”.

Guardando al Molise, cosa ci aspetta nei prossimi giorni?

“A partire da questa sera arriveranno correnti più fresche. Domani sarà una giornata leggermente instabile soprattutto in serata, non sono esclusi temporali in Alto Molise e nell’area costiera ma si tratta di fenomeni normali e isolati”.

Qualcuno già parla di fine estate.

“Arriverà un deciso calo di temperatura anche nell’ordine di 10-12 gradi. Domenica sarà una giornata discreta con ampi spazi soleggiati, non male, ma in qualche caso nelle zone interne le temperature minime potrebbero toccare valori a una cifra. Penso a 8-9° a Campobasso, e 4-5° nelle aree montane. La settimana prossima inizialmente non sarà male, con temperature che andranno ad aumentare. Ma qui siamo fuori dalla fase previsionale”.

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