Turismo esperienziale a campitello

Zampogna e musica elettronica in un teatro rurale, Vitamina M ‘mixa’ tradizione e modernità

Oggi ultima giornata del festival che promuove il turismo esperienziale a Campitello Matese: l'orchestra d'archi della Regione Molise e gli Ars Nova chiudono gli appuntamenti della rassegna. Ieri l'emozionante 'battaglia' delle zampogne sulle mongolfiere e poi in serata l'arena realizzata con balle di fieno si è trasformata in una discoteca a cielo aperto. Tutto nel bellissimo scenario della montagna molisana

Uno spettacolo da lasciare senza fiato. Per l’innovazione, il mix tra tradizione e modernità, le nuove esperienze sensoriali. Tutto concentrato in un teatro rurale realizzato con balle di fieno nel pianoro di Campitello Matese.

Mongolfiere Campitello
Vitamina M
Mongolfiere Campitello

Uno dei luoghi più belli della nostra regione, dopo il concerto all’alba con Ernesto Vitolo, ha ospitato ieri pomeriggio la ‘battaglia’ delle zampogne sulle mongolfiere. Poi si è trasformato in una sorta di discoteca all’aperto con la musica elettronica.

La prima giornata del festival ‘Vitamina M’ – nato da un’idea del pianista Simone Sala, direttore artistico dell’evento organizzato dal Comune di San Massimo – ha sbalordito tutti coloro che hanno voluto trascorrere un pomeriggio diverso, ‘addentare’ cosa voglia dire turismo esperienziale sulla bellissima montagna molisana. La manifestazione, iniziata con il concerto di Tullio De Piscopo, fa della contaminazione e dell’interazione con la musica e la natura il suo punto di forza.

Così come è stata un ‘plus’ la scelta degli artisti: da Ernesto Vitolo a Piero Ricci e Giuseppe ‘Spedino’ Moffa. Affascinante la ‘sfida’ a colpi di zampogna che non si è svolta su un palco tradizionale. I due zampognisti si sono esibiti su due mongolfiere in uno spettacolo unico e suggestivo. Dai suoni più legati alla tradizione molisana, in serata la manifestazione ha cambiato totalmente registro, o meglio spartito (si potrebbe dire): il ritmo travolgente dell’ ‘Electric set’ ha fatto ballare tutti. Protagonisti in questo caso il dj Luciano Barletta, l’irresistibile sax di Gerry Figliola, le intense percussioni di Oreste Sbarra e infine il travolgente pianoforte di Simone Sala.

Oggi ultima giornata del festival: ospiti l’orchestra di archi della Regione Molise che in abiti e trucco d’epoca interpreteranno le ‘Quattro stagioni’ di Vivaldi e gli Ars Nova. Altre sonorità, altre esperienze ed emozioni. In una espressione, ‘Vitamina M‘, il nome scelto dal direttore artistico Simone Sala per la ‘sua’ rassegna: “M sta per musica, Matese, Molise”. Una definizione che integra quella del poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio, il primo a usare la definizione ‘Vitamina M’. Il Molise – ha scritto Arminio – è un luogo appartato e schivo. Si arriva in paesi che sono grandi quanto il pugno di Polifemo. Stanno a metà tra il mare e l’Appennino: basse montagne, alte pianure, schiene di terra in cui ogni paese è un vertebra isolata. Ora abbiamo bisogno di luoghi come questi, intrisi di solitudine e di una malinconica dolcezza, luoghi in cui si sente il silenzio di chi non è venuto e quello di chi se n’è andato. Il Molise non è una regione, è una vitamina, la vitamina M”.

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