Politiche 25 settembre

“Sono Rossella, sono una donna e sono una mamma”. Candidata col Pd al Senato debutta citando Meloni. “Lotito? Sono juventina”

La dirigente scolastica del convitto 'Mario Pagano' Rossella Gianfagna, in corsa sull'uninominale al Senato, apre la campagna elettorale incontrando i giornalisti. "Molise trattato come un bancomat elettorale", dice criticando la scelta del centrodestra di candidare due 'paracadutati'. Uno di loro, il presidente della Lazio Claudio Lotito, sarà fra l'altro il suo principale avversario. "So che è una sfida difficile, ma non impossibile".

Rossella Gianfagna, stra-nota dirigente scolastica del convitto ‘Mario Pagano’ di Campobasso, è la prima ad aprire la campagna elettorale: candidata sul seggio uninominale del Senato per il Partito democratico, si è messa in aspettativa dalla scuola per affrontare quella che lei stessa definisce “una sfida difficile ma non impossibile”. I favori dei pronostici e dei sondaggi pendono tutti dalla parte del centrodestra: la rilevazione di Noto sondaggi (pubblicata questa mattina, 24 agosto) indica Fratelli d’Italia al 25% e il Partito democratico al 20%, in calo di tre punti percentuali e con un distacco più accentuato rispetto al partito di Giorgia Meloni. Che la preside-candidata Gianfagna cita nel suo primo incontro con i giornalisti organizzato nel ‘cuore’ della città capoluogo, all’interno dello ‘Spazio fuso’, in piazza Prefettura: “Sono Rossella, sono testarda, sono caparbia, sono una donna, sono una mamma, sono molisana”, scandisce “in simpatia” riferendosi ad uno dei più noti leitmotiv della sua avversaria politica.

Esponente della società civile e considerata uno dei nomi più spendibili in diverse competizioni elettorali, Rossella Gianfagna spiega perchè ha deciso di accettare la candidatura: “E’ arrivato il momento di metterci la faccia, ho accettato di partecipare a questa sfida con una squadra di grande qualità che schiera il dottore Giuseppe Cecere sul proporzionale al Senato, Alessandra Salvatore, Caterina Cerroni e Vittorino Facciolla alla Camera”. E poi: “Ringrazio il Pd e tutto il centrosinistra per aver dato la possibilità ad un’esponente della società civile di essere presente. E questa è una bella apertura al territorio”.

Non ci sono i vertici del Pd alla conferenza. In platea seguono l’incontro due rappresentanti del partito: Antonio D’Ambrosio, esponente bassomolisano e molto vicino all’ex onorevole termolese Laura Venittelli, e l’ex sindaco di Campobasso Peppe Di Fabio.

D'Ambrosio e Di Fabio conferenza Gianfagna

La Gianfagna traccia la differenza rispetto ai candidati esterni ‘paracadutati’ dal centrodestra: Lorenzo Cesa e Claudio Lotito. Il presidente della Lazio, scelto da Forza Italia, fra l’altro sarà il suo principale avversario nel testa a testa per il seggio al Senato. La professoressa non sembra esserne preoccupata: “Lotito? Non lo conosco, sono juventina”, scherza con una battuta rispondendo ad una domanda dei giornalisti. “Cosa ne penso non è un mio problema, ma un problema del centrodestra. Io sono in un’altra coalizione che è quella giusta. Io vengo dagli sport individuali, ho fatto mezzofondo e pensavo da sola a quello che io dovevo fare e alla mia strategia. Lotito non è un mio problema perchè lo ha scelto il centrodestra, mi auguro che i molisani non lo scelgano”.

Netto l’attacco al centrodestra che ha scelto i due ‘paracadutati’: il segretario dell’Udc nazionale e l’imprenditore, entrambi romani candidati sull’uninominale alla Camera e al Senato. “Il Molise è stato screditato – sottolinea Gianfagna – considerato un bancomat elettorale, dove si viene qui a prendere un seggio considerato blindato. Vedremo se il seggio sarà blindato. La Costituzione protegge le piccole realtà: il Molise può eleggere due deputati e due senatori. Se eleggiamo parlamentari di fuori regione, strappiamo la Costituzione”. Invece “la nostra è una squadra tutta molisana”.

L’obiettivo: “Portare il Molise a Roma dal momento che – la stoccata all’ex delegazione eletta nel 2018 con il Movimento 5 Stelle – in questi anni c’è stato un vuoto: abbia eletto dei rappresentanti che sono andati a Roma, ma per il Molise non hanno fatto nulla. Roma deve venire qui, vedere le bellezze e le difficoltà di questa terra. E questo può farlo solo chi lavora seriamente e rappresenta il proprio territorio. Il ruolo del parlamentare deve essere quello di battersi per la propria terra. Io vivo a Campobasso e da senatrice sarò qui, con la porta aperta e in mezzo alla gente”.

Spopolamento, sanità pubblica, politiche del lavoro e politiche giovanili: questi i principali temi dell’agenda della Gianfagna. Con un pensiero ai suoi studenti sottolinea: “I ragazzi sono costretti a lasciare questa terra: se non interveniamo sulle politiche del lavoro, non ha più senso vivere in Molise. Vorrei che i giovani scelgano di vivere in questa terra, non di essere costretti ad andare via. Non ci sto a lamentarmi, mi metto a disposizione di questo territorio”.

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